Allocephalus gamolepis

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Allocephalus gamolepis
Immagine di Allocephalus gamolepis mancante
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Superasteridi
(clade) Asteridi
(clade) Euasteridi
(clade) Campanulidi
Ordine Asterales
Famiglia Asteraceae
Sottofamiglia Vernonioideae
Tribù Vernonieae
Sottotribù Dipterocypselinae
Genere Allocephalus
João Bernardo de Azevedo Bringel, Jimi Naoki Nakajima e Harold Ernest Robinson, 2011
Specie A. gamolepis
Classificazione Cronquist
taxon non contemplato
Nomenclatura binomiale
Allocephalus gamolepis
João Bernardo de Azevedo Bringel, Jimi Naoki Nakajima e Harold Ernest Robinson, 2011

Allocephalus gamolepis João Bernardo de Azevedo Bringel, Jimi Naoki Nakajima e Harold Ernest Robinson, 2011 è una pianta angiosperma dicotiledone della famiglia delle Asteraceae. Allocephalus gamolepis è anche l'unica specie del genere Allocephalus João Bernardo de Azevedo Bringel, Jimi Naoki Nakajima e Harold Ernest Robinson, 2011.[1][2][3]

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome scientifico della pianta è stato definito per la prima volta dai botanici João Bernardo de Azevedo Bringel, Jimi Naoki Nakajima e Harold Ernest Robinson (1932-2020) nella pubblicazione " Systematic Botany; Quarterly Journal of the American Society of Plant Taxonomists" (Syst. Bot. 36(3): 785) del 2011.[4] Anche il genere è stato definito nella stessa pubblicazione.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Le piante di questa voce sono erbacee annuali caulescenti (massima altezza 70 cm). I fusti sono cilindrici o piatti (eventualmente sono solcati). Talvolta hanno la superficie ricoperta da peli simmetrici a forma di "T" o ghiandole puntiformi; gli organi interni contengono lattoni sesquiterpenici.[5][6][7][8][9][10]

Le foglie a volte formano una rosetta basale; mentre lungo il caule sono picciolate (il picciolo può essere alato) disposte in modo alterno. La forma della lamina è varia (da lanceolata a ovata) e a consistenza membranosa. Le venature (8) sono pennate. I bordi possono essere continui o dentati. Le stipole sono assenti. La superficie superiore è verde, quella inferiore è più scura. Lunghezza del picciolo: 7-61 mm. Dimensione delle foglie: larghezza 45-95 mm; lunghezza 55-170 mm.

Le infiorescenze sono formate da capolini, discoidi, omogami e sessili, raccolti in formazioni di glomeruli o spighette ascellari. I capolini sono composti da un involucro a forma da cilindrica a turbinata formato da diverse brattee disposte in modo embricato su alcune serie che fanno da protezione al ricettacolo sul quale s'inseriscono i fiori tubulosi. Le brattee sono connate e per lo più persistenti. Il ricettacolo, piatto o convesso, è nudo (senza pagliette).

I fiori, 6 per ogni capolino, sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calicecorollaandroceogineceo) e pentameri (ogni verticillo ha in genere 5 elementi). I fiori sono inoltre ermafroditi (e fertili) e actinomorfi (ossia tubulosi).

*/x K , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[11]
  • Calice: i sepali del calice sono ridotti ad una coroncina di squame.
  • Corolla: la corolla dei fiori è formata da un tubo terminante in 5 lunghi lobi (8 mm) con superficie setolosa. Il colore in prevalenza è purpureo.
  • Androceo: gli stami sono 5 con filamenti liberi e distinti, mentre le antere sono saldate in un manicotto (o tubo) circondante lo stilo.[12] Le teche delle antere sono arrotondate, mentre le antere sono speronate (ma prive di coda). Il polline è tricolporato (con tre aperture sia di tipo a fessura che tipo isodiametrica o poro) ed echinato (con punte) è inoltre "lophato".[13]
  • Gineceo: lo stilo è filiforme con base sprovvista di nodi. L'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli. L'ovulo è unico e anatropo. Gli stigmi dello stilo sono due ed hanno la superficie stigmatica interna (vicino alla base).[14]

I frutti sono degli acheni con pappo. La forma dell'achenio è dimorfa, esternamente obcompressa con 5 coste, spesso alate, internamente obovata; è provviste di densi rafidi subquadrati; la superficie può essere glabra o setolosa. Non è presente la fitomelanina. Il pappo, su due serie, è formato da brevi setole (la serie esterna) e setole appiattite (quella interna); usualmente è deciduo.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

  • Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).
  • Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
  • Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Le specie di questo gruppo si trovano principalmente in Brasile.[2]

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23 000 specie distribuite su 1 535 generi[15], oppure 22 750 specie e 1 530 generi secondo altre fonti[16] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1 679 generi)[17]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1][8][9]

Filogenesi[modifica | modifica wikitesto]

Le specie di questo gruppo appartengono alla sottotribù Dipterocypselinae descritta all'interno della tribù Vernonieae Cass. della sottofamiglia Vernonioideae Lindl.. Questa classificazione è stata ottenuta ultimamente con le analisi del DNA delle varie specie del gruppo.[18] Da un punto di vista filogenetico in base alle ultime analisi sul DNA la tribù Vernonieae è risultata divisa in due grandi cladi: Muovo Mondo e Vecchio Mondo. I generi di Dipterocypselinae appartengono al subclade relativo all'America tropicale (l'altro subclade americano comprende anche specie del Nord America e del Messico).[9]

I caratteri distintivi di questo genere sono:[10]

  • i capolini sono raccolti in formazioni di glomeruli o spighette ascellari;
  • le brattee dell'involucro sono fuse insieme;
  • il pappo è formato su due serie, brevi setole (la serie esterna) e setole appiattite (quella interna).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
  2. ^ a b World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato l'11 settembre 2021.
  3. ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato l'11 settembre 2021.
  4. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato l'11 settembre 2021.
  5. ^ Pignatti 1982, vol.3 pag.1.
  6. ^ Strasburger 2007, pag. 860.
  7. ^ Judd 2007, pag.517.
  8. ^ a b Kadereit & Jeffrey 2007, pag. XXX.
  9. ^ a b c Funk & Susanna 2009, pag. XXX.
  10. ^ a b Bringel e al. 2011.
  11. ^ Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 520, ISBN 978-88-299-1824-9.
  12. ^ Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 1.
  13. ^ Strasburger 2007, Vol. 2 - pag. 760.
  14. ^ Judd 2007, pag. 523.
  15. ^ Judd 2007, pag. 520.
  16. ^ Strasburger 2007, pag. 858.
  17. ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 marzo 2021.
  18. ^ Susanna et al. 2020.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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