Alfaro (Spagna)

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Alfaro
comune
Alfaro – Stemma
Alfaro – Bandiera
Alfaro – Veduta
Alfaro – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera della Spagna Spagna
Comunità autonoma La Rioja
Provincia La Rioja
Territorio
Coordinate42°10′41.16″N 1°44′56.04″W / 42.1781°N 1.7489°W42.1781; -1.7489 (Alfaro)
Altitudine310 m s.l.m.
Superficie194,23 km²
Abitanti9 568 (2015)
Densità49,26 ab./km²
Comuni confinantiAldeanueva de Ebro, Autol, Cadreita (NA), Castejón (NA), Cervera del Río Alhama, Corella (NA), Fitero (NA), Grávalos, Milagro (NA), Rincón de Soto, Valtierra (NA)
Altre informazioni
Cod. postale26540
Prefisso(+34)...
Fuso orarioUTC+1
Codice INE26011
TargaLO
Cartografia
Mappa di localizzazione: Spagna
Alfaro
Alfaro
Alfaro – Mappa
Alfaro – Mappa
Sito istituzionale

Alfaro è un comune spagnolo situato nella zona est comunità autonoma di La Rioja. È circondato a est dal Río Alhama, un immissario dell'Ebro, fiume che scorre a nord della città.

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Etimologicamente il nome di «Alfaro» sembra avere origine nell'espressione araba Al-Faruh, che significa "il faro" o "la bertesca"[1]. Un'altra teoria lega il nome della città al termine arabo Alfara che significa "ceramica"[2]. La localizzazione geografica della città, posizionata in un altipiano che domina l'argine del fiume Ebro, fa propendere gli studiosi verso la prima ipotesi. In epoca romana il suo nome era invece «Graccurris»[3].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

le prime testimonianze della presenza umana in questi luoghi si identificano con i reperti archeologici ritrovati nel sito di Eras de San martìn, risalenti all'età del ferro, nell'VIII secolo a.C. circa. Sopra questo primo villaggio si trovano prove di una secondo insediamento urbano, corrispondente al villaggio "Ilurcis" abitato dai vasconi. Nel 179 a.C. il luogo fu conquista dal console romano Tiberio Sempronio Gracco, il quale fondò la città romana di Gracurris.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ genealogica.net, su alfaro.genealogica.net. URL consultato il 27 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 1º luglio 2016).
  2. ^ (ES) Juliàn Aydillo San Martìn, Pueblos y appellidos de España. Diccionario etimològico, Editorial Club Universitario, 2006, p. 17, ISBN 978-84-8454-486-9. URL consultato il 27 giugno 2016.
  3. ^ romanheritage.com.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN285145424597286831123 · LCCN (ENn2009019230 · GND (DE4443447-9 · WorldCat Identities (ENlccn-n2009019230
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