Albert Durand
Albert Durand | |
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Nascita | Grasse, 16 dicembre 1918 |
Morte | El'nja, 1 settembre 1943 |
Cause della morte | Morto in combattimento |
Dati militari | |
Paese servito | Francia |
Forza armata | Armée de l'air |
Corpo | Forces aériennes françaises libres |
Specialità | Caccia |
Anni di servizio | 1938-1943 |
Grado | sottotenente |
Guerre | Seconda guerra mondiale |
Campagne | Fronte occidentale (1939-1945) Fronte orientale (1941-1945) |
Battaglie | Battaglia di Francia |
Decorazioni | vedi qui |
dati tratti da Albert Durand[1] | |
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Albert Durand (Grasse, 16 dicembre 1918 – El'nja, 1º settembre 1943) è stato un militare e aviatore francese, asso dell'aviazione da caccia francese nel corso della seconda guerra mondiale con 11 vittorie ottenute in 180 missioni[2].
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque a Grasse, dipartimento delle Alpi Marittime, il 16 dicembre 1918.[2][3][4] Iscrittosi in giovane età all'Aero Club di Provenza, ottenne il brevetto di pilota civile.[1] Nell'aprile 1938 fu arruolato nell'Armée de l'air assegnato alla Scuola di volo basico di Nîmes dove effettuò i suoi primi voli a bordo degli aerei da addestramento ottenendo il brevetto di pilota militare nel mese di luglio venendo poi assegnato a una squadriglia da caccia a Sidi-Ahmed in Tunisia.[1][3] Promosso caporale nel mese di ottobre, divenne sergente nel febbraio 1939 e sei mesi più tardi, all'atto della dichiarazione di guerra alla Germania, fu assegnato al GC III/I.[1]
Il suo gruppo fu inviato sul fronte occidentale nel mese di dicembre, basato nel Nord vicino a Saint-Omer.[1] Il 10 maggio 1940, con l'inizio della battaglia di Francia, conseguì la sua prima vittoria aerea abbattendo un bombardiere Heinkel He 111 dopo un lungo inseguimento a bassa quota volando a bordo di un caccia Morane-Saulnier MS 406.[4] Continuò a combattere fino al giugno 1940, quando aveva conseguito 4 vittorie aeree, e fu sorpreso dalla proclamazione dell'armistizio a Salon-de-Provence.[4] Nel novembre di quell'anno venne posto in congedo, e ritornò a lavorare presso l'impresa paterna.[1]
Qualche mese più tardi, nel luglio 1941, chiese, ed ottenne, di essere assegnato al Groupe de chasse I/III di stanza a Orano, in Algeria.[1] Strinse amicizia con i colleghi Marcel Albert[5] e Marcel Lefèvre con cui, dopo essersi appropriato di un aereo da caccia Dewoitine D.520, il 14 ottobre dello stesso anno raggiunse Gibilterra.[6] Egli, rimasto vittima di problemi all'elica, si posò in territorio spagnolo a la Linéa, ma ripartì e si posò subito in territorio britannico.[1] Arrivato in Gran Bretagna nel mese di dicembre, si arruolò subito nelle Forces aériennes françaises libres (FAFL) e il 1 gennaio 1942 fu inviato (matricola FAFL 30.909) a centro di addestramento di Camberley.[3] Nel marzo successivo, in qualità di aspirante, venne assegnato alla No.61 Operationnal Training Unit, e infine, il 15 maggio, al No.340 Squadron "Ile-de-France" di stanza sul campo d'aviazione di Westhampnett.[1][3] Volando sui Supermarine Spitfire Mk.Vb seguì numerose missioni belliche sui territori della Francia occupata prima di partire volontario per combattere sul fronte orientale raggiungendo il Reggimento da caccia 2/30 Normandie-Niémen, allora in costituzione a Rayak, in Libano.[1] Imbarcandosi a Glasgow raggiunse Lagos, in Nigeria, e poi via aereo Il Cairo, in Egitto per poi raggiungere il Libano.[3] Arrivò in Unione Sovietica, a Ivanovo (250 km a nord-est di Mosca), il 29 novembre 1942 rimanendo in addestramento sui caccia Yakovlev Yak-1M fino alla metà del mese di marzo, e con il grado di sottotenente fu considerato uno dei migliori piloti del gruppo.[1]
Il 22 marzo 1943 l'unità decollò da Ivanovo con i suoi 14 caccia Yak-1M per raggiungere il campo di Monkounino, nei pressi di Polotniani-Zavod, a circa 50 km dal fronte.[3] Le missioni di volo consistevano nella scorta ai cacciabombardieri Petlyakov Pe-2 in un settore dove la caccia nemica era rappresentata dai reparti della 1ª Armata aerea "Mölders".[3]
Il 5 aprile 1943, insieme al collega Albert Preciozi, ottenne la prima vittoria del "Normandie", abbattendo un caccia Focke-Wulf Fw 190 sopra Roslav.[1][3] Nel luglio 1943 partecipò brillantemente alla battaglia di Orel.[4] Con 11 vittorie al suo attivo, di cui 10 omologate, conseguite in 180 missioni di combattimento, scomparve sopra il cielo di El'nja nel corso di un combattimento aereo il 1 settembre 1943, volando a bordo di uno Yakovlev Yak-9.[4] Ufficialmente dichiarato disperso in azione, il suo corpo non venne mai ritrovato.[3]
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Onorificenze estere
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]Annotazioni
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Fonti
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (FR) Marcel Catillon, Mémorial aéronautique: qui était qui ?, Paris, Nouvelle Éditions Latines, 1997, ISBN 2-7233-0529-5.
- (FR) Yves Courrière, Normandie-Niémen, Paris, Presses de la Cité, 1979, ISBN 2-258-03559-7.
- (EN) Ken Delve, Fighter Command 1936-1938, Barnsley, Pen & Sword, 2007.
- (EN) Barry Ketley, French Aces of World War II, Botley, Osprey Publishing Company, 1999, ISBN 1-85532-898-4.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (FR) Albert Durand, su Ordre de la Liberation, ac. URL consultato il 17 aprile 2023.
- (FR) Durand, Albert, su Traces of War, ae. URL consultato il 17 aprile 2023.
- (FR) Les sépultures des pilotes du Normandie-Niemen, su Tombes-sepultures, ay. URL consultato il 17 aprile 2023.
- (FR) Albert Durand, su France Libre, ab. URL consultato il 17 aprile 2023.
- (FR) Albert Durand, su Ciel de Gloire, af. URL consultato il 17 aprile 2023.
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