Agaricus subrufescens

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Agaricus subrufescens
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Fungi
Divisione Basidiomycota
Sottodivisione Agaricomycotina
Classe Agaricomycetes
Sottoclasse Agaricomycetidae
Ordine Agaricales
Famiglia Agaricaceae
Genere Agaricus
Specie A. subrufescens
Nomenclatura binomiale
Agaricus subrufescens
Peck, 1893
Sinonimi

Agaricus brasiliensis Wasser, M. Didukh, Amazonas & Stamets (2002)

Agaricus subrufescens
Caratteristiche morfologiche
Cappello
convesso
Imenio
Lamelle
libere
Sporata
marrone
Velo
anello
Ecologia
Commestibilità
commestibile

Agaricus subrufescens Peck, 1893[1] è un fungo basidiomicete saprofita, commestibile, del genere Agaricus.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dettaglio di gambo e anello di Agaricus subrufescens

Il cappello, inizialmente emisferico, diviene successivamente convesso e raggiunge un diametro di 5-18 cm.[2] La superficie del cappello è ricoperta da fibrille setose, che con l'invecchiamento dell'esemplare diventano più squamose. Il colore del cappello varia dal bianco, al grigiastro, ad una tonalità sbiadita color ruggine; il suo margine si sfalda tipicamente negli esemplari più vecchi. La carne di A. subrufescens è bianca, ha un deciso odore gradevole di mandorle e un sapore delicato e dolce.[2] Le lamelle sono libere al gambo, fitte e ben adese tra loro; negli esemplari giovani sono biancastre, diventando poi rosacee e infine brunastre, per via della maturazione delle spore; queste ultime sono di forma ellissoidale, con superficie liscia, dimensioni di 6-7 per 4-5 micron, violacee al microscopio e costituiscono sporate di colore marrone.

Il gambo è bianco-brunastro, resistente negli esemplari giovani e più friabile in quelli vecchi, alto 6-15 cm e largo 1-1,5 cm, è rigonfio alla base e presenta un anello; quest'ultimo è a doppio strato, robusto, biancastro e di consistenza flocculare nella parte inferiore.[2]

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

A. subrufescens fruttifica con carpofori singoli o a gruppi su lettiere di foglie su suoli molto ricchi di sostanze nutritive, nelle foreste decidue ma anche in giardini privati.[3] Segnalato e descritto per la prima volta negli Stati Uniti nord-occidentali e in Canada, è stato successivamente riscontrato anche in California, Hawaii, Gran Bretagna, Paesi Bassi, Taiwan, Filippine, Iran,[4] Australia, Brasile[5] e Uruguay.

Commestibilità[modifica | modifica wikitesto]

A. subrufescens è un fungo commestibile, apprezzato per il suo sapore tenue ma gradevole e per l'intensa fragranza di mandorle che emana. È impiegato nella medicina alternativa e nella medicina tradizionale per le sue supposte proprietà antitumorali; non sono stati tuttavia svolti studi clinici in grado di accertare tollerabilità e benefici di un'assunzione continuativa di A. subrufescens.[6] Alcune ricerche indicano anzi che il consumo abituale di agarici in generale, oltre a determinare reazioni allergiche,[6] può produrre danni al fegato sul lungo periodo, come desumibile dall'aumento della concentrazione nel sangue di alcuni enzimi epatici, in particolare in donne affette da carcinoma ovarico,[7] La Food and Drug Administration ha regolamentato la vendita di prodotti a base di agarici, dissuadendo dal dichiararne i presunti effetti benefici sul sistema immunitario.[8]

In Agaricus subrufescens sono stati isolati i blazeispiroli, una categoria di composti chimici simili all'ergostano.[9]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Charles Horton Peck, Report of the Botanist (1892), in Annual Report on the New York State Museum of Natural History, vol. 46, 1892, pp. 85-149.
  2. ^ a b c (EN) William Alphonso Murrill, Dark-Spored Agarics: III. Agaricus, in Mycologia, vol. 14, n. 4, 1922, pp. 200-221, DOI:10.2307/3753642.
  3. ^ (EN) Smith, Alexander Hanchett, A Field Guide to Western Mushrooms, Ann Arbor, University of Michigan Press, 1975, p. 228, ISBN 978-0-472-85599-5.
  4. ^ (EN) Asef M.R., Field guide of Mushrooms of Iran, Tehran, Iran-Shanasi Press, 2020, p. 360, ISBN 9786008351429.
  5. ^ (EN) Kerrigan, RW, Agaricus subrufescens, a cultivated edible and medicinal mushroom, and its synonyms, in Mycologia, vol. 97, n. 1, 2005, pp. 12-24, DOI:10.3852/mycologia.97.1.12, PMID 16389952.
  6. ^ a b (EN) Agaricus, su Memorial Sloan Kettering Cancer Center. URL consultato il 24 dicembre 2023.
  7. ^ (EN) Sweet, E.S.; Standish, L.J.; Goff, B.; Andersen, M.R., Adverse events associated with complementary and alternative medicine use in ovarian cancer patients, in Integrative Cancer Therapies, vol. 12, n. 6, 2013, pp. 508-516, DOI:10.1177/1534735413485815, PMID 23625025.
  8. ^ (EN) Ronald Pace, Warning letter: C P Health Products Inc, su Inspections, Compliance, Enforcement, and Criminal Investigations, Food and Drug Administration, 15 luglio 2014. URL consultato il 24 dicembre 2023.
  9. ^ (EN) Hirotani, M; Sai, K; Hirotani, S; Yoshikawa, T, Blazeispirols B, C, E and F, des-A-ergostane-type compounds, from the cultured mycelia of the fungus Agaricus blazei, in Phytochemistry, vol. 59, n. 5, 2002, pp. 571-577, DOI:10.1016/s0031-9422(01)00445-9, PMID 11853754.

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