Aditī

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(SA)

«aditir dyaur aditir antarikṣam aditir mātā sa pitā sa putraḥ
viśve devā aditiḥ pañca janā aditir jātam aditir janitvam»

(IT)

«Aditi è il firmamento, Aditi è l'atmosfera, Aditi è la madre, è il padre, è il figlio, Aditi è tutti gli Dei, Aditi è le cinque razze degli uomini, Aditi è ciò che è già nato, Aditi è ciò che deve ancora nascere.»

Illustrazione del re Brahma e la dea Adhiti

Aditi (devanāgarī अदिति, il cui significato è "priva di limiti/vincoli") è una divinità della religione vedica e da qui passata al più recente Induismo.

La Dea madre[modifica | modifica wikitesto]

La sua figura è quella della Madre [1] di tutte le forme esistenti, degli dèi e degli esseri viventi, oltre ad aver generato un gruppo di divinità collegate alla luce denominate Āditya.

Il Ṛgveda (VIII,25,3; VIII,10,3e83; VIII,4,79) indica in Aditī la madre di Mitra, Varuṇa e Aryaman, mentre nel IV,25,3 del medesimo testo è madre di tutti gli Āditya.

Nel Mahābhārata appare invece come paredra di Kaśyapa da cui generò Visnù e Indra[2].

Nel Viṣṇu Purāṇa fu Kaśyapa a dividere il feto di Aditī in dodici parti da cui nacquero i dodici Āditya[2].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Da tener tuttavia presente che:

    «The notion of a mother goddess or Magna Mater is, however, not very prominent in the Veda.»

  2. ^ a b Alain Daniélou. Miti e Dèi dell'India. Milano, Rizzoli, 2002, pag.136-7.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Anna Dallapiccola, Dictionary of Hindu Lore and Legend (ISBN 0-500-51088-1)
  • David Kinsley, Hindu Goddesses: Vision of the Divine Feminine in the Hindu Religious Traditions (ISBN 81-208-0379-5),

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