Acacia dealbata
Progetto:Forme di vita - implementazione Classificazione APG IV.
Il taxon oggetto di questa voce deve essere sottoposto a revisione tassonomica. |
Acacia dealbata | |
---|---|
![]() | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
Ordine | Fabales |
Famiglia | Fabaceae |
Sottofamiglia | Mimosoideae |
Tribù | Acacieae |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Ordine | Fabales |
Famiglia | Mimosaceae |
Tribù | Acacieae |
Genere | Acacia |
Specie | A. dealbata |
Nomenclatura binomiale | |
Acacia dealbata Link, 1822 | |
Nomi comuni | |
mimosa |
Acacia dealbata Link, 1822 è una pianta appartenente alla famiglia delle Mimosaceae (Fabaceae secondo la classificazione APG[1]), comunemente conosciuta come mimosa.
Nel linguaggio comune, il termine di mimosa è utilizzato per indicare, oltre a questa pianta, anche altre specie appartenenti al genere Acacia; nel linguaggio scientifico, tale termine si riferisce invece esclusivamente al genere Mimosa.
È una tipica pianta pioniera. È molto utilizzata come pianta ornamentale[2] grazie alla sua profumata fioritura con fiori gialli molto delicati[3].
Foglie e fiori[modifica | modifica wikitesto]

Le foglie sono sempreverdi, di colore verde argenteo, lineari, con margine intero, parallelinervie, disposte in 8-20 paia di pinnule perpendicolari al rametto e composte a loro volta da circa 20-30 paia di foglioline perpendicolari alla nervatura principale.
I fiori sono riuniti in capolini globosi sferici di colore giallo intenso (giallo limone) e profumati; raccolti in racemi da 7 a 10 cm che si sviluppano all'ascella delle foglie.
La pianta fiorisce tra febbraio e marzo[2].
La pianta è visitata dalle api per il polline ed il nettare.[4]
Frutto[modifica | modifica wikitesto]
Il frutto è un legume lungo da 4 a 10 cm che quando è maturo assume una colorazione nerastra[2].
Corteccia[modifica | modifica wikitesto]
La corteccia è liscia e grigio-biancastra e viene utilizzata per estrarre il tannino.
Portamento[modifica | modifica wikitesto]
Alto da 8 a 15 metri con una chioma ampia, scomposta e non folta[2].
-
Foglie
-
Gemma
-
Fiori
-
Frutti
-
Semi
-
Corteccia
Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]
È una pianta originaria della Tasmania, in Australia. Per le sue meravigliose caratteristiche come pianta ornamentale ha avuto un facile sviluppo in Europa dal XIX secolo[2] dove a tutt'oggi prospera quasi spontanea. In Italia è molto sviluppata lungo la Riviera ligure, in Toscana, in Sicilia, e in tutto il meridione, ma anche sulle coste dei laghi del nord. È una pianta molto delicata che preferisce terreni freschi, ben drenati, tendenzialmente acidi soprattutto per una buona fioritura. Cresce preferibilmente in aree con clima temperato, teme inverni molto rigidi per lungo tempo sotto lo zero che possono portarla alla morte.
Propagazione[modifica | modifica wikitesto]
Acacia dealbata è propagata per seme con facilità, mentre la talea è pratica poco usata a causa della bassa radicazione delle marze. Diffuso è anche l'innesto che sfrutta semenzali della congenere Acacia retinoides.
Cure del ramo reciso[modifica | modifica wikitesto]
La pianta ha un rapido metabolismo nell'acqua, è quindi buona pratica tagliare quanto prima un pezzetto dal punto di taglio e tenere in abbondante acqua con alcune gocce di limone per correggere l'acidità; 10 gocce al litro vanno bene.
Riferimenti nella cultura[modifica | modifica wikitesto]

Dal 1946, per iniziativa della parlamentare comunista Teresa Mattei, in Italia il ramo fiorito di mimosa viene offerto alle donne il giorno dell'8 marzo per la Giornata Internazionale della Donna[2].
Il nome di mimosa è usato anche per l'omonima torta che si usa preparare nella stessa data.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the orders and families of flowering plants: APG III, in Botanical Journal of the Linnean Society 161(2 ): 105–121, 2009, DOI:10.1111/j.1095-8339.2009.00996.x. URL consultato il 30 aprile 2011 (archiviato dall'url originale il 25 maggio 2017).
- ^ a b c d e f Acacia dealbata (alias Mimosa), su sardegnaambiente.it, SardegnaAmbiente. URL consultato il 7 marzo 2015.
- ^ Mimosa (Acacia dealbata): Consigli, Coltivazione e Cura, su L'eden di Fiori e Piante, 11 febbraio 2020. URL consultato il 21 marzo 2020.
- ^ (FR) Acacia dealbata & Apis mellifera, su Florabeilles, 18 gennaio 2013. URL consultato l'8 marzo 2020.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikiquote contiene citazioni di o su Acacia dealbata
Wikizionario contiene il lemma di dizionario «Acacia dealbata»
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Acacia dealbata
Wikispecies contiene informazioni su Acacia dealbata
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Mimosa dealbata Flora Europea