Faidherbia albida

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Faidherbia albida
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Superrosidi
(clade)Rosidi
(clade)Eurosidi
(clade)Fabidi
OrdineFabales
FamigliaFabaceae
SottofamigliaCaesalpinioideae
(clade)Mimosoide
GenereFaidherbia
A.Chev.
SpecieF. albida
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
OrdineFabales
FamigliaMimosaceae
GenereFaidherbia
SpecieF. albida
Nomenclatura binomiale
Faidherbia albida
(Delile) A.Chev., 1934
Sinonimi

Acacia albida
Delile, 1813

Faidherbia albida (Delile) A.Chev., 1934 è una pianta arborea della famiglia delle Fabacee (o Leguminose) nativa dell'Africa e del Medio Oriente, e in seguito diffusasi in Asia fino a India e Pakistan. È l'unica specie nota del genere Faidherbia.[2]

Infiorescenza di Faidherbia albida

F. albida è un albero spinoso. Può raggiungere i 30 m di altezza e i 2 m di diametro del tronco.[senza fonte]

Ha radici che possono penetrare nel suolo fino a grandi profondità, grazie alle quali riesce a sopravvivere a periodi di siccità; vive in aree con precipitazioni comprese fra i 250 e i 600 mm.[senza fonte]

Fogliame di F. albida a Capo Verde.

Nel Sahel, F. albida svolge un ruolo determinante per l'apicoltura, perché i suoi fiori sbocciano all'inizio della stagione delle piogge, quando la maggior parte delle altre piante locali non sono fiorite.[3]

In molti luoghi i frutti sono usati come foraggio per il bestiame, e in Nigeria sono il principale nutrimento dei dromedari. Il legno è un buon combustibile, e viene usato anche per costruire canoe e pestelli.[4]

La corteccia o suoi estratti hanno anche applicazioni mediche[senza fonte], in particolare nella cura delle infezioni del tratto respiratorio, della malaria, della febbre e del mal di denti. Un estratto della corteccia serve anche per trattare le infezioni oftalmiche degli animali da allevamento.

F. albida è la pianta ufficiale della città di Ségou, nel Mali. Nella lingua locale, il bambara, viene chiamata balanzan. Secondo una leggenda locale, a Segou ci sono 4.445 alberi di F. albida, uno dei quali è il misterioso "albero mancante", che nessuno sa dove si trovi.[senza fonte]

  1. ^ (EN) Botanic Gardens Conservation International (BGCI) & IUCN SSC Global Tree Specialist Group. 2019, Faidherbia albida, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 4 giugno 2023.
  2. ^ (EN) Faidherbia albida, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 4 giugno 2023.
  3. ^ World AgroForestry, su worldagroforestry.org (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2007).
  4. ^ Role of acacia species in the rural economy of dry Africa and the Near East, su fao.org.

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