Abbazia di Heiligenkreuz

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Abbazia di Heiligenkreuz
Stift Heiligenkreuz
La chiesa abbaziale e la colonna della Santissima Trinità
StatoBandiera dell'Austria Austria
LandBassa Austria
LocalitàHeiligenkreuz
IndirizzoHeiligenkreuz 2 e Heiligenkreuz 1
Coordinate48°03′18.36″N 16°07′52.39″E / 48.0551°N 16.13122°E48.0551; 16.13122
Religionecattolica
Ordine Cistercense
Arcidiocesi Vienna
FondatoreLeopoldo III di Babenberg
Stile architettonicobarocco
Inizio costruzione1133

L'abbazia di Heiligenkreuz (tedesco per Santa croce) è un'abbazia cistercense nella cittadina di Heiligenkreuz, nel Bosco viennese presso Vienna in Austria.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

stemma dell'abbazia.
Navata romanica della chiesa

Venne consacrata l'11 settembre 1133, voluta dal Margravio d'Austria Leopoldo III su richiesta di suo figlio Ottone che era abate cistercense di Morimondo. È la seconda più antica abbazia cistercense dell'Austria, preceduta da quella di Rein.

Nel 1188 il Duca Leopoldo V fece dono all'abbazia di un frammento della Vera Croce tuttora presente e dal 1983 è esposto nella cappella della Santa croce.

È stata visitata dal papa Benedetto XVI durante la sua visita in Austria del settembre 2007.

Architettura[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa ha una facciata, tipica dello stile cistercense, molto austera e con solo tre finestre a richiamare la Santissima Trinità, in stile romanico come il transetto e la navata (uno dei più alti esempi di romanico in Austria). Il coro costruito nel XIII secolo è in stile gotico. La costruzione iniziale non aveva un campanile, esso venne aggiunto nel XVI secolo in stile barocco.

Negli anni 1668-1669 la sagrestia viene decorata dagli affreschi di Carpoforo Tencalla da Bissone.

Nel cortile posto davanti all'entrata della chiesa si trova una colonna detta della Santa Trinità di stile barocco, del 1739, realizzata su progetto di Giovanni Giuliani.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Elfriede Baum, Giovanni Giuliani, Wien 1964.
  • Günther Brucher, Barockarchitektur in Österreich, Köln 1983.
  • Günther Brucher, (a cura di), Die Kunst des Barock in Österreich, Salzburg/Wien, 1994.
  • Ivano Proserpi, I Tencalla di Bissone, Collana artisti dei Laghi. Itinerari europei, Fidia edizioni d'arte, Lugano 1999, 104-169.
  • Giorgio Mollisi, I Tencalla di Bissone. Una grande famiglia di artisti di livello europeo, in Giorgio Mollisi (a cura di), "Bissone terra di artisti", in Arte&Storia, anno 8, numero 41, Lugano dicembre 2008, p. 96.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN244990997 · LCCN (ENnr88006972 · GND (DE80820-9 · BNF (FRcb10125757v (data) · J9U (ENHE987007595566705171 · WorldCat Identities (ENlccn-nr88006972