469219 Kamoʻoalewa
Kamoʻoalewa (469219 Kamoʻoalewa) | |
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Stella madre | Sole |
Scoperta | 27 aprile 2016 |
Scopritore | Pan-STARRS |
Classificazione | NEA, asteroide Apollo |
Designazioni alternative | 2016 HO3 |
Parametri orbitali | |
(all'epoca JD 2459000,5 31 maggio 2020) | |
Semiasse maggiore | 149786701 km 1,0012480 au |
Perielio | 134313513 km 0,8978176 au |
Afelio | 165259889 km 1,1046784 au |
Periodo orbitale | 365,94 giorni (1 anni) |
Velocità orbitale |
|
Inclinazione sull'eclittica | 7,78534° |
Eccentricità | 0,1033015 |
Longitudine del nodo ascendente | 66,15563° |
Argom. del perielio | 306,18780° |
Anomalia media | 236,29324° |
Par. Tisserand (TJ) | 6,061 (calcolato) |
Ultimo perielio | 1º ottobre 2021 |
Prossimo perielio | 1º ottobre 2022 |
MOID da Terra | 5167170 km |
Dati fisici | |
Dimensioni | 40-100 m |
Periodo di rotazione | 0,467 ore |
Dati osservativi | |
Magnitudine ass. | 24,3 |
469219 Kamoʻoalewa[1] è un asteroide Apollo.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Scoperto nel 2016, presenta un'orbita caratterizzata da un semiasse maggiore pari a 1,0012480 au e da un'eccentricità di 0,1033015, inclinata di 7,78534° rispetto all'eclittica.
È considerato tra i più stabili quasi-satelliti della Terra;[2] osservazioni spettroscopiche, confermate da analisi dinamiche,[3] farebbero pensare che possa trattarsi di un frammento di superficie lunare staccatosi dal satellite a seguito di un impatto.[4]
L'asteroide prende il nome da una parola tratta dal cantico hawaiiano della creazione Kumulipo che indica i corpi celesti oscillanti.[5][6]
L'agenzia spaziale cinese sta progettando una missione robotica per raccogliere campioni da Kamoʻoalewa. La missione, chiamata ZhengHe, dovrebbe partire nel 2025.[7][8][9]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ La ʻokina presente nel nome, a cui corrisponde il codice Unicode 699, è variamente rappresentata nelle fonti MPC e JPL utilizzando la virgoletta singola sinistra, codice Unicode 8216, o l'accento grave, codice Unicode 69.
- ^ 2016 HO3 scorta la Terra, su asi.it, 16 giugno 2016. URL consultato il 26 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 19 giugno 2016).
- ^ Giuseppe Fiasconaro, Io, sì, vengo dalla Luna, su media.inaf.it, Istituto nazionale di astrofisica, 24 ottobre 2023. URL consultato il 26 ottobre 2023.
- ^ Albino Carbognani, Un pezzo di Luna è diventato un asteroide?, su media.inaf.it, Istituto nazionale di astrofisica, 15 novembre 2021. URL consultato il 26 ottobre 2023.
- ^ Frase di motivazione dell'attribuzione del nome da sito MPC.
- ^ Frase di motivazione dell'attribuzione del nome da sito JPL.
- ^ (EN) Tianwen-2: China’s Near-Earth asteroid and comet double-header, su planetary.org, 19 gennaio 2023.
- ^ (EN) Elizabeth Gibney, China plans mission to Earth's pet asteroid, in Nature, 30 aprile 2019, DOI:10.1038/d41586-019-01390-5. URL consultato il 26 marzo 2021.
- ^ (EN) Xiaojing Zhang, Jiangchuan Huang, Tong Wang e Zhuoxi Huo, ZhengHe A Mission to a Near-Earth Asteroid and a Main Belt Comet (PDF), 50a Lunar and Planetary Science Conference, 18–22 marzo 2019. URL consultato il 26 marzo 2021.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su 469219 Kamoʻoalewa
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) 469219 Kamoʻoalewa - Dati riportati nel database dell'IAU, su minorplanetcenter.net, Minor Planet Center.
- (EN) 469219 Kamoʻoalewa - Dati riportati nello Small-Body Database, su ssd.jpl.nasa.gov, Jet Propulsion Laboratory.