Coordinate: 45°41′48.98″N 9°39′50.34″E

Monastero di San Benedetto (Bergamo): differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
→‎La chiesa: aggiungo con nota
Riga 25: Riga 25:
Attualmente, ne è [[badessa]] Giampaola Gorla [[Ordine di San Benedetto|OSB]].
Attualmente, ne è [[badessa]] Giampaola Gorla [[Ordine di San Benedetto|OSB]].
[[File:Chiostro monsanben.jpg|thumbnail|Pozzetto del Chiostro del monastero, sec. XVI]]
[[File:Chiostro monsanben.jpg|thumbnail|Pozzetto del Chiostro del monastero, sec. XVI]]
== La chiesa ==
== Descrizione ==
====La chiesa====
L'intero complesso comprende il Monastero, il chiostro di San Benedetto<ref>{{cita web|url=http://www.vaticanoweb.com/monasteri/lombardia/monastero_di_san_benedetto_bergamo.asp|titolo=Monastero Di San Benedetto Bergamo|editore=Monasteri d'Italia|accesso=18 aprile 2016}}</ref> e la Chiesa.
L'intero complesso comprende il Monastero, il chiostro di San Benedetto<ref>{{cita web|url=http://www.vaticanoweb.com/monasteri/lombardia/monastero_di_san_benedetto_bergamo.asp|titolo=Monastero Di San Benedetto Bergamo|editore=Monasteri d'Italia|accesso=18 aprile 2016}}</ref> e la Chiesa.
La facciata della chiesa è tripartita da quattro lesene, nel centro il portale con architrave poggiante su stipiti in pietra, la bicromatura della facciata del bianco e del color cotto è ritornata alla luce nel recente restauro.
La facciata della chiesa è tripartita da quattro lesene, nel centro il portale con architrave poggiante su stipiti in pietra, la bicromatura della facciata del bianco e del color cotto è ritornata alla luce nel recente restauro.
l'antico chiostro porta nella chiesa a pianta centrale con triburio ottagonale e cupola interna, nella parete di fondo ci è un affresco di Cristo che porta la croce sopra una lapide del frate benedettino Jo Antonio Lolmo riportante la data del 10 agosto 1575, e altri affreschi, la parete prosegue con una serie di archi sorretti da colonne sormontato da un coro chiuso, dove le monache di clausura possono seguire le funzioni senza essere presenti nell'assemblea. IL [[presbiterio]] cintato da una cancellata del [[1700|'700]] è opera del [[1841]] in stile neoclassico, dietro l'altare vi è posta la pala dell'Assunzione mentre a fianco in cornici lignee le pitture di [[Giovanni Chizzoletti]] raffiguranti S. Mauro che guarisce gli infermi e S. Alessandro. In una delle due cappelle latgarali ci è la pala di [[Gian Paolo Cavagna]] dl [1561]] raffigurante il miracolo dell'acqua, nell'altra una pala raffigurante San [[Carlo Borromeo]] di autore ignoto. Vi è unulteriore dipinto sempre del Cavagna raffigurante la [[Madre di Gesù|Madonna]] con bambino.
In una cappella laterale vi è un quadre di [[Lucano da Imola]] raffigurante la Vergine in trono, un dipinto di [[Carlo Salis]].
la cupola affrescata da [[Giuseppe Orelli] <ref>{{cita web|url=http://guide.travelitalia.com/it/guide/bergamo/monastero-di-san-benedetto/|titolo=Monastero di San Benedetto|editore=traverlItalia| accesso=18 aprile 2016}}</ref> nel [1756]] raffigurante scene della vita benedettina.

====Il chiostrino====
Realizzato da Pietro Isabello in età giovanile, è il passaggio tra la vita pubblica della città e la situazione di clausura del monastero, a pianta rettangolare su 6 archi a tutto sesto disposti su tre lati sorretti da cinque colonne in arenaria con capitelli ionici e foglie angolari. Nelle dodici lunette vi sono gli affreschi di [[Cristoforo I Baschenis|Cristoforo Baschenis]] il giovane. Nella parete a Nord-est vi è l'entrata al monastero.


==Note==
==Note==

Versione delle 14:56, 18 apr 2016


132BergamoSBenedetto

Il monastero di San San Benedetto è un monastero benedettino femminile di clausura, situato all'incrocio tra Via S. Alessandro, e via Carlo Botta in quello che era l'antico Borgo Santo Stefano, oltre le mura venete, nella parte bassa di Bergamo, ma entro le quattrocentesche Muraine[1].

Storia

Il monastero tra origine dalla fusione di due comunità nel XIII secolo delle suore benedettine di Santa Maria Novella di Stezzano già in Bergamo nel XIII secolo e di Santa Maria in Valmarina provenienti da Bonate Sotto, le due comunità che erano state decimate da carestie e pestilenze, quella di Santa Maria contava solo due suore.

Il 10 gennaio 1460 [nota 1] si decretò l'unione dei due monasteri sotto il titolo di san Benedetto in Valmarina [2]. Risulta presenta una piccola chiesa nel 1448 dedicata poi a San Benedetto nel 1451. Un documento di Donato Calvi testimonierebbe che nel 1503 l'effige della Madonna raffigurata nella piccola chiesa avrebbe copiosamente lacrimato, immagine che è stata ritrovata nel restauro del 1980 [3].

Nel 1504 il monastero arrivò a contare 28 monache, risultò insufficiente lo spazio della piccola chiesa quattrocentesca di cui non si ha nessuna descrizione, e per ottemperare a questa necessità di spazio iniziò la costruzione della nuova chiesa, Già però nel 1516 causa problemi di instabilità statica, la chiesa ebbe bisogno di una prima ristrutturazione, il 6 maggio 1522 venne posta la prima pietra per quella che è ora la chiesa su progetto di Pietro Isabello, a saldo del suo lavoro le monache gli donarono nel 1537 un terreno, che il figlio Pietro tornò a donare al monastero quale dote della dorella Maria per il suo ingresso nel monastero il 30 aprile 1544. La nuova chiesa che venne consacrata l'11 settembre del 1547 dal vescovo Vittore Soranzo.

Il 1797 con l'avvento della Repubblica Cisalpina e la soppressione di tutti gli ordini religiosi, si vide la chiusura del monastero, vennero requisiti i beni[4] e la pala dell'Assunta, opera di Giovan Battista Moroni e quella di Santo Stefano opera di Callisto Piazza vennero trasferite alla Pinacoteca di Brera. Il complesso venne ripristinato il 10 maggio 1827[5].

Il degrado degli stabili portò al restauro del 2011 con intervento di consolidamento delle strutture, eseguito dall'architetto Leonardo Angelini, riportando alla luce affreschi e pitture che si ritenevano perse [6][7].

Attualmente, ne è badessa Giampaola Gorla OSB.

Pozzetto del Chiostro del monastero, sec. XVI

Descrizione

La chiesa

L'intero complesso comprende il Monastero, il chiostro di San Benedetto[8] e la Chiesa. La facciata della chiesa è tripartita da quattro lesene, nel centro il portale con architrave poggiante su stipiti in pietra, la bicromatura della facciata del bianco e del color cotto è ritornata alla luce nel recente restauro. l'antico chiostro porta nella chiesa a pianta centrale con triburio ottagonale e cupola interna, nella parete di fondo ci è un affresco di Cristo che porta la croce sopra una lapide del frate benedettino Jo Antonio Lolmo riportante la data del 10 agosto 1575, e altri affreschi, la parete prosegue con una serie di archi sorretti da colonne sormontato da un coro chiuso, dove le monache di clausura possono seguire le funzioni senza essere presenti nell'assemblea. IL presbiterio cintato da una cancellata del '700 è opera del 1841 in stile neoclassico, dietro l'altare vi è posta la pala dell'Assunzione mentre a fianco in cornici lignee le pitture di Giovanni Chizzoletti raffiguranti S. Mauro che guarisce gli infermi e S. Alessandro. In una delle due cappelle latgarali ci è la pala di Gian Paolo Cavagna dl [1561]] raffigurante il miracolo dell'acqua, nell'altra una pala raffigurante San Carlo Borromeo di autore ignoto. Vi è unulteriore dipinto sempre del Cavagna raffigurante la Madonna con bambino. In una cappella laterale vi è un quadre di Lucano da Imola raffigurante la Vergine in trono, un dipinto di Carlo Salis. la cupola affrescata da [[Giuseppe Orelli] [9] nel [1756]] raffigurante scene della vita benedettina.

Il chiostrino

Realizzato da Pietro Isabello in età giovanile, è il passaggio tra la vita pubblica della città e la situazione di clausura del monastero, a pianta rettangolare su 6 archi a tutto sesto disposti su tre lati sorretti da cinque colonne in arenaria con capitelli ionici e foglie angolari. Nelle dodici lunette vi sono gli affreschi di Cristoforo Baschenis il giovane. Nella parete a Nord-est vi è l'entrata al monastero.

Note

Annotazioni
  1. ^ Il sito Beni culturali lombardia indica la data del 6 novembre 1487, da considerarsi errata essendo Papa Papa Innocenzo VIII deceduto nel 1484
Fonti
  1. ^ Bergamo Bassa e le antiche Muraine Tutta la storia della torre del Galgario, su ecodibergamo.it, L'eco di Bergamo. URL consultato il 16 aprile 2016.
  2. ^ Monastero di Santa Maria in Valnarina, su lombardiabeniculturali.it, Lombardia beni culturali. URL consultato il 16 aprile 2016.
  3. ^ monasterosanbenedettobergamo.com, Monastero di San Benedetto, http://www.monasterosanbenedettobergamo.com/la-storia/. URL consultato il 17 aprile 2016.
  4. ^ I tempi di Napoleoni, su melegnano.net, Mlegnano.net. URL consultato il 18 aprile 2016.
  5. ^ La storia del monastero di S.Benedetto di Bergamo, su asim.it, Archivi e sistemi multimediali. URL consultato il 18 aprile 2016.
  6. ^ San Benedetto, il gioiello ritrovato, su ecodibergamo.it, L'Eco di Bergamo. URL consultato il 18 aprile 2016.
  7. ^ Chiesa di San Benedetto, su studioangelini.it, Chiesa di san Benedetto. URL consultato il 16 aprile 2016.
  8. ^ Monastero Di San Benedetto Bergamo, su vaticanoweb.com, Monasteri d'Italia. URL consultato il 18 aprile 2016.
  9. ^ Monastero di San Benedetto, su guide.travelitalia.com, traverlItalia. URL consultato il 18 aprile 2016.

Bibliografia

  • Maria Tresa Brolis, L'abbazia di Santa Maria di Valmarina- il monastero di San Benedetto in Bergamo II XX secolo.
  • La comunità del monastero urbano si San Benedetto di Bergamo-il monastero di San Benedetto in Bergamo II XX secolo.
  • Architettura e Arte-Ilmonastero di San Benedetto in Bergamo, Edizioni dei Soncino.

Voci correlate

Collegamenti esterni

Altri progetti