Carlo Mattogno: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
- promo di siti negazionisti
Riga 31: Riga 31:


Una delle sue argomentazioni consiste nell'impossibilità fisica dei forni crematori esistenti di eliminare l'enorme massa di cadaveri dei prigionieri uccisi nelle camere di sterminio, per questioni di tipo tecnico e ingegneristico. Allo stesso tempo, vengono considerate fisicamente impossibili - e comunque non avvenute - anche le cremazioni dei cadaveri nelle fosse scavate all'aperto. Le sue conclusioni non sono entrate nel circolo delle argomentazioni storiografiche sull'Olocausto, ma sono state analizzate e contestate da alcuni studiosi come l'americano John C. Zimmerman<ref>J. C. Zimmerman, ''Holocaust Denial: Demographics, Testimonies and Ideologies'', University Press of America. 2000 (capitolo 9). In rete si trova la [http://www.vho.org/aaargh/fran/techniques/CMpreliminarital.html risposta di Mattogno] (nella traduzione italiana) e la [http://www.holocaust-history.org/auschwitz/response-to-mattogno/ controrisposta di Zimmerman] (in inglese, sul sito Holocaust-History.org), a cui è seguita un'ulteriore critica di Mattogno ([http://vho.org/dl/ENG/al.pdf disponibile in rete] in formato {{pdf}}: G. Rudolf - C. Mattogno, ''Auschwitz Lies'', pp. 87-194).</ref> o il medico italiano Francesco Rotondi<ref>Francesco Rotondi ''Luna di miele ad Auschwitz. Riflessioni sul negazionismo della Shoah'', Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli 2005, con [http://www.tecalibri.info/R/ROTONDI-F_auschwitz.htm scheda e indice in rete]. In risposta Mattogno ha pubblicato ''Ritorno dalla luna di miele ad Auschwitz. Risposte ai veri dilettanti e ai finti specialisti dell’anti-“negazionismo”'', Effepi, Genova, 2006 ed ha inoltre controreplicato in rete ([http://www.aaargh.com.mx/fran/livres7/CMluna.pdf qui] {{pdf}}); le risposte di Rotondi sono presenti sul suo blog ([http://francorotondi.blogspot.com/2007/01/replica-carlo-mattogno.html qui] e [http://francorotondi.blogspot.com/2007/05/risposta-di-rotondi-nessuna-risposta.html qui].</ref>.
Una delle sue argomentazioni consiste nell'impossibilità fisica dei forni crematori esistenti di eliminare l'enorme massa di cadaveri dei prigionieri uccisi nelle camere di sterminio, per questioni di tipo tecnico e ingegneristico. Allo stesso tempo, vengono considerate fisicamente impossibili - e comunque non avvenute - anche le cremazioni dei cadaveri nelle fosse scavate all'aperto. Le sue conclusioni non sono entrate nel circolo delle argomentazioni storiografiche sull'Olocausto, ma sono state analizzate e contestate da alcuni studiosi come l'americano John C. Zimmerman<ref>J. C. Zimmerman, ''Holocaust Denial: Demographics, Testimonies and Ideologies'', University Press of America. 2000 (capitolo 9). In rete si trova la [http://www.vho.org/aaargh/fran/techniques/CMpreliminarital.html risposta di Mattogno] (nella traduzione italiana) e la [http://www.holocaust-history.org/auschwitz/response-to-mattogno/ controrisposta di Zimmerman] (in inglese, sul sito Holocaust-History.org), a cui è seguita un'ulteriore critica di Mattogno ([http://vho.org/dl/ENG/al.pdf disponibile in rete] in formato {{pdf}}: G. Rudolf - C. Mattogno, ''Auschwitz Lies'', pp. 87-194).</ref> o il medico italiano Francesco Rotondi<ref>Francesco Rotondi ''Luna di miele ad Auschwitz. Riflessioni sul negazionismo della Shoah'', Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli 2005, con [http://www.tecalibri.info/R/ROTONDI-F_auschwitz.htm scheda e indice in rete]. In risposta Mattogno ha pubblicato ''Ritorno dalla luna di miele ad Auschwitz. Risposte ai veri dilettanti e ai finti specialisti dell’anti-“negazionismo”'', Effepi, Genova, 2006 ed ha inoltre controreplicato in rete ([http://www.aaargh.com.mx/fran/livres7/CMluna.pdf qui] {{pdf}}); le risposte di Rotondi sono presenti sul suo blog ([http://francorotondi.blogspot.com/2007/01/replica-carlo-mattogno.html qui] e [http://francorotondi.blogspot.com/2007/05/risposta-di-rotondi-nessuna-risposta.html qui].</ref>.

Fra i temi secondari trattati da Mattogno, è da rilevare un suo saggio nel quale egli afferma che i [[Protocolli dei Savi di Sion]] - testo fondamentale dell'antisemitismo degli inizi del XX° secolo, utilizzati e propagandati da tutti i regimi e da gran parte dei teorici razzisti - in realtà non avrebbero avuto lo scopo di «catalizzare l’odio verso gli Ebrei» e quindi non avrebbero un contenuto antisemita. Estrapolando e decontestualizzando brani della Bibbia o di altri autori e citando a conforto delle proprie tesi alcuni scritti del fratello Gian Pio Mattogno, Carlo Mattogno arriva ad affermare quindi che gli ebrei perseguirebbero una sorta di «imperialismo» allo scopo di sottomettere gli altri popoli. In tale quadro, sarebbero stati quindi gli stessi Ebrei la causa - almeno in parte - dei propri mali<ref>[http://andreacarancini.blogspot.it/2010/05/scopo-e-significato-dei-protocolli-dei.html Carlo Mattogno, ''Scopo e significato dei "Protocolli dei Savi anziani di Sion", 30 maggio 2010.]</ref>.


==Opinioni su Mattogno e polemiche==
==Opinioni su Mattogno e polemiche==

Versione delle 17:37, 30 gen 2015

Carlo Mattogno (Orvieto, 1951) è un saggista italiano, considerato il principale esponente del negazionismo in Italia.

Biografia

Secondo le biografie presenti in alcuni siti negazionisti[1] avrebbe condotto studi avanzati in latino, greco ed ebraico occupandosi di analisi e tecnica testuale, ma non esistono elementi che provino l'effettiva partecipazione di Mattogno ad alcun percorso di studi in tal senso[2]. Dagli anni settanta ha iniziato ad occuparsi della storia dell'Olocausto, aderendo fin dall'inizio alle tesi negazioniste: nel 1985 ha pubblicato Il mito dello sterminio ebraico e Il rapporto Gerstein: anatomia di un falso con la casa editrice "Sentinella d'Italia", della destra radicale italiana[3] Negli stessi anni, Mattogno ha collaborato con la rivista della destra radicale italiana Orion, unitamente al fratello Gian Pio, un cattolico fondamentalista[4] Altre opere di Mattogno sono state invece pubblicate unicamente in internet.

Mattogno è membro dal 1988 dell'"Editorial Advisory Committee" dell'Institute for Historical Review, un'associazione negazionista[5], contribuisce alla rivista trimestrale dei Vierteljahreshefte für freie Geschichtsforschung, sempre di contenuto apertamente negazionista, e a partire dal 1989 ha partecipato come relatore a diverse conferenze internazionali negazioniste. Nonostante Mattogno si presenti nelle vesti di un ordinario ricercatore storico, egli non ha mai collaborato se non con persone, ambienti o pubblicazioni negazioniste, compreso fra gli altri il noto neonazista tedesco-canadese Ernst Zündel, che lo intervistò dopo la pubblicazione di alcuni suoi saggi[6][7].

Tesi

Nelle sue numerose pubblicazioni, Mattogno nega che siano state pianificate e poste in essere azioni di sterminio nella Germania nazista, in particolare contro ebrei e zingari: i lager sarebbero stati quindi dei meri luoghi di concentramento, transito, lavoro o soggiorno, funzionali ad una politica di evacuazione di alcune categorie di persone potenzialmente pericolose; allo stesso modo, non avrebbero nemmeno avuto luogo le azioni di sterminio degli Einsatzgruppen nelle retrovie del fronte orientale. Per Mattogno i tedeschi desideravano unicamente far emigrare gli ebrei dalla Germania, in quanto gli ebrei stessi sarebbero stati i primi a dichiarare la propria opposizione verso il regime nazista. L'Olocausto non sarebbe altro che un'enorme macchinazione propagandistica, nata negli ambienti dei lager ad opera delle cellule resistenziali ebraiche, sistematizzata in seguito dai Sovietici, imposta da tutti gli Alleati alla fine della guerra grazie ai processi di Norimberga - che egli ritiene in gran parte basati su prove e testimonianze false o falsificate - e definitivamente accettata e ulteriormente propagandata dagli storici e dai principali stati del mondo. Per evitare qualsiasi dissenso, i governi avrebbero anche delegato ad una serie di leggi liberticide ed alle aule di giustizia il compito di far calare una definitiva pietra tombale sulla questione. Il movimento negazionista mondiale quindi sarebbe per Mattogno la vittima predestinata di un enorme complotto planetario[8].

Dopo aver visitato a partire dalla fine degli anni settanta gli ex campi di Auschwitz-Birkenau, Stutthof, Dachau, Gusen, Mauthausen, Gross-Rosen, Buchenwald, Lublino-Majdanek, Płaszów, Bełżec, Treblinka, l'ex-ghetto di Terezin e Sobibór, e aver consultato numerosi archivi, nelle sue prime opere (1985-1995) ha concentrato i suoi interessi sulla critica delle testimonianze relative alle modalità di sterminio degli ebrei tramite camere a gas, le quali presenterebbero, secondo Mattogno, numerose contraddizioni ed inverosimiglianze che ne inficerebbero l'attendibilità. Tutte le testimonianze relative allo sterminio degli ebrei analizzate, da qualsiasi parte provengano, risulterebbero secondo Mattogno false[9].

A partire dal 1995, Mattogno ha frequentato gli archivi moscoviti appena riaperti agli studiosi, in cui ha avuto la possibilità di esaminare numerosi documenti (circa 90.000 pagine) precedentemente sequestrati dai Sovietici: tra questi hanno avuto particolare rilievo nelle sue opere successive quelli relativi alla "Zentralbauleitung" ("Ufficio centrale delle costruzioni") di Auschwitz.

Una delle sue argomentazioni consiste nell'impossibilità fisica dei forni crematori esistenti di eliminare l'enorme massa di cadaveri dei prigionieri uccisi nelle camere di sterminio, per questioni di tipo tecnico e ingegneristico. Allo stesso tempo, vengono considerate fisicamente impossibili - e comunque non avvenute - anche le cremazioni dei cadaveri nelle fosse scavate all'aperto. Le sue conclusioni non sono entrate nel circolo delle argomentazioni storiografiche sull'Olocausto, ma sono state analizzate e contestate da alcuni studiosi come l'americano John C. Zimmerman[10] o il medico italiano Francesco Rotondi[11].

Fra i temi secondari trattati da Mattogno, è da rilevare un suo saggio nel quale egli afferma che i Protocolli dei Savi di Sion - testo fondamentale dell'antisemitismo degli inizi del XX° secolo, utilizzati e propagandati da tutti i regimi e da gran parte dei teorici razzisti - in realtà non avrebbero avuto lo scopo di «catalizzare l’odio verso gli Ebrei» e quindi non avrebbero un contenuto antisemita. Estrapolando e decontestualizzando brani della Bibbia o di altri autori e citando a conforto delle proprie tesi alcuni scritti del fratello Gian Pio Mattogno, Carlo Mattogno arriva ad affermare quindi che gli ebrei perseguirebbero una sorta di «imperialismo» allo scopo di sottomettere gli altri popoli. In tale quadro, sarebbero stati quindi gli stessi Ebrei la causa - almeno in parte - dei propri mali[12].

Opinioni su Mattogno e polemiche

L'Institut für Zeitgeschichte (Istituto di storia contemporanea) di Monaco in un saggio sulle fonti relative ad Auschwitz ha inserito nella propria bibliografia lo studio di Mattogno sulla Zentralbauleitung (l'Ufficio Centrale delle Costruzioni) del campo, avendolo citato in una nota a piè di pagina nell'introduzione del libro[13]: questa singola citazione è spesso riportata dai siti negazionisti come "prova" della veridicità delle tesi di Mattogno[14].

Lo storico tedesco Ernst Nolte in una sua opera ha definito Mattogno "scienziato serio" anche perché a suo avviso:

«non nega del resto la realtà di assassinii di massa degli ebrei o degli zingari; mette in dubbio esclusivamente la sua causalità a opera di una decisione del vertice dello Stato, quindi di Hitler, e nega la possibilità tecnica delle uccisioni nelle camere a gas»

Anche questa affermazione è utilizzata dai negazionisti per rafforzare l'idea della serietà degli studi di Mattogno[15]. È da notare che in un altro punto dello stesso testo, Nolte però afferma che:

«La tesi secondo la quale non sarebbero mai state prese misure di sterminio contro ebrei, zingari, malati mentali e slavi deve essere giudicata allo stesso modo dell'affermazione che Napoleone non sarebbe mai esistito, e dovrebbe passare quindi inosservata come la tipica espressione di un meschino lunatic fringe[16]»

Anche Jean-Claude Pressac, pur negando radicalmente la validità delle teorie di Mattogno, ne riconosce la maggiore qualità nell'ambito degli scritti negazionisti[17].

Carlo Mattogno, secondo i metodi propri del negazionismo, ha spesso polemizzato con diversi studiosi della Shoah, accusandoli di malafede, dilettantismo, falsificazione della storia, improvvisazione e ignoranza[18] Esemplare tra queste diatribe è quella suscitata dalla tesi di dottorato in semiotica di Valentina Pisanty che accusava Mattogno di metodi capziosi e scorretti e di falsificazione dei documenti.

Sulla stessa falsariga, Carlo Mattogno afferma di "(essere) il revisionismo storico in Italia" e di aver "gettato nella costernazione i santoni della nuova religione olocaustica", che si imporrebbe nel mondo tramite una "nuova Santa Inquisizione Olocaustica"[19].

Opere

Primo periodo (1985-1995)

  • Il rapporto Gerstein: Anatomia di un falso, Sentinella D'Italia, Monfalcone, 1985.
  • La Risiera di San Sabba: Un falso grossolano, Sentinella D'Italia, Monfalcone, 1985.[20]
  • Il mito dello sterminio ebraico. Introduzione storico-bibliografica alla storiografia revisionista, Sentinella D'Italia, Monfalcone, 1985.[21]
  • Auschwitz: un caso di plagio, Edizioni La Sfinge, Parma, 1986.
  • Auschwitz: due false testimonianze, Edizioni La Sfinge, Parma, gennaio 1986.
  • Wellers e i “gasati” di Auschwitz, Edizioni La Sfinge, Parma, marzo 1987.
  • Auschwitz: le “confessioni” di Höss, Edizioni La Sfinge, Parma, settembre 1987.
  • “Medico ad Auschwitz”: Anatomia di un falso, Edizioni La Sfinge, Parma, agosto 1988.
  • Come si falsifica la storia: Saul Friedländer e il “rapporto” Gerstein, Edizioni La Sfinge, Parma, agosto 1988.
  • La Soluzione finale. Problemi e polemiche, Edizioni di Ar, Padova, dicembre 1991.
  • Auschwitz: la prima gasazione, Edizioni di Ar, Padova, 1992 (con edizioni in francese nel 1999 [22], in inglese, riveduta, nel 2005 [23] e in tedesco nel 2007 [24], oltre ad una seconda edizione in inglese nel 2011 [25]).
  • Auschwitz: Fine di una leggenda, Edizioni di Ar, Padova, settembre 1994 (con edizione inglese sempre nel 1994 [26], tedesca nel 1995 [27] e ancora inglese nel 2005 [28], con altra ristampa nel 2010 [29]).
  • (DE) Grundlagen zur Zeitgeschichte. Ein Handbuch über strittige Fragen des 20. Jahrhunderts, a cura di Ernst Gauss [Germar Rudolf], Grabert-Verlag, Tubinga, 1994, ISBN 3878471416.[30] (con prima edizione inglese nel 2000[31] e seconda nel 2003[32]).
  • Intervista sull'Olocausto, Edizioni di Ar, Padova, 1995 (con edizione inglese nel 1996[33].

Secondo periodo (dal 1995)

La distinzione deriva dall'accesso di Mattogno negli archivii di Mosca a partire dal 1995[34]

  • Rassinier, il revisionismo olocaustico et il loro critico Florent Brayard, Graphos, dicembre 1996, con una premessa di Cesare Saletta[35].
  • La “Zentralbauleitung der Waffen-SS und Polizei Auschwitz”, Edizioni di Ar, Padova, aprile 1998 (con edizione inglese nel 2005 [36].
  • “Sonderbehandlung” ad Auschwitz. Genesi e significato, Edizioni di Ar, Padova, giugno 2001 (con edizione tedesca nel 2003 [37] e inglese nel 2004 [38].
  • I quaderni di Auschwitz[39], 1. Il numero dei morti di Auschwitz. Vecchie e nuove imposture, Effepi, Genova, marzo 2004.
  • I quaderni di Auschwitz, 2. Gasprüfer di Auschwitz. Analisi storico-tecnica di una "prova definitiva”, Effepi, Genova, marzo 2004.
  • I quaderni di Auschwitz, 3. Auschwitz: trasferimenti e finte gasazioni, Effepi, Genova, settembre 2004.
  • I quaderni di Auschwitz, 4. Auschwitz: nuove controversie e nuove fantasie storiche, Effepi, Genova, settembre 2004.
  • The bunkers of Auschwitz. Black propaganda versus history, Theses & Dissertations Press, Chicago, dicembre 2004, ISBN 9781591480099.[40]
  • I quaderni di Auschwitz, 5. Auschwitz: 27 gennaio 1945 - 27 gennaio 2005: sessant'anni di propaganda, Effepi, Genova, 2005.[41]
  • (DE) Auschwitz-Lügen. Legenden, Lügen, Vorurteile von Medien, Politikern und Wissenschaftlern über den Holocaust, Germar Rudolf (ed.), Castle Hill Publishers, Hastings, maggio 2005, ISBN 9781591480140.[42] (con edizione inglese nel 2005 [43] e nel 2011 [44] e seconda edizione tedesca nel 2012 [45]).
  • (EN) Auschwitz: open air incinerations, Theses & Dissertations Press, Chicago, agosto 2005, ISBN 9781591480235.[46] (con ristampa nel 2010 [47]).
  • (EN) Auschwitz: crematorium I and the alleged homicidal gassings, Theses & Dissertations Press, Chicago, settembre 2005, ISBN 9781591480242.[48] (con ristampa nel 2010 [49]).
  • Bełżec nella propaganda, nelle testimonianze, nelle indagini archeologiche e nella storia, Effepi, Genova, novembre 2006 (con edizione inglese nel 2004 [50], tedesca sempre nel 2004 [51], francese nel 2005 [52] e ristampa inglese nel 2011[53]).
  • Un nuovo libro olocaustico su Bełżec e la sua fonte: considerazioni storico-critiche, Effepi, Genova, febbraio 2007.
  • La deportazione degli Ebrei ungheresi nel maggio-luglio 1944. Un bilancio provvisorio, Effepi, Genova, maggio 2007.
  • Il dottor Mengele e i gemelli di Auschwitz, Effepi, Genova, gennaio 2008.
  • "Azione Reinhard" e "Azione 1005", Effepi, Genova, gennaio 2008.
  • Genesi e funzioni del campo di Birkenau, maggio 2008.[54]
  • Raul Hilberg e i «centri di sterminio» nazionalsocialisti, 2008.[55]
  • Hitler e il nemico di razza. Il nazionalsocialismo e la questione ebraica, Edizioni di Ar, Padova, 2009, ISBN 9788889515396.
  • Le camere a gas di Auschwitz. Studio storico-tecnico sugli "indizi criminali" di Jean-Claude Pressac e sulla "convergenza di prove" di Robert Jan Van Pelt, Effepi, Genova, aprile 2009 (con edizione inglese nel 2010 [56]).
  • Il campo di Chełmno tra storia e propaganda, Effepi, Genova, settembre 2009 (con edizione inglese nel 2011 [57]).
  • Auschwitz: assistenza sanitaria, "selezione" e "Sonderbehandlung" dei detenuti immatricolati, Effepi, Genova, maggio 2010.
  • (DE) Schiffbruch. Vom Untergang der Holocaust-Orthodoxie, Castle Hill Publishers, Uckfield, novembre 2011, ISBN 9781591480273.[58] (con edizione inglese nel 2014 <refEdizione inglese: Inside the Gas Chambers. The Extermination of Mainstream Holocaust Historiography, The Barnes Review, Washington, D. C., giugno 2014, ISBN 9781937787196 ( Carlo Mattogno, Inside the Gas Chambers—The Extermination of Mainstream Holocaust Historiography, su holocausthandbooks.com. URL consultato il 3 settembre 2014.)</ref> ed edizione italiana, sempre nel 2014 [59]).
  • I forni crematori di Auschwitz. Studio storico-tecnico con la collaborazione del dott. ing. Franco Deana, Effepi, Genova, febbraio 2012.
  • I verbali degli interrogatori sovietici degli ingegneri della Topf, Effepi, Genova, febbraio 2014.
  • Il mistero dei Protocolli di Sion, scopo e significato dei "Protocolli dei Savi Anziani di Sion", Edizioni della Lanterna, maggio 2014, ISBN 9781291884906.

Volumi insieme a Jürgen Graf

In collaborazione col negazionista svizzero Jürgen Graf, suo amico, Mattogno ha inoltre pubblicato:

  • (DE) KL Majdanek. Eine historische und technische Studie, Castle Hill Publishers, Hastings, luglio 1998, ISBN 1902619005 (in edizione inglese nel 2003 [60], in seconda edizione tedesca nel 2004 [61] e in seconda e terza edizione inglese nel 2004 [62] e nel 2012 [63]).
  • (DE) Das Konzentrationslager Stutthof und seine Funktion in der nationalsozialistischen Judenpolitik, Castle Hill Publishers, Hastings, agosto 1999, ISBN 9781902619019.[64] (in edizione italiana nel 2003 [65] e in prima e seconda edizione inglese nel 2003 [66] e nel 2004 [67]).
  • (DE) Treblinka. Vernichtungslager oder Durchgangslager?, Castle Hill Publishers, Hastings, ottobre 2002, ISBN 9781902619057.[68] (con prima e seconda edizione inglese nel 2004 [69] e nel 2010 [70]).
  • (EN) Sobibór. Holocaust Propaganda and Reality, The Barnes Review, Washington D. C., maggio 2010, ISBN 9780981808543.[71] (con edizione tedesca nel 2010 [72]).
  • (EN) The “Extermination Camps” of “Aktion Reinhardt”. An Analysis and Refutation of Factitious “Evidence”, Deceptions and Flawed Argumentation of the “Holocaust Controversies” Bloggers, Castle Hill Publishers, Uckfield, ottobre 2013, ISBN 9781591480358.[73].

Scritti polemici

  • Olocausto: Dilettanti allo sbaraglio. Pierre Vidal-Naquet, Georges Wellers, Deborah Lipstadt, Till Bastian, Florent Brayard et alii contro il revisionismo storico, Edizioni di Ar, Padova, 1996.[74]
  • L' “irritante questione” delle camere a gas ovvero da Cappuccetto Rosso ad... Auschwitz. Risposta a Valentina Pisanty, Graphos, Genova, 1998.[75]
  • Olocausto: dilettanti a convegno, Effepi, Genova, settembre 2002.
  • Olocausto: dilettanti nel web, Effepi, Genova, maggio 2005.
  • Ritorno dalla luna di miele ad Auschwitz. Risposte ai veri dilettanti e ai finti specialisti dell'anti-“negazionismo”, Effepi, Genova, 2006.[76]
  • Negare la storia? Olocausto: la falsa “convergenza delle prove”, Effedieffe, Milano, aprile 2006, ISBN 9788885223486.
  • Una “confutazione scientifica” delle “teorie negazioniste di Carlo Mattogno” o Il suicidio wiki-vidal-pisantyano di Loris Derni, 12 novembre 2014[77]

Voci correlate

Note

  1. ^ Breve profilo biografico di Mattogno sul sito Revisionist.com
  2. ^ Elliot Neaman, Carlo Mattogno by J. W. A student essay from Dr. Elliot Neaman's History 210 class, dal sito phdn.org, 23 novembre 2012.
  3. ^ Mattogno ha quasi sempre pubblicato i suoi testi in lingua italiana per case editrici d'area neofascista o neonazista: tra questi le "Edizioni AR", di proprietà di Franco Freda (sito), o la casa editrice "Effepi" (vedi articolo del 30 marzo 2006 sul Corriere della Sera), oltre ad un testo pubblicato da "Graphos", una casa editrice di negazionisti marxisti di ispirazione bordighiana (vedi pagina sul negazionismo marxista sul sito Olokaustos.org).
  4. ^ [1] L. Vianelli, I negazionisti italiani].
  5. ^ L'associazione non svolge ricerca in senso accademico in quanto le sue pubblicazioni non sono sottoposte alla normale pratica del peer review: vedi quanto segnalato sul sito Nizkor.org.
  6. ^ Elliot Neaman, Carlo Mattogno by J. W. A student essay from Dr. Elliot Neaman's History 210 class, dal sito phdn.org, 23 novembre 2012.
  7. ^ Il filmato dell'intervista è presente su YouTube.
  8. ^ [2] C.Mattogno, Il mito dello sterminio ebraico: in questo saggio si descrivono i capisaldi delle sue tesi.
  9. ^ C. Mattogno, Dal vianellismo al visionarismo: i "concreti furori" di Vincenzo Sciacca.
  10. ^ J. C. Zimmerman, Holocaust Denial: Demographics, Testimonies and Ideologies, University Press of America. 2000 (capitolo 9). In rete si trova la risposta di Mattogno (nella traduzione italiana) e la controrisposta di Zimmerman (in inglese, sul sito Holocaust-History.org), a cui è seguita un'ulteriore critica di Mattogno (disponibile in rete in formato (PDF): G. Rudolf - C. Mattogno, Auschwitz Lies, pp. 87-194).
  11. ^ Francesco Rotondi Luna di miele ad Auschwitz. Riflessioni sul negazionismo della Shoah, Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli 2005, con scheda e indice in rete. In risposta Mattogno ha pubblicato Ritorno dalla luna di miele ad Auschwitz. Risposte ai veri dilettanti e ai finti specialisti dell’anti-“negazionismo”, Effepi, Genova, 2006 ed ha inoltre controreplicato in rete (qui (PDF)); le risposte di Rotondi sono presenti sul suo blog (qui e qui.
  12. ^ Carlo Mattogno, Scopo e significato dei "Protocolli dei Savi anziani di Sion", 30 maggio 2010.
  13. ^ Standort- und Kommandanturbefehle des Konzentrationslagers Auschwitz 1940-1945, a cura di Norbert Frei, Thomas Grotum, Jan Parcer, Sybille Steinbacher und Bernd C. Wagner, Institut für Zeitgeschichte, K. G. Saur, Monaco, 2000. La nota è all'introduzione a p. VII. L'opera di Mattogno è invece indicata a p. 570.
  14. ^ Si veda a titolo d'esempio la biografia di Mattogno all'interno del sito negazionista The Barnes Review.
  15. ^ Si rimanda ancora al sito The Barnes Review.
  16. ^ E.Nolte, Controversie, p. 57.
  17. ^ Secondo Pressac, "un italiano come Carlo Mattogno è diventato incontestabilmente il migliore ricercatore di parte revisionistica" ("Entretien avec Jean-Claude Pressac", in Valérie Igounet, Histoire du négationnisme en France, Parigi 2000, p. 642).
  18. ^ [3] Articoli vari di Carlo Mattogno (specificamente il saggio Olocausto: dilettanti allo sbaraglio), all'interno dei quali polemizza con Valentina Pisanty, John C. Zimmerman, Pierre Vidal-Naquet, Georges Wellers, Deborah Lipstadt, Till Bastian, Florent Brayard ed altri studiosi.
  19. ^ [4] C. Mattogno, Carlo Mattogno interviene sul ddl Mastella, articolo tratto dalla rivista della destra radicale Rinascita.
  20. ^ Carlo Mattogno, La risiera di San Sabba. Un falso grossolano, su vho.org, Aaargh, 2004. URL consultato il 5 novembre 2013.
  21. ^ Carlo Mattogno, Il mito dello sterminio ebraico. Introduzione storico-bibliografica alla storiografia revisionista (PDF), su vho.org, Aaargh. URL consultato il 5 novembre 2013.
  22. ^ Edizione francese: Auschwitz: le premier gasage, Stiftung Vrij Historisch Onderzoek v.z.w., Berchem, 1999
  23. ^ Edizione inglese riveduta: Auschwitz: the first gassing. Rumor and reality, Theses & Dissertations Press, Chicago, settembre 2005, ISBN 1591480256 ( Carlo Mattogno, Auschwitz: The First Gassing. Rumor and Reality (PDF), su vho.org. URL consultato il 5 novembre 2013.)
  24. ^ Edizione tedesca: Auschwitz: die erste Vergasung. Gerüchte und Wirklichkeit, Castle Hill Publishers, Hastings, giugno 2007, ISBN 9781591481027 ( Carlo Mattogno, Auschwitz: Die erste Vergasung—Gerücht und Wirklichkeit, su holocausthandbuecher.com. URL consultato il 5 novembre 2013.)
  25. ^ Seconda edizione inglese riveduta: Auschwitz: the first gassing. Rumor and reality, The Barnes Review, Washington, D. C., dicembre 2011, ISBN 9781591481027 ( Carlo Mattogno, Auschwitz: The First Gassing—Rumor and Reality. 2nd, revised and expanded edition, su holocausthandbooks.com. URL consultato il 5 novembre 2013.)
  26. ^ Edizione inglese: Auschwitz: The End of a Legend. A critique of J. C. Pressac, Institute for Historical Review, Newport Beach, 1994, ISBN 0964071606 ( Carlo Mattogno, Auschwitz: The End of a Legend, su vho.org. URL consultato il 5 novembre 2013.
  27. ^ Edizione tedesca: Auschwitz: Das Ende einer Legende in AA. VV., Auschwitz: nackte Fakten. Eine Erwiderung an Jean-Claude Pressac, Stiftung Vrij Historisch Onderzoek v.z.w., Berchem, novembre 1995, ISBN 9073111161, pagg. 101-162 ( Carlo Mattogno, Auschwitz: Nackte Fakten—Eine Erwiderung an Jean-Claude Pressac, su holocausthandbuecher.com. URL consultato il 5 novembre 2013.)
  28. ^ Edizione inglese: Auschwitz: the end of a legend in AA. VV., Auschwitz: plain facts. A response to Jean-Claude Pressac, Theses & Dissertations Press, Chicago, settembre 2005, ISBN 1591480205, pagg. 117-190 ( Carlo Mattogno, Auschwitz: plain facts. A response to Jean-Claude Pressac (PDF), su vho.org. URL consultato il 5 novembre 2013.)
  29. ^ Edizione inglese (ristampa): Auschwitz: the end of a legend in AA. VV., Auschwitz: plain facts. A response to Jean-Claude Pressac, The Barnes Review, Washington, D. C., novembre 2010, ISBN 9780974230375, pagg. 117-190 ( Carlo Mattogno, Auschwitz: plain facts. A response to Jean-Claude Pressac, su holocausthandbooks.com. URL consultato il 5 novembre 2013.)
  30. ^ Grundlagen zur Zeitgeschichte. Ein Handbuch über strittige Fragen des 20. Jahrhunderts, su holocausthandbuecher.com, Germar Rudolf. URL consultato il 5 novembre 2013.
  31. ^ Edizione inglese: Dissecting the Holocaust. The Growing Critique of "Truth" and "Memory", a cura di Ernst Gauss [Germar Rudolf], Theses & Dissertations Press, Capshaw, Alabama, 2000, ISBN 0967985609
  32. ^ Seconda edizione inglese: Dissecting the Holocaust. The Growing Critique of "Truth" and "Memory", a cura di Ernst Gauss [Germar Rudolf], Theses & Dissertations Press, Chicago, agosto 2003, ISBN 9780967985626 ( Dissecting the Holocaust. The Growing Critique of "Truth" and "Memory", su holocausthandbooks.com, Germar Rudolf. URL consultato il 5 novembre 2013..
  33. ^ Edizione inglese: My banned holocaust interview. Debate, italian style?, Russ Granata, Palos Verdes, 1996 ( Carlo Mattogno, My banned holocaust interview. Debate, italian style?, su vho.org, Russ Granata. URL consultato il 5 novembre 2013.)
  34. ^ La visita presso gli archivi moscoviti è da lui stesso dichiarata: Carlo Mattogno, Una legge contro il revisionismo storico italiano? (PDF), su vho.org, 25 gennaio 2007. URL consultato il 5 novembre 2013., a p.3.
  35. ^ Premessa di Cesare Saletta.
  36. ^ Edizione inglese: The Central Construction Office of the Waffen-SS and Police Auschwitz, Theses & Dissertations Press, Chicago, giugno 2005, ISBN 9781591480136 ( Carlo Mattogno, The Central Construction Office of the Waffen-SS and Police Auschwitz—Organization, Responsibilities, Activities, su holocausthandbooks.com. URL consultato il 5 novembre 2013.).
  37. ^ Edizione tedesca: Sonderbehandlung in Auschwitz. Entstehung und Bedeutung eines Begriffes, Castle Hill Publishers, Hastings, ottobre 2003, ISBN 9781902619040 ( Carlo Mattogno, Sonderbehandlung in Auschwitz—Entstehung und Bedeutung eines Begriffs, su holocausthandbuecher.com. URL consultato il 5 novembre 2013.).
  38. ^ Edizione inglese: Special treatment in Auschwitz. Origin and meaning of a term, Theses & Dissertations Press, Chicago, ottobre 2004, ISBN 9781591480020 ( Carlo Mattogno, Special Treatment in Auschwitz, su holocausthandbooks.com. URL consultato il 5 novembre 2013.).
  39. ^ Antologia di alcuni articoli apparsi nella rivista Vierteljahreshefte für freie Geschichtsforschung.
  40. ^ Carlo Mattogno, The Bunkers of Auschwitz—Black Propaganda versus History, su holocausthandbooks.com. URL consultato il 5 novembre 2013.
  41. ^ Carlo Mattogno, Auschwitz: 27 gennaio 1945 - 27 gennaio 2005: sessant'anni di propaganda. Testo del 2005 riveduto, corretto ed aggiornato (PDF), su vho.org, Aaargh, 27 gennaio 2007. URL consultato il 5 novembre 2013.
  42. ^ Germar Rudolf e Carlo Mattogno, Auschwitz-Lügen. Legenden, Lügen, Vorurteile von Medien, Politikern und Wissenschaftlern über den Holocaust, su archive.org. URL consultato il 18 marzo 2014.
  43. ^ Edizione inglese: Auschwitz Lies—Legends, Lies, and Prejudices on the Holocaust, Germar Rudolf (ed.), Theses & Dissertation Press, Chicago, settembre 2005, ISBN 9781591480213 ( Germar Rudolf e Carlo Mattogno, Auschwitz Lies—Legends, Lies, and Prejudices on the Holocaust (PDF), su vho.org. URL consultato il 18 marzo 2014.)
  44. ^ Seconda edizione inglese: Auschwitz Lies—Legends, Lies, and Prejudices on the Holocaust, Germar Rudolf (ed.), The Barnes Review, Washington, D. C., luglio 2011, ISBN 9780984631261 ( Germar Rudolf e Carlo Mattogno, Auschwitz Lies—Legends, Lies, and Prejudices on the Holocaust, su holocausthandbooks.com. URL consultato il 18 marzo 2014.).
  45. ^ Seconda edizione tedesca: Auschwitz-Lügen—Legenden, Lügen, Vorurteile von Medien, Politikern und Wissenschaftlern über den Holocaust, Germar Rudolf (ed.), Castle Hill Publishers, Uckfield, giugno 2012, ISBN 9781591480327 ( Germar Rudolf e Carlo Mattogno, Auschwitz-Lügen—Legenden, Lügen, Vorurteile von Medien, Politikern und Wissenschaftlern über den Holocaust, su holocausthandbuecher.com. URL consultato il 18 marzo 2014.).
  46. ^ Carlo Mattogno, Auschwitz: Open Air Incinerations (PDF), su vho.org. URL consultato il 5 novembre 2013.
  47. ^ Ristampa: Auschwitz: open air incinerations, The Barnes Review, Washington, D. C., novembre 2010, ISBN 9780981808536 ( Carlo Mattogno, Auschwitz: Open Air Incinerations, su holocausthandbooks.com. URL consultato il 5 novembre 2013.).
  48. ^ Carlo Mattogno, Auschwitz: Crematorium I—and the Alleged Homicidal Gassings (PDF), su vho.org. URL consultato il 5 novembre 2013.
  49. ^ Ristampa: Auschwitz: crematorium I and the alleged homicidal gassing, The Barnes Review, Washington, D. C., dicembre 2010, ISBN 9780974230368 ( Carlo Mattogno, Auschwitz: Crematorium I—and the Alleged Homicidal Gassings, su holocausthandbooks.com. URL consultato il 5 novembre 2013.)
  50. ^ Edizione inglese: Bełżec in Propaganda, Testimonies, Archeological Research, and History, Theses & Dissertations Press, Chicago, giugno 2004, ISBN 9781591480082 ( Carlo Mattogno, Bełżec in Propaganda, Testimonies, Archeological Research, and History (PDF), su vho.org. URL consultato il 5 novembre 2013.)
  51. ^ Edizione tedesca: Bełżec. Propaganda, Zeugenaussagen, archäologische Untersuchungen, historische Fakten, Castle Hill Publishers, Hastings, dicembre 2004, ISBN 1591480086 ( Carlo Mattogno, Belzec—in Propaganda, Zeugenaussagen, archäologischer Forschung und Geschichte, su holocausthandbuecher.com. URL consultato il 5 novembre 2013.)
  52. ^ Edizione francese: Bełżec à travers la propagande, les témoignages, les enquêtes archéologiques et les documents historiques, La Sfinge, Roma, 2005
  53. ^ Edizione inglese (ristampa): Bełżec in Propaganda, Testimonies, Archeological Research, and History, The Barnes Review, Washington, D. C., febbraio 2011, ISBN 9780984631223 ( Carlo Mattogno, Belzec—in Propaganda, Testimonies, Archeological Research, and History, su holocausthandbooks.com. URL consultato il 5 novembre 2013.).
  54. ^ Carlo Mattogno, Genesi e funzioni del campo di Birkenau (PDF), su vho.org, Aaargh, giugno 2008. URL consultato il 5 novembre 2013.
  55. ^ Carlo Mattogno, Raul Hilberg e i «centri di sterminio» nazionalsocialisti (PDF), su vho.org, Aaargh. URL consultato il 5 novembre 2013.
  56. ^ Edizione inglese: Auschwitz: The Case for Sanity. A Historical and Technical Study of Jean-Claude Pressac's "Criminal Traces" and Robert Jan van Pelt's "Convergence of Evidence", The Barnes Review, Washington, D. C., settembre 2010, ISBN 9780981808567 ( Carlo Mattogno, Auschwitz—The Case for Sanity—A Historical and Technical Study of Jean-Claude Pressac's "Criminal Traces" and Robert Jan van Pelt's "Convergence of Evidence", su holocausthandbooks.com. URL consultato il 5 novembre 2013.)
  57. ^ Edizione inglese: Chełmno. A German Camp in History and Propaganda, The Barnes Review, Washington, D. C., dicembre 2011, ISBN 9781591481010 ( Carlo Mattogno, Chelmno—A German Camp in History and Propaganda, su holocausthandbooks.com. URL consultato il 5 novembre 2013.
  58. ^ Carlo Mattogno, Schiffbruch—Vom Untergang der Holocaust-Orthodoxie, su holocausthandbuecher.com. URL consultato il 5 novembre 2013.
  59. ^ Edizione italiana: “Nuovi studi” contro il revisionismo: la storiografia olocaustica alla deriva, Effepi, Genova, luglio 2014.
  60. ^ Edizione inglese: Concentration Camp Majdanek. A Historical and Technical Study, Theses & Dissertations Press, Chicago, giugno 2003, ISBN 9780967985633 ( Carlo Mattogno e Jürgen Graf, Concentration Camp Majdanek. A Historical and Technical Study (PDF), su vho.org. URL consultato il 5 novembre 2013.
  61. ^ Seconda edizione tedesca: KL Majdanek. Eine historische und technische Studie, Castle Hill Publishers, Hastings, febbraio 2004, ISBN 9781902619064 ( Carlo Mattogno e Jürgen Graf, KL Majdanek. Eine historische und technische Studie, su holocausthandbuecher.com. URL consultato il 5 novembre 2013.).
  62. ^ Seconda edizione inglese: Concentration Camp Majdanek. A Historical and Technical Study, Theses & Dissertations Press, Chicago, novembre 2004.
  63. ^ Terza edizione inglese: Concentration Camp Majdanek. A Historical and Technical Study, The Barnes Review, Washington, D. C., gennaio 2012, ISBN 9781591481034 ( Carlo Mattogno e Jürgen Graf, Concentration Camp Majdanek—A Historical and Technical Study. 3rd, corrected and expanded edition, su holocausthandbooks.com. URL consultato il 5 novembre 2013.).
  64. ^ Carlo Mattogno e Jürgen Graf, Das Konzentrationslager Stutthof—und seine Funktion in der nationalsozialistischen Judenpolitik, su holocausthandbuecher.com. URL consultato il 5 novembre 2013.
  65. ^ Edizione italiana: KL Stutthof. Il campo di concentramento di Stutthof e la sua funzione nella politica ebraica nazionalsocialista, Effepi, Genova, maggio 2003.
  66. ^ Edizione inglese: Concentration Camp Stutthof and its Function in National Socialist Jewish Policy, Theses & Dissertations Press, Chicago, maggio 2003, ISBN 9780967985619 ( Carlo Mattogno e Jürgen Graf, Concentration Camp Stutthof and its Function in National Socialist Jewish Policy (PDF), su vho.org. URL consultato il 5 novembre 2013.).
  67. ^ Seconda edizione inglese: Concentration Camp Stutthof and its Function in National Socialist Jewish Policy, The Barnes Review, Washington, D. C., ottobre 2004, ISBN 9780967985619 ( Carlo Mattogno e Jürgen Graf, Concentration Camp Stutthof—and its Function in National Socialist Jewish Policy. 2nd, revised edition, su holocausthandbooks.com. URL consultato il 5 novembre 2013.).
  68. ^ Carlo Mattogno e Jürgen Graf, Treblinka—Vernichtungslager oder Durchgangslager?, su holocausthandbuecher.com. URL consultato il 5 novembre 2013.
  69. ^ Edizione inglese: Treblinka. Extermination Camp or Transit Camp?, Theses & Dissertations Press, Chicago, gennaio 2004, ISBN 9781591480006 ( Carlo Mattogno e Jürgen Graf, Treblinka—Extermination Camp or Transit Camp? (PDF), su vho.org. URL consultato il 5 novembre 2013.).
  70. ^ Seconda edizione inglese: Treblinka. Extermination Camp or Transit Camp?, The Barnes Review, Washington, D. C., dicembre 2010, ISBN 9780984631216 ( Carlo Mattogno e Jürgen Graf, Treblinka—Extermination Camp or Transit Camp? reprint of 2nd, revised edition, su holocausthandbooks.com. URL consultato il 5 novembre 2013.)
  71. ^ Carlo Mattogno, Jürgen Graf e Thomas Kues, Sobibór—Holocaust Propaganda and Reality, su holocausthandbooks.com. URL consultato il 5 novembre 2013.
  72. ^ Edizione tedesca: Sobibór. Holocaust Propaganda und Wirklichkeit, Castle Hill Publishers, Uckfield, dicembre 2010, ISBN 9780955716287 ( Carlo Mattogno, Jürgen Graf e Thomas Kues, Sobibor—Holocaust Propaganda und Wirklichkeit, su holocausthandbuecher.com. URL consultato il 5 novembre 2013.).
  73. ^ Carlo Mattogno, Jürgen Graf e Thomas Kues, The “Extermination Camps” of “Aktion Reinhardt”—An Analysis and Refutation of Factitious “Evidence,” Deceptions and Flawed Argumentation of the “Holocaust Controversies” Bloggers, su holocausthandbooks.com. URL consultato il 5 novembre 2013.; titolo italiano: I "campi di sterminio" dell' "Azione Reinhardt". Analisi e confutazione delle "prove" fittizie, delle imposture e degli errori argomentativi dei bloggers di "Holocaust Controversies" e critica storica, tecnica ed archeologica della storiografia olocaustica sui campi di Bełżec, Sobibór, Treblinka e Chełmno.
  74. ^ Carlo Mattogno, Olocausto: Dilettanti allo sbaraglio. Pierre Vidal-Naquet, Georges Wellers, Deborah Lipstadt, Till Bastian, Florent Brayard et alii contro il revisionismo storico (PDF), su vho.org. URL consultato il 5 novembre 2013.
  75. ^ Carlo Mattogno, L' “irritante questione” delle camere a gas ovvero da Cappuccetto Rosso ad... Auschwitz. Risposta a Valentina Pisanty (PDF), su vho.org. URL consultato il 5 novembre 2013.
  76. ^ Carlo Mattogno, Ritorno dalla luna di miele ad Auschwitz. Risposte ai veri dilettanti e ai finti specialisti dell'anti-“negazionismo”. Riedizione ampliata con la replica alla "Risposta a Carlo Mattogno" di Francesco Rotondi (PDF), su vho.org, 2007. URL consultato il 5 novembre 2013.
  77. ^ Carlo Mattogno, Una “confutazione scientifica” delle “teorie negazioniste di Carlo Mattogno” o Il suicidio wiki-vidal-pisantyano di Loris Derni, su olodogma.com. URL consultato il 16 novembre 2014.

Collegamenti esterni

  • Numerose opere di Carlo Mattogno online
  • Holocaust Controversies è un blog in inglese, che critica sistematicamente alcuni capisaldi delle teoriche negazioniste, sostenendo che Carlo Mattogno spesso occulti materiale a lui sfavorevole.
  • Nel sito Holocaust History Project si trovano alcuni noti articoli di critica delle tesi mattognane.
  • Nizkor è un grande database informativo sulla Shoah: al suo interno si trovano anche vari commenti su Mattogno e le sue teorie.
Controllo di autoritàVIAF (EN5660885 · ISNI (EN0000 0001 2098 835X · SBN CFIV012879 · LCCN (ENn94053265 · GND (DE11545411X · BNF (FRcb13631783x (data) · J9U (ENHE987007264993405171