Wu Ming: differenze tra le versioni

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{{Quote| "Una volta che lo scrittore diventa un volto separato e alienato (nel senso letterale), comincia una ridda cannibalica, quel volto appare ovunque, quasi sempre a sproposito. La foto testimonia la mia assenza, è un vessillo di distanza e solitudine. La foto mi blocca, congela la mia vita in un istante, nega il mio trasformarmi in qualcos'altro, il mio divenire. Divento un 'personaggio', un tappabuchi per impaginazioni frettolose, uno strumento che amplifica la banalità. Al contrario la mia voce, con la sua grana, con i suoi accenti, con la sua dizione imprecisa, le sue tonalità, ritmo e pausa, tentennamenti, è la testimonianza di una presenza anche quando non ci sono, mi porta vicino alle persone, e non nega il mio divenire perché è una presenza dinamica, mossa, tremolante anche quando sembra ferma."<ref>[http://www.wumingfoundation.com/italiano/Giap/giap10_VIIIa.htm#3 The Perfect Storm, ovvero: l'intervista-monstre], da Giap n.10, ottava serie, 18 aprile 2007. Collage di botta-e-risposta da: ''Pulp'' n.66 (marzo 2007), ''Il Mucchio'' n. 633 (aprile 2007), ''Tribe'' n.101 (aprile 2007), ''Carta'' n.12 (anno V, 31/03/2007), ''Off'' (23/03/2007) e ''ilveronese.it''. Sul sito del collettivo, in corrispondenza delle parole "la mia voce" c'è un collegamento a un file mp3. Si tratta della voce di [[P. T. Barnum]] incisa nel 1890 su un fonografo di Edison.</ref>}}
{{Quote| "Una volta che lo scrittore diventa un volto separato e alienato (nel senso letterale), comincia una ridda cannibalica, quel volto appare ovunque, quasi sempre a sproposito. La foto testimonia la mia assenza, è un vessillo di distanza e solitudine. La foto mi blocca, congela la mia vita in un istante, nega il mio trasformarmi in qualcos'altro, il mio divenire. Divento un 'personaggio', un tappabuchi per impaginazioni frettolose, uno strumento che amplifica la banalità. Al contrario la mia voce, con la sua grana, con i suoi accenti, con la sua dizione imprecisa, le sue tonalità, ritmo e pausa, tentennamenti, è la testimonianza di una presenza anche quando non ci sono, mi porta vicino alle persone, e non nega il mio divenire perché è una presenza dinamica, mossa, tremolante anche quando sembra ferma."<ref>[http://www.wumingfoundation.com/italiano/Giap/giap10_VIIIa.htm#3 The Perfect Storm, ovvero: l'intervista-monstre], da Giap n.10, ottava serie, 18 aprile 2007. Collage di botta-e-risposta da: ''Pulp'' n.66 (marzo 2007), ''Il Mucchio'' n. 633 (aprile 2007), ''Tribe'' n.101 (aprile 2007), ''Carta'' n.12 (anno V, 31/03/2007), ''Off'' (23/03/2007) e ''ilveronese.it''. Sul sito del collettivo, in corrispondenza delle parole "la mia voce" c'è un collegamento a un file mp3. Si tratta della voce di [[P. T. Barnum]] incisa nel 1890 su un fonografo di Edison.</ref>}}


Una trattazione più approfondita di questa posizione si trova in "La carne, le ossa, i volti di Wu Ming", primo paragrafo del testo di Wu Ming 1 ''Wu Ming / Tiziano Scarpa: Face Off'' (marzo 2009) <ref>Wu Ming 1, ''[http://www.wumingfoundation.com/italiano/outtakes/Wu_Ming_Tiziano_Scarpa_Face_Off.pdf Wu Ming / Tiziano Scarpa: Face Off. Due modi di gettare il proprio corpo nella lotta]'' (pdf). Si tratta di un confronto tra le diverse poetiche di Wu Ming e del romanziere [[Tiziano Scarpa]], a partire da uno scritto di quest'ultimo molto critico nei confronti dei Wu Ming e del loro libro ''[[New Italian Epic]]''. </ref>.
L'insistenza dei Wu Ming sulla voce contrapposta all'immagine si concretizza in una sezione del loro sito, [http://www.wumingfoundation.com/suoni/suoni.html l'Audioteca] ("a cui teniamo quasi come alle pupille dei nostri occhi"<ref>Ibidem</ref>), che raccoglie files in formato mp3 con loro interventi pubblici, conferenze, letture, collaborazioni con musicisti etc.
L'insistenza dei Wu Ming sulla voce contrapposta all'immagine si concretizza in una sezione del loro sito, [http://www.wumingfoundation.com/suoni/suoni.html l'Audioteca] ("a cui teniamo quasi come alle pupille dei nostri occhi"<ref>Ibidem</ref>), che raccoglie files in formato mp3 con loro interventi pubblici, conferenze, letture, collaborazioni con musicisti etc.



Versione delle 01:07, 31 lug 2009

File:Wuming.jpg
L'immagine che Wu Ming ha utilizzato come logo dal 2001 alla primavera del 2008, quando il quintetto è divenuto quartetto a seguito dell'uscita di Luca Di Meo / Wu Ming 3. Alla data 28/11/2008, quest'immagine risulta ormai totalmente assente dal sito ufficiale del collettivo.

Wu Ming (per esteso: Wu Ming Foundation) è il nome d'arte usato da un collettivo di scrittori formatosi nella sezione bolognese del Luther Blissett Project (1994-1999). A differenza dello pseudonimo aperto "Luther Blissett", "Wu Ming" indica un preciso nucleo di persone, attivo e presente sulle scene culturali dal gennaio del 2000. Il gruppo è autore di numerosi romanzi, tradotti e pubblicati in molti paesi, ritenuti parte del corpus (o "nebulosa") del New Italian Epic.

Formazione e significato del nome

Ciascuno dei quattro membri ha un nome d'arte individuale, una produzione "solista" e una "voce" autoriale autonoma, riconoscibile dai lettori. Dal 2000 alla primavera del 2008, la formazione ha compreso:

  • Roberto Bui (Wu Ming 1)
  • Giovanni Cattabriga (Wu Ming 2)
  • Luca Di Meo (Wu Ming 3)
  • Federico Guglielmi (Wu Ming 4)
  • Riccardo Pedrini (Wu Ming 5).

Il 16 settembre 2008 il gruppo ha annunciato l'uscita dal gruppo di Luca di Meo dal collettivo, uscita avvenuta nella primavera precedente[1].

In cinese mandarino "wu ming" significa "senza nome" (caratteri tradizionali: 無名; caratteri semplificati: 无名; pinyin: wú míng) oppure "cinque nomi" (cinese: 五名; pinyin: wǔ míng), a seconda di come viene pronunciata la prima sillaba. Il nome d'arte è inteso tanto come tributo alla dissidenza ("Wu Ming" è un modo di firmarsi frequente presso i cittadini cinesi che chiedono democrazia e libertà di parola) quanto come rifiuto dei meccanismi che trasformano lo scrittore in divo[2].

A questa scelta si lega anche la particolare posizione degli autori in ordine al diritto d'autore: tutte le opere di Wu Ming sono infatti pubblicate sotto licenza Creative Commons e dal sito ufficiale del gruppo è possibile scaricare i testi integrali, per i quali è consentita una riproduzione (totale o parziale) in qualunque formato, ed a scopi non commerciali.

"Wu Ming" è anche un riferimento al terzo verso del Dàodéjīng (Tao Te Ching): "Wu ming tian di zhi shi"(無名天地之始), "Senza nome è l'origine del cielo e della terra".

Il fatto che il gruppo si chiami "Senza nome" ha spesso generato equivoci sul presunto anonimato dei suoi membri, i cui nomi anagrafici sono invece noti, scritti anche sul sito ufficiale. "Il fatto che i Police avessero quel nome non significa che Sting, Andy Summers e Stewart Copeland fossero poliziotti, giusto?"[3].

Apparizioni e immagine pubblica

Il collettivo Wu Ming si impegna in estesi tour di presentazioni e incontri con i lettori (quasi mezzo migliaio di iniziative nel periodo 2000-2008) e i suoi membri appaiono spesso in pubblico.

I Wu Ming rifiutano di mettersi in posa per servizi fotografici e hanno come politica di non apparire mai in video. Non hanno mai accettato inviti a trasmissioni televisive. Nemmeno sul loro sito ufficiale sono disponibili immagini dei loro volti. La loro politica è quella di apparire soltanto di persona, in carne e ossa.

Il gruppo ha riassunto questa impostazione in un motto: "Trasparenti verso i lettori, opachi verso i media". Ecco come Wu Ming 1 ha spiegato la posizione del gruppo in un'intervista del 2007:

«"Una volta che lo scrittore diventa un volto separato e alienato (nel senso letterale), comincia una ridda cannibalica, quel volto appare ovunque, quasi sempre a sproposito. La foto testimonia la mia assenza, è un vessillo di distanza e solitudine. La foto mi blocca, congela la mia vita in un istante, nega il mio trasformarmi in qualcos'altro, il mio divenire. Divento un 'personaggio', un tappabuchi per impaginazioni frettolose, uno strumento che amplifica la banalità. Al contrario la mia voce, con la sua grana, con i suoi accenti, con la sua dizione imprecisa, le sue tonalità, ritmo e pausa, tentennamenti, è la testimonianza di una presenza anche quando non ci sono, mi porta vicino alle persone, e non nega il mio divenire perché è una presenza dinamica, mossa, tremolante anche quando sembra ferma."[4]»

Una trattazione più approfondita di questa posizione si trova in "La carne, le ossa, i volti di Wu Ming", primo paragrafo del testo di Wu Ming 1 Wu Ming / Tiziano Scarpa: Face Off (marzo 2009) [5].

L'insistenza dei Wu Ming sulla voce contrapposta all'immagine si concretizza in una sezione del loro sito, l'Audioteca ("a cui teniamo quasi come alle pupille dei nostri occhi"[6]), che raccoglie files in formato mp3 con loro interventi pubblici, conferenze, letture, collaborazioni con musicisti etc.

Curiosità

  • In occasione dell'uscita del primo romanzo, Q, quando non erano ancora conosciuti i nomi dei veri autori, diverse ipotesi furono avanzate negli ambienti letterari, tra le quali quella di una produzione firmata Umberto Eco, ipotesi che fu, peraltro, prontamente smentita. Forse per via di questo precedente, nel 1997 un pamphlet anonimo intitolato "Il nome multiplo di Umberto Eco", da più parti ritenuto una pubblicazione di estrema destra, accusò Eco di essere la mente dietro il progetto Luther Blissett, asserzione ridicolizzata tanto dall'interessato quanto dagli aderenti al progetto.
  • Nonostante sui giornali e su Internet i Wu Ming vengano spesso definiti "autori bolognesi", in realtà soltanto un membro del collettivo (Wu Ming 2) è nato a Bologna[7].

Opere

Romanzi collettivi

Romanzi solisti

Romanzi brevi e racconti

Romanzi “totali”

Saggi e scritti vari

Fumetti

Audiolibri

Sceneggiature

Prefazioni e introduzioni

Traduzioni di Wu Ming 1

  • Patrick Symmes, Sulle orme del Che, Einaudi, Torino 2003
  • Elmore Leonard, Tishomingo Blues, Einaudi, Torino 2004
  • Elmore Leonard, Mr Paradise, Einaudi, Torino 2005
  • Elmore Leonard, Cat Chaser, Einaudi, Torino 2007
  • Elmore Leonard, Freaky Deaky, Einaudi, Torino 2008
  • Walter Mosley, Little Scarlet, Einaudi, Torino 2008

Note

  1. ^ "Un dispaccio col cuore in mano e l'anima oltre le fiamme", da Giap n. 1, nona serie, settembre 2008.
  2. ^ "Raccontare storie è un lavoro peculiare, che può comportare vantaggi a chi lo svolge, ma è pur sempre un lavoro, tanto integrato nella vita della comunità quanto lo spegnere incendi, arare i campi, assistere i disabili etc. [...] Il narratore ha il dovere di non credersi superiore ai suoi simili. E' illegittima qualsiasi concessione all'immagine idealistica e romantica del narratore come creatura presuntamente più 'sensibile', in contatto con dimensioni dell'essere più elevate, anche quando scrive di assolute banalità quotidiane. In fondo anche gli aspetti più ridicoli e da baraccone del mestiere di scrivere si basano su una versione degradata del mito dell'artista, che diventa "divo' proprio perché lo si crede in qualche modo superiore ai 'comuni mortali', meno meschino, più interessante e sincero, in un certo senso eroico poiché sopporta i 'tormenti' della creazione. Il fatto che lo stereotipo dell'artista 'macerato' e 'tormentato' susciti più sensazionalismo e abbia più peso della fatica di chi ripulisce fosse biologiche, fa comprendere quanto distorta sia l'attuale scala di valori." Da una dichiarazione di Wu Ming datata settembre 2000.
  3. ^ Intervista alla rivista inglese 3AM Magazine, 19 agosto 2003.
  4. ^ The Perfect Storm, ovvero: l'intervista-monstre, da Giap n.10, ottava serie, 18 aprile 2007. Collage di botta-e-risposta da: Pulp n.66 (marzo 2007), Il Mucchio n. 633 (aprile 2007), Tribe n.101 (aprile 2007), Carta n.12 (anno V, 31/03/2007), Off (23/03/2007) e ilveronese.it. Sul sito del collettivo, in corrispondenza delle parole "la mia voce" c'è un collegamento a un file mp3. Si tratta della voce di P. T. Barnum incisa nel 1890 su un fonografo di Edison.
  5. ^ Wu Ming 1, Wu Ming / Tiziano Scarpa: Face Off. Due modi di gettare il proprio corpo nella lotta (pdf). Si tratta di un confronto tra le diverse poetiche di Wu Ming e del romanziere Tiziano Scarpa, a partire da uno scritto di quest'ultimo molto critico nei confronti dei Wu Ming e del loro libro New Italian Epic.
  6. ^ Ibidem
  7. ^ Intervista a Wu Ming 2 sul settimanale bolognese "La Stefani"

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