Stazione di Lonato
Lonato stazione ferroviaria | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Località | Lonato del Garda |
Coordinate | 45°27′26.94″N 10°29′14.06″E |
Linee | ferrovia Milano-Venezia |
Storia | |
Stato attuale | in uso |
Attivazione | 1854 |
Caratteristiche | |
Tipo | stazione passante, in superficie |
Binari | 4 |
Gestori | Rete Ferroviaria Italiana |
La stazione di Lonato è una stazione ferroviaria della linea Milano-Venezia a servizio di Lonato del Garda.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La stazione fu aperta all'esercizio pubblico il 22 aprile 1854 assieme al tronco Coccaglio-Brescia-Verona[1].
Durante la prima guerra mondiale fu capolinea del raccordo che aggirava la stazione di Desenzano e il viadotto ferroviario e che la congiungeva a San Martino della Battaglia[2]. Il raccordo fu riattivato durante la seconda guerra mondiale e impiegato tra il 1944 e il 1947 dopo la distruzione del viadotto desenzanese a causa dei bombardamenti degli anglo-americani[3].
Strutture e impianti
[modifica | modifica wikitesto]Il fabbricato viaggiatori è un edificio in muratura a pianta rettagolare. La parte centrale di entrambe le facciate sono caratterizzate da un colonnato di quattro elementi ornati con capitelli dorici. L'architrave del colonnato lato ferrovia sorregge un timpano.
Il piazzale si compone di tre binari: ai due di corsa, si aggiunge un raddoppio sul senso pari, adibito alle precedenze. È presente un fascio binari composto da diversi binari di scalo, per la composizione dei treni merci, per la rimessa dei mezzi d'opera e per le operazioni di presa e consegna da parte delle imprese private raccordate all'impianto.
Movimento
[modifica | modifica wikitesto]L'esercizio è regolato dal Dirigente Centrale Operativo (DCO) di stazione di Verona Porta Nuova con l'Apparato centrale computerizzato multistazione (ACCM)[4].
La stazione è servita solo nei giorni festivi da una coppia di treni regionali Trenord della relazione Brescia-Verona Porta Nuova, mentre nei feriali è presente un'autocorsa sostitutiva sempre della medesima relazione.
L'impianto è dotato di due raccordi: uno con l'impresa siderurgica Feralpi, l'altro con un rivenditore di automezzi.
Servizi
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Giornale dell'ingegnere-architetto ed agronomo. Anno I, 2ª ed., Milano, 1854, p. 484.
- ^ Orario di servizio FS (1919), pp. 2-3.
- ^ Ganzerla (2004), p. 170.
- ^ FL 46, p. 58.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Ferrovie dello Stato, Orario generale di servizio dal 1º agosto 1918. Fascicolo n. 29, Reggio Emilia, Società anonima arti grafiche, 1919.
- Giancarlo Ganzerla, Binari sul Garda - Dalla Ferdinandea al tram: tra cronaca e storia, Brescia, Grafo, 2004, ISBN 88-7385-633-0.
- Rete Ferroviaria Italiana, Fascicolo linea 46 - Linea Brescia-Vicenza. Agg al CT VR 18/2021.
Altri progetti
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