Stazione di San Martino della Battaglia

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San Martino della Battaglia
stazione ferroviaria
già Pozzolengo
Il lato ferrovia del fabbricato viaggiatori nel 2017
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàDesenzano del Garda
Coordinate45°26′07.58″N 10°36′10.89″E / 45.435439°N 10.603026°E45.435439; 10.603026
Altitudine86 m s.l.m.
Lineeferrovia Milano-Venezia
Storia
Stato attualesmantellato
Attivazione1854
Soppressione1991
Caratteristiche
Tipofermata in superficie, passante
Binari2
GestoriFerrovie dello Stato Italiane (1991)

La stazione di San Martino della Battaglia era una fermata ferroviaria posta lungo la linea ferroviaria Milano-Venezia, a servizio di San Martino della Battaglia, frazione di Desenzano del Garda e, prima del 1926, di Rivoltella sul Garda. Venne chiusa al servizio viaggiatori nel 1991.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La stazione fu aperta all'esercizio nel 1854, insieme all'apertura del tronco ferroviario Verona-Brescia, con la denominazione di Pozzolengo, pur trovandosi in territorio di Rivoltella sul Garda[1]. Nel 1880, su richiesta del Comitato per il Monumento a Vittorio Emanuele II, la Società per le Ferrovie dell'Alta Italia (SFAI) cambiò il nome della stazione in San Martino della Battaglia[2].

Durante la prima guerra mondiale fu capolinea del raccordo che aggirava la stazione di Desenzano e il viadotto ferroviario e che la congiungeva a Lonato[3]. Il raccordo fu riattivato durante la seconda guerra mondiale e impiegato tra il 1944 e il 1947 dopo la distruzione del viadotto desenzanese a causa dei bombardamenti degli anglo-americani[4].

La stazione rimase in funzione fino al 1º giugno 1991[5].

Strutture e impianti[modifica | modifica wikitesto]

Il fabbricato viaggiatori è una struttura in muratura e a pianta rettangolare affiancata da due ali, entrambe sovrastate da un terrazzo.

Era presente uno scalo merci con annesso magazzino e piano caricatore.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Giornale architetto (1854),  p. 484.
  2. ^ Ganzerla (2004), p. 107.
  3. ^ Orario di servizio FS (1919), pp. 2-3.
  4. ^ Ganzerla (2004), p. 170.
  5. ^ Quadro orario 55, su Orario ufficiale delle Ferrovie dello Stato - Il Treno edizione invernale 30 settembre 1990-1 giugno 1991, archiviofondazionefs.it, pp. 218-234. Quadro orario 55, su Il Treno - Orario Ufficiale Delle Ferrovie Dello Stato - Edizione Estiva 2 giugno-28 settembre 199, archiviofondazionefs.it, pp. 232-248.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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