Montefabbri

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Montefabbri
frazione
Montefabbri – Veduta
Montefabbri – Veduta
Panorama
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Marche
Provincia Pesaro e Urbino
Comune Vallefoglia
Territorio
Coordinate43°49′N 12°43′E / 43.816667°N 12.716667°E43.816667; 12.716667 (Montefabbri)
Altitudine310 m s.l.m.
Abitanti57[1] (2011)
Altre informazioni
Cod. postale61022
Prefisso0721
Fuso orarioUTC+1
Cod. catastaleF490
Nome abitantiMontefabbresi
PatronoSan Gaudenzio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Montefabbri
Montefabbri

Montefabbri è una frazione[2] del comune di Vallefoglia in provincia di Pesaro e Urbino.

Inserita tra i borghi più belli d'Italia[3] dall'associazione omonima. Ha dato i natali al Beato Sante Brancorsini, venerato nel santuario di Mombaroccio (PU).

Ha legato il suo nome a Francesco Paciotti, che ne acquistò il territorio nel 1578 con il titolo di conte, fino all'esaurimento della casata, nella linea maschile, avvenuta con la morte dell'ultimo conte Federico nel 1744. Il feudo ritornò ad Urbino, come parte dello Stato Pontificio (parrocchia di San Gaudenzio).

Fu comune autonomo fino al 31 maggio 1869, quando venne soppresso[4].

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Sorge su un colle che delimita le vallate del fiume Foglia e del torrente Apsa.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Pieve di San Gaudenzio[modifica | modifica wikitesto]

Si tratta di una delle pievi più antiche dell'Arcidiocesi di Urbino. Questa Pieve fu data in locazione da Papa Benedetto IX al conte di Rimini, come risulta da una pergamena del 1033-1046. Fu poi ristrutturata e ampliata nel 1570, come risulta da una lapide posta in fondo alla chiesa. All'interno le opere sono in gran parte risalenti al periodo storico a cavallo tra XVI e XVII secolo, mentre il fonte battesimale è stato ricavato da un antico cippo di marmo di epoca romana e la Cappella di Santa Marcellina in stile gotico, risalente al XII secolo, in cui sono conservate le spoglie della Santa omonima fin dal 2 novembre 1666.

Porta castellana[modifica | modifica wikitesto]

Si tratta dell'unico accesso al castello medievale. Anticamente l'arco sosteneva il ponte levatoio, ancora si possono individuare le nicchie dove rientravano i bracci del ponte. Sulla facciata a valle è collocata, proprio sopra all'arco d'ingresso, un piccolo riquadro in pietra arenaria raffigurante una Madonna lattante, del XV secolo. Invece sulla facciata a monte, sopra all'ingresso, domina lo stemma, in marmo bianco, di Francesco Paciotti, architetto civile e militare, primo conte di Montefabbri.

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Eventi[modifica | modifica wikitesto]

Nel castello si tiene ogni anno in estate, la Fiesta Globàl, che consiste nell'esibizione di vari artisti di strada per le vie.[5]

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Censimento della popolazione e delle abitazioni 2011 (ZIP), su istat.it. Nota Bene: il dato si riferisce al centro abitato di Montefabbri, così come definito dall'Istat.
  2. ^ Statuto comunale di Vallefoglia (PDF), su comune.vallefoglia.pu.it.
  3. ^ Montefabbri - I Borghi più belli d'Italia, su borghipiubelliditalia.it. URL consultato il 21 gennaio 2019.
  4. ^ unità 5018 "R.d. 1869, aprile 11, n.5018", su patrimonio.archivio.senato.it, Senato della Repubblica Italiana. URL consultato l'11 maggio 2022.
  5. ^ Fiesta Globàl 2018 - 20.21.22 Luglio Ass.Tribaleggs, su fiestaglobal.it. URL consultato il 21 gennaio 2019.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • C. Promis, La vita di Francesco Paciotto da Urbino, architetto civile e militare del XVI secolo, in Miscellanea di storia italiana, IV, Torino, 1863, pp. 360-442.
  • G. Kubler, Francesco Paciotto architect, in L. Freeman Sandler (a cura di), Essay in memory of Karl Lehmann, New York, 1964, pp. 176–189.
  • N. Ragni, L'attività europea di Francesco Paciotti architetto militare della 'scuola roveresca', in Pesaro città e contà. Rivista della Società pesarese di studi storici, n. 2, Pesaro, 1993, pp. 57-72.
  • N. Ragni, Francesco Paciotti. Architetto urbinate (1521-1591), Urbino, Accademia Raffaello, 2001, ISBN 88-87573-08-5.
  • I. Verstegen, Francesco Paciotti: Architetto urbinate (1521-1591), in Renaissance Quarterly, Philadelphia, Temple University, 2004.
  • N. Ragni, Francesco Paciotti conte di Montefabbri (1578-1591), in Il molino di Pontevecchio. La storia, il restauro, Pesaro - Villa Verucchio, Metauro Edizioni, 2008.
  • N. Ragni, Documenti sul mulino della famiglia Paciotti a Pontevecchio di Colbordolo, in A. De Berardinis e G. Paolucci (a cura di), Rerum Urbinatium Archiva. Studi in memoria di Leonardo Moretti, Urbania, Archivio di Stato di Pesaro, 2010.
  • C. Bonardi, Francesco Paciotti, in Dizionario Biografico degli Italiani, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana Treccani, 2015.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Marche: accedi alle voci di Wikipedia che parlano delle Marche