Will Sharpe

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Will Sharpe, vero nome William Tomomori Fukuda Sharpe (Londra, 22 settembre 1986), è un attore, sceneggiatore e regista britannico.

Will Sharpe 2024

È noto per la sua interpretazione nella seconda stagione della serie televisiva The White Lotus (2022), per la quale si è aggiudicato uno Screen Actors Guild Award e ha ricevuto una candidatura al Premio Emmy. Ha inoltre diretto il film Il visionario mondo di Louis Wain (2021) e la miniserie televisiva Landscapers - Un crimine quasi perfetto (2022).

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Will Sharpe è nato a Londra da madre giapponese e padre britannico.[1] Dopo aver trascorso l'infanzia a Tokyo, è tornato nel Regno Unito durante l'adolescenza per studiare al Winchester College e poi lettere classiche all'Università di Cambridge.[2] Dopo essersi laureato nel 2008, ha recitato per una stagione con la Royal Shakespeare Company, apparendo in classici come La bisbetica domata e Il mercante di Venezia.

Nel 2009 ha diretto e co-sceneggiato il cortometraggio Cockroach insieme a Tom Kingsley, con cui ha co-diretto il film Black Pond nel 2011, che è valso loro una candidatura al BAFTA al miglior esordio britannico da regista, sceneggiatore o produttore.[3] Tra il 2016 e il 2018 ha scritto, diretto e interpretato la serie di Channel 4 Flowers.[4] Nel 2019 ha interpretato Rodney Yamaguchi nella serie televisiva Giri / Haji - Dovere / Vergogna, per cui ha vinto il British Academy Television Award per il miglior attore non protagonista nel 2020.[5] Nel 2021 ha scritto e diretto il film Il visionario mondo di Louis Wain e nel 2022 ha recitato nella seconda stagione di The White Lotus, per cui ha ottenuto una nuova candidatura al British Academy Television Award per il miglior attore non protagonista e una candidatura al Premio Emmy.[6][7]

Dal 2009 è legato sentimentalmente all'attrice Sophia Di Martino, con cui ha avuto due figli.[8][9]

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Attore[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Doppiatore[modifica | modifica wikitesto]

Teatro[modifica | modifica wikitesto]

Regista[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Sceneggiatore[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Doppiatori italiani[modifica | modifica wikitesto]

Nelle versioni in lingua italiana dei suoi lavori, Will Sharpe é stato doppiato da:

Da doppiatore, é stato sostituito da:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Interview with Will Sharpe, su www.bbc.co.uk. URL consultato il 5 dicembre 2022.
  2. ^ Will Sharpe: the comedy star on a flower trip, in Financial Times, 13 giugno 2018. URL consultato il 5 dicembre 2022.
  3. ^ (EN) First Night: Black Pond, Raindance Festival, London, su The Independent, 2 ottobre 2011. URL consultato il 5 dicembre 2022.
  4. ^ (EN) Alice Jones, Will Sharpe on his new sitcom Flowers: 'It's an uplifting show about melancholy', su inews.co.uk, 24 aprile 2016. URL consultato il 5 dicembre 2022.
  5. ^ (EN) Why Giri/Haji is the most underrated television drama of 2019, su The Independent, 5 dicembre 2019. URL consultato il 5 dicembre 2022.
  6. ^ (EN) Nellie Andreeva, Nellie Andreeva, ‘The White Lotus’: Theo James, Meghann Fahy & Will Sharpe Join Sicily-Set Second Installment, su Deadline, 10 febbraio 2022. URL consultato il 5 dicembre 2022.
  7. ^ (EN) Lynette Rice,Patrick Hipes, Lynette Rice, Patrick Hipes, Primetime Emmy Awards Nominations: The Complete List, su Deadline, 12 luglio 2023. URL consultato il 12 luglio 2023.
  8. ^ (EN) Abbey White, Abbey White, How Sophia Di Martino’s ‘Loki’ Costume Was Designed to Support the New Mom on Set, su The Hollywood Reporter, 1º luglio 2021. URL consultato il 5 dicembre 2022.
  9. ^ (EN) ‘I have an outsider’s perspective’: why Will Sharpe is the A-List’s new favourite director, su the Guardian, 27 novembre 2021. URL consultato il 5 dicembre 2022.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN55146095192600371016 · LCCN (ENno2016037118 · WorldCat Identities (ENlccn-no2016037118