Volto di Dio

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Particolare del Volto di Dio dalla Creazione del sole e della luna di Michelangelo.

Il volto di Dio ha una particolare significato nelle religioni abramitiche.

Islam[modifica | modifica wikitesto]

L'Islam considera Dio al di là della visione ordinaria poiché il Corano afferma: "le viste non possono raggiungerLo; Egli può ottenere le viste".[1] Altri versi indicano che Dio sarebbe visibile nell’aldilà.[2]

Il Corano fa molti riferimenti al volto di Dio, ma il suo uso della parola araba per un volto fisico –wajh- è simbolico ed è impiegato per riferirsi alla presenza di Dio che, nell'Islam, è ovunque: "ovunque ti giri, c'è il volto di Dio».[3]

Nell'ebraismo e nel cristianesimo[modifica | modifica wikitesto]

Andrea Mantegna,’’Sacrificio di Isacco’’: la mano di Dio fu l’unica parte del corpo di Dio mostrata nell’arte per molto secoli.

Nell'ebraismo e nel cristianesimo, il concetto è la manifestazione di Dio piuttosto che una remota immanenza di un angelo inviato da Dio, anche se un mortale non sarebbe in grado di guardarlo direttamente.[4] Nella mistica ebraica si crede tradizionalmente che anche gli angeli che lo assistono non possono sopportare di vedere direttamente il volto divino.[5] Laddove ci sono riferimenti a incontri nell’ambito di visioni, si pensa che questi siano prodotti dell'immaginazione umana, come nei sogni o, in alternativa, uno spettacolo della gloria divina che circonda Dio, ma non della Divinità vera e propria.[6]

La benedizione trasmessa da Mosè ai figli di Israele in 6:24[7] recita[8]:

Il Signore ti benedica e ti protegga! Il Signore faccia risplendere il suo volto su di te e ti sia propizio! Il Signore rivolga verso di te il suo volto e ti dia la pace!'".

Il nome della città di Penuel significa letteralmente il "volto di Dio" in ebraico (32:24-32[9]). Tale nome fu scelto da Giacobbe dopo il suo incontro con l’angelo. Poiché il suo volto sembrava divino, Giacobbe affermò di aver visto il volto di Dio. 1 Corinzi 13:12[10] insegna che solamente dopo la morte l’uomo può conseguire la visione del volto di Dio ‘’faccia a faccia’’ e non più imperfetta e mediata dalla fede.[11] Ciò è coerente con le parole di Dio rivolte a Mosè: «Tu non potrai vedere il mio volto, perché nessun uomo può vedermi e restare in vita» (Esodo 33, 20[12]). Secondo le chiese cristiane, gli angeli e le anime dei defunti salve in Paradiso godono della piena visione beatifica del Volto di Dio.

Nel paganesimo[modifica | modifica wikitesto]

Nelle religioni pagane, il volto di Dio può essere inteso in senso letterale come il volto di un idolo in un tempio.[13] Nelle preghiere e nelle benedizioni, il concetto era più metaforico e indicava l' attenzione favorevole della divinità. Ad esempio, nella benedizione babilonese[14]:

"Possa Ea gioire per te!
Possa Damkina, la regina degli abissi, alleggerirti con il suo volto!
Possa Marduk, il grande soprintendente degli Igigi, sollevare la tua testa!".

Nell’arte[modifica | modifica wikitesto]

In diversi punti della Sinagoga di Dura Europos Dio era rappresentato dalla mano fino all’avambraccio. L’arte cristiana proseguì la convenzione ebraica di rappresentare Dio con la Sua mano, ma iniziò anche a raffigurare Dio Figlio, in particolare per il resoconto biblico di Adamo ed Eva.[15] Lo sviluppo delle immagini complete di Dio Padre nell'arte occidentale avvenne molto più tardi. I capelli canuti riflettono il nome biblico di ‘Antico dei Giorni’’, presente negli scritti del profeta Daniele.Primaché si diffondesse gradualmente questa iconografia di Dio Padre, le tre persone della ss. Trinità erano raffigurate con l’apparizione di Gesù.

Nell'Ortodossia orientale la rappresentazione di Dio Padre rimase inusuale e fu vietata in vari concili ecclesiastici; molti dei primi protestanti fecero lo stesso e nella Controriforma la Chiesa cattolica scoraggiò la precedente varietà di raffigurazioni, ma sostenne esplicitamente l'Antico dei giorni.

La prefazione al poema di Blake Milton.

La descrizione dell'Antico dei Giorni, identificato con Dio dalla maggior parte dei commentatori[16], nel Libro di Daniele è l'approccio più vicino a una descrizione fisica di Dio nella Bibbia ebraica:

«. ...l'Antico dei Giorni sedeva, la cui veste era bianca come la neve, ei capelli della sua testa come pura lana: il suo trono era come la fiamma ardente, e le sue ruote come fuoco ardente.»

Il volto divino è menzionato nel poema And did those feet in ancient time di William Blake che apparve per la prima volta nella prefazione al poema epico Milton: A Poem in Two Books. Blake apprezzò molto il lavoro di Milton, esclamando: «Ho la felicità di vedere il volto divino in... Milton più distintamente che in qualsiasi principe o eroe».[19]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Tim Winter, T. J. Winter, God:essence and attributes, in The Cambridge companion to classical Islamic theology, 2008, ISBN 9780521780582.
  2. ^ Francis E. Peters, The Vision of God, in Judaism, Christianity, and Islam: the classical texts and their interpretation, 1990, ISBN 0691020558.
  3. ^ Andrew Rippin, "Desiring the Face of God": The Qur'anic Symbolism of Personal Responsibility, in Literary structures of religious meaning in the Qur'ān, 2000, ISBN 9780700712564.
  4. ^ Gustav Friedrich Oehler, The Divine Countenance and the Divine Glory, in Theology of the Old Testament, 1870, ISBN 9781116209044.
  5. ^ Peter Schäfer, The hidden and manifest God: some major themes in early Jewish mysticism, SUNY Press, 1992, p. 17, ISBN 978-0-7914-1044-8.
  6. ^ Geoffrey W. Dennis, Face (or Countenance) of God, in The encyclopedia of Jewish myth, magic and mysticism, 2007, ISBN 9780738709055.
  7. ^ Numeri 6:24, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  8. ^ F. LeRon Shults, Reforming the doctrine of God, 2005, ISBN 9780802829887.
    «The ontological significance of the face of God is a theme that may be traced through every genre of the Hebrew Bible.»
  9. ^ Genesi 32:24-32, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  10. ^ 1 Corinzi 13:12, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  11. ^ Richard R. Losch, Peniel, in The uttermost part of the earth: a guide to places in the Bible, 2005, ISBN 9780802828057.
  12. ^ Es 33, 20, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  13. ^ Walther Eichrodt, Spiritualization of the theophany, in Theology of the Old Testament, vol. 2, 1967, ISBN 9780664223090.
    «The panim (the face) of God»
  14. ^ Alfred Jeremias, Das alte Testament im Lichte des Alten Orients, 1930.
  15. ^ Adolphe Napoléon Didron, 2003 Christian iconography: or The history of Christian art in the middle ages, Volume 1 ISBN 0-7661-4075-X pages 167-170
  16. ^ Mentre la cristianità occidentale lo identificò con Dio Padre, nel 1667 la Chiesa Ortodossa russa decise che fosse Dio Figlio, dopo secoli di dibattito
  17. ^ Daniele 7:9, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  18. ^ Daniele 7:9- interlineare ebraica, su Biblehub.
  19. ^ Joseph Anthony Wittreich Jr., "Divine Countenance": Blake's Portrait and Portrayals of Milton, in Huntington Library Quarterly, vol. 38, n. 2, Feb 1975, pp. 125–160, DOI:10.2307/3816778, JSTOR 3816778.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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