Volo Austral Líneas Aéreas 205

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Volo Austral Lìneas Aéreas 205
Un Curtiss C-46A Commando, simile a quello coinvolto nell'incidente.
Data16 gennaio 1959
Ora21:40
TipoSchianto durante il tentativo di atterrare in condizioni IFR.
LuogoPoco più di 1 Km di distanza dall'Aeroporto di Mar Del Plata
StatoBandiera dell'Argentina Argentina
Coordinate37°56′00″S 57°34′00″W / 37.933333°S 57.566667°W-37.933333; -57.566667
Tipo di aeromobileCurtiss C-46 Commando
OperatoreAustral Líneas Aéreas
Numero di registrazioneLV-GED
PartenzaAeroporto di Buenos Aires-Jorge Newbery, Buenos Aires, Argentina
DestinazioneAeroporto di Mar Del Plata, Mar Del Plata, Argentina
Occupanti52
Passeggeri47
Equipaggio5
Vittime51
Feriti1
Sopravvissuti1
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Argentina
Volo Austral Líneas Aéreas 205
voci di incidenti aerei presenti su Wikipedia

Il volo Austral Líneas Aéreas 205 era un volo interno dell'Austral Líneas Aéreas che operava sulla rotta tra Buenos Aires e Mar del Plata in Argentina che si schiantò dopo essersi imbattuto in cattive condizioni meteorologiche durante l'atterraggio il 16 gennaio 1959, uccidendo 51 dei 52 passeggeri e membri dell'equipaggio a bordo. A quel tempo l'incidente fu il secondo peggior incidente nella storia dell'aviazione argentina ed è attualmente il sesto peggior incidente che coinvolge un Curtiss C-46 Commando.[1]

L'incidente[modifica | modifica wikitesto]

Il Curtiss C-46 Commando, codice di identificazione LV-GED, decollò da Buenos Aires alle 19:50 ora locale con a bordo cinque membri dell'equipaggio e 47 passeggeri per un volo di circa 250 miglia fino a Mar del Plata. L'aereo era già in ritardo di 35 minuti a causa delle cattive condizioni meteorologiche a destinazione. Il volo procedette normalmente e il Curtiss ricevette l'autorizzazione all'atterraggio dai controllori sulla pista 12 mentre si avvicinava all'aeroporto di Mar Del Plata. All'epoca il Non-directional beacon (NDB) dell'aeroporto non era funzionante, contribuendo ai problemi di navigazione. Quando l'aereo passò sopra la pista ad un'altitudine di 85 metri (279 piedi), la oltrepassò. Mancando l'avvicinamento, il comandante decise di iniziare una riattaccata. Tuttavia, in condizioni di scarsa visibilità con la poca illuminazione dell'aeroporto, il C-46 si bloccò schiantandosi in mare a circa 1,2 chilometri (0,75 miglia) di distanza dall'aeroporto alle 21:40 ora locale. Tutti i membri dell'equipaggio persero la vita e l'unico sopravvissuto dei 47 passeggeri a bordo dell'incidente rimase gravemente ferito.[2]

Cause[modifica | modifica wikitesto]

Un'indagine sull'incidente attribuì la maggior parte della colpa dell'incidente all'equipaggio. Il pilota non aveva familiarità con lo spazio aereo e aveva calcolato male l'avvicinamento strumentale, risultando in un mancato avvicinamento. Inoltre lo stato mentale dell'equipaggio contribuì al successivo stallo e alla perdita di controllo che causarono l'incidente aereo. I fattori che contribuirono ad esso furono il radiofaro non funzionante e la scarsa visibilità che resero difficile il discernimento delle luci e della pista dell'aeroporto.[1][2][3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Harro Ranter, ASN Aircraft accident Curtiss C-46A-50-CU Commando LV-GED Mar del Plata, BA, su Aviation Safety Network, 16 gennaio 1959. URL consultato il 4 febbraio 2018.
  2. ^ a b Mar del Plata, su Bureau of Aircraft Accidents Archives, 7 novembre 1968. URL consultato il 4 febbraio 2018.
  3. ^ Capt. PJ Spivack, Dangerous Lessons And Guardian Angels: An Airline Pilot's Story[collegamento interrotto], BookBaby, 23 giugno 2012, pp. 153–, ISBN 978-1-62112-753-6.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]