Vivian Silver

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Vivian Silver

Vivian Silver (Winnipeg, 2 febbraio 1949[1]Be'eri, 7 ottobre 2023) è stata un'attivista canadese naturalizzata israeliana per i diritti delle donne. È morta il 7 ottobre 2023, in seguito all'invasione di Hamas nel suo kibbutz Be'eri[2][3]. È tra le fondatrici dell'organizzazione Women Wage Peace.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Origini e formazione[modifica | modifica wikitesto]

Vivian Silver è nata e cresciuta a Winnipeg, Manitoba, Canada [4]. Per la prima volta lei si recò in Israele nel 1968, durante il suo primo anno di college [5]. Ha frequentato l' Università Ebraica di Gerusalemme, dove ha studiato psicologia e letteratura inglese[5]. Vivian Silver è stata anche fortemente coinvolta nella "North American Jewish Students Network" (rete studentesca di ebrei nordamericani), dove era l'amministratore del Jewish Student Press Service[2]. In questa veste, lei iniziò a pubblicare articoli sulle relazioni israelo-palestinesi [2]. Durante il suo ultimo anno di college, ha co-fondato la Student Zionist Alliance nel suo campus e successivamente è stata invitata alla conferenza nazionale della Student Zionist Alliance a Montreal di quell'anno[5].

Nel 1973, assieme a Shifra Bronznick, organizza la prima Conferenza nazionale delle donne ebree[2].

Attivismo[modifica | modifica wikitesto]

Vivian Silver nel 1974 divenne membro del kibbutz Gezer[4][2][6]. A Gezer divenne la segretaria del kibbutz, una delle poche donne a farlo [6]. Il primo attivismo di Vivian Silver si concentrò sui diritti delle donne e sulle disparità di genere nella società israeliana [6]. A tal fine, nel 1981, fondò il "United Kibbutz Movement’s Department"[5] per promuovere l'uguaglianza di genere [6]. Ha anche lavorato all'interno della Knesset nel sottocomitato per il progresso delle donne nel lavoro e nell'economia [6], per il New Israel Fund e nel comitato direttivo di Shatil[5].

Insieme al marito e ai due figli, nel 1990 si trasferì a Be'eri, un kibbutz vicino al confine con la striscia di Gaza[4] [2]. Durante questo periodo, conobbe meglio la comunità beduina locale e gli abitanti di Gaza. Dal 1998 ha ricoperto la carica di direttore esecutivo per il Negev Institute for Strategies of Peace and Development (NISPED)[4] [7]. Ha lavorato all'interno del kibbutz per organizzare programmi per aiutare gli abitanti di Gaza, come corsi di formazione professionale, e ha assicurato che i lavoratori edili di Gaza nel kibbutz fossero pagati equamente. [4]

Nel 1999, assieme a Amal Elsana Alh'jooj, fonda il Centro arabo-ebraico per l'uguaglianza, il potenziamento e la cooperazione, una derivazione di NISPED[2]. Ne ricopre la carica di direttrice del centro prima della seconda intifada [7][8][1]. Il centro ha organizzato progetti in Israele, Gaza e Cisgiordania [1][8] . Nel 2010, assieme a Alh'jooj ha ricevuto il Premio Victor J. Goldberg per la pace in Medio Oriente, un premio annuale assegnato dall'Institute of International Education a coppie di attivisti arabi e israeliani che lavorano per la pace[6].

Prima della chiusura del confine di Gaza nel 2007, Vivian Silver ha lavorato con assieme ai residenti di Gaza in progetti interculturali [9][2] . Un gruppo da lei fondato, Creation Peace, si concentrava sulla promozione di rapporti commerciali tra artigiani palestinesi e israeliani [2].

Vivian Silver è anche stata un membro del consiglio di B'Tselem, un'organizzazione per i diritti umani avente la sede a Gerusalemme[7].

Vivian Silver è ufficialmente andata in pensione nel 2014 [2]. Successivamente al suo pensionamento e alla guerra di Gaza del 2014, ha co-fondato Women Wage Peace, un'organizzazione interreligiosa di base [8][1]. Vivian Silver ha anche iniziato a fare volontariato con "Road to Recovery" e "Project Rozana" per trasportare pazienti di Gaza che erano in viaggio a Gerusalemme per cure [9][4][2].

Il 4 ottobre 2023, Vivian Silver e la sua organizzazione Women Wage Peace, hanno contribuito a organizzare una manifestazione per la pace a Gerusalemme che ha attirato 1.500 donne israeliane e palestinesi [10].

Morte[modifica | modifica wikitesto]

Il 7 ottobre 2023, Vivian Silver viene uccisa [3] nella sua casa a Be'eri, allo scoppio della guerra Israele-Hamas del 2023 [8] [7] [11]. Sua sorella ha riferito che, durante una conversazione telefonica con Vivian il 7 ottobre, le disse di aver sentito militanti di Hamas fuori casa sua[4]. La stessa Vivian Silver ha anche inviato messaggi agli amici su WhatsApp che riportavano la stessa informazione[10]. La sua casa è stata bruciata e distrutta quando sono arrivati i soccorritori israeliani [12].

Per varie settimane, il rapimento di Vivian Silver non era stato comprovato. Secondo la sua famiglia e i suoi colleghi la sua ubicazione rimaneva sconosciuta: di lei mancavano notizie dal 7 ottobre[7]. La sua famiglia e i suoi amici hanno creato una pagina Facebook "Missing Vivian Silver"[13], per cercare di raccogliere maggiori informazioni sulla sua possibile ubicazione[2]. Hanno anche contattato la Croce Rossa e il governo canadese per chiedere assistenza nel suo ritrovamento e per assicurare il suo rilascio[2].

Grazie alle indagine sul DNA eseguite su alcuni resti umani, giunge la conferma della sua morte[3]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2011, Haaretz ha nominato Vivian Silver come uno dei "10 immigrati anglosassoni più influenti" in Israele [14].

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Vivian Silver era ebrea[10]. Sposata con Lewis Zeigen[15]. Ebbe due figli (tra cui Yonatan Zeigen) e quattro nipoti [4] [5] [2][16]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Living On The Border Of Gaza And Israel: How An Israeli Woman Fights For Peace, su forbes.com.
  2. ^ a b c d e f g h i j k l m n This 74-year-old peace activist, grandmother, and friend is feared abducted by Hamas, su forward.com.
  3. ^ a b c Vivian Silver, thought to be taken captive from Be’eri, confirmed killed by Hamas, su timesofisrael.com.
  4. ^ a b c d e f g h (EN) Vivian Silver, a Canadian who dedicated her life to peace, is feared kidnapped by Hamas terrorists, su The Canadian Jewish News, 9 ottobre 2023. URL consultato il 21 ottobre 2023.
  5. ^ a b c d e f (EN) Women Wage Peace, https://www.womenwagepeace.org.il/en/vivian-silver/. URL consultato il 9 ottobre 2023.
  6. ^ a b c d e f (EN) Barbara Gingold, Vivian Silver: An Anglo in Israel, su Lilith Magazine, 28 settembre 2011. URL consultato il 21 ottobre 2023.
  7. ^ a b c d e (EN) Prominent Israeli peace and human rights activist missing after Palestinian attack, su Middle East Eye. URL consultato il 21 ottobre 2023.
  8. ^ a b c d (EN) Ron Kampeas, A peace activist, a soldier, a son: Americans missing, wounded, dead in Hamas attack, su www.timesofisrael.com. URL consultato il 21 ottobre 2023.
  9. ^ a b (EN) The Forward, https://forward.com/news/564226/vivian-silver-peace-activist-grandmother-abducted-hostage-hamas/. URL consultato il 14 ottobre 2023.
  10. ^ a b c https://agendapublica.elpais.com/noticia/18854/hope-my-mother-is-kidnapped-gaza.
  11. ^ (EN) Tyler Searle Posted: Last Modified: | Updates, Winnipeg woman reportedly held hostage by Hamas, su Winnipeg Free Press, 8 ottobre 2023. URL consultato il 21 ottobre 2023.
  12. ^ (EN) https://www.bbc.com/news/world-middle-east-67090491.
  13. ^ Facebook, su www.facebook.com. URL consultato il 22 ottobre 2023.
  14. ^ (EN) https://www.haaretz.com/2011-09-28/ty-article/the-years-10-most-influential-anglo-immigrants/0000017f-dbb9-d3a5-af7f-fbbf25310000.
  15. ^ Vivian Silver - SourceWatch, su www.sourcewatch.org. URL consultato il 22 ottobre 2023.
  16. ^ (EN) A Terrible Hope, su TIME, 18 ottobre 2023. URL consultato il 22 ottobre 2023.
Controllo di autoritàVIAF (EN44140276 · ISNI (EN0000 0000 4658 1358 · LCCN (ENnr88001854 · J9U (ENHE987007522655705171
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