Villeado di Brema

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San Villeado di Brema
 
Nascitaverso il 740
Morte789
Venerato daChiesa cattolica, Chiese ortodosse
Ricorrenza8 novembre

Villeado, Willehad in tedesco (Northumbria, 735 / 744Blexen, 8 novembre 789), è stato un vescovo britannico, missionario dapprima in Frisia, quindi presso i sassoni. Fu il primo vescovo di Brema. Il suo nome significava "il volitivo combattente".

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

La Fontana di Villeado presso la chiesa di Sant'Ippolito a Blexen

Inglese di nascita, divenne sacerdote in patria ma decise di dedicarsi alla missione di convertire i pagani sul continente. Nel 772 si recò quindi in Frisia nella zona di Dokkum. Qui scampò per poco alla morte e dovette andarsene; si recò quindi a predicare nella zona della Drenthe, ma anche da questo territorio dovette andarsene dopo essere stato assalito e ferito seriamente da numerosi pagani. Dal 780 andò in missione, dietro richiesta di Carlo Magno nella zona del Basso Weser (Unterweser), ma a seguito di una rivolta dei Sassoni nel 782 dovette fuggire anche da quella zona. Recatosi in pellegrinaggio a Roma, trascorse poi due anni nell'abbazia di Echternach. Dopo il battesimo del capo sassone Vitichindo, avvenuto nel 785, Villeado tornò al suo primitivo territorio di missione, assumendo Brema come base per i suoi spostamenti. Il 13 luglio 787 venne consacrato vescovo. Sul modello del sistema ecclesiastico della Northumbria, egli fece condurre l'attività pastorale a giovani preti. Le istituzioni ecclesiastiche allora nella zona compresa fra l'Elba e il Weser erano rare. Fu lui a fondare la diocesi di Brema.

Il giorno di Ognissanti del 789 egli consacrò il primo duomo di Brema, allora ancora costruito in legno. Una settimana dopo morì a Blexen di una violenta febbre.[1] Dapprima la sua salma venne inumata in una cappella mortuaria. Successivamente venne eretta un'apposita chiesetta per ospitare i suoi resti. Nell'860 l'arcivescovo Angario li fece traslare nel duomo.[2]

Culto[modifica | modifica wikitesto]

Egli venne poi dichiarato santo ed i suoi resti furono venerati come reliquie.[3]

Ai tempi della riforma protestante tuttavia esse andarono perdute con la sola eccezione di un reliquiario a "noce di cocco", che fu trasferito nel tesoro della Cattedrale di Münster.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Località ove si sarebbero verificati eventi miracolosi a seguito di pellegrinaggi compiuti sulla tomba di san Villeado
  1. ^ (DE) Willehad. Das Leben des hl. Willehad, Bischof von Bremen, und die Beschreibung der Wunder an seinem Grabe. Carl Schünemann Verlag, Bremen 1982, S. 65
  2. ^ (DE) Willehad. Das Leben des hl. Willehad, Bischof von Bremen, und die Beschreibung der Wunder an seinem Grabe. Carl Schünemann Verlag, Bremen 1982, S. 14 und 17
  3. ^ Il successore di Villeado, Ansgaro, narra di una serie di miracoli che si sarebbero verificati a seguito di pellegrinaggi compiuti alla sua tomba nel duomo di Brema.
  4. ^ (DE) Willehad. Das Leben des hl. Willehad, Bischof von Bremen, und die Beschreibung der Wunder an seinem Grabe. Carl Schünemann Verlag, Bremen 1982, S. 17

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (DE) Carsten Erich Carstens: Willehad, Allgemeine Deutsche Biographie (ADB) Band 43, Duncker & Humblot, Leipzig 1898, S. 262-263
  • (DE) Andreas Röpcke (Hg.): Willehad: das Leben des hl. Willehad, Bischof von Bremen, und die Beschreibung der Wunder an seinem Grabe. Schünemann Verlag, Bremen 1982, ISBN 3-7961-1738-4.
  • (DE) Ekkart Sauser: Willehad, Biographisch-Bibliographisches Kirchenlexikon (BBKL), Band 13, Bautz, Herzberg 1998, Sp1316–1317, ISBN 3-88309-072-7
  • (DE) Johannes Göhler: Der Angelsachse Willehad und der Missionsauftrag Karls des Großen für Wigmodien. In: Wege des Glaubens, Beiträge zu einer Kirchengeschichte des Landes zwischen Elbe und Weser. S. 2–6, Stade 2006, ISBN 978-3-931879-26-6

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

1200 anni della sede episcopale di Brema: francobollo commemorativo del 1987 che mostra Carlo Magno e Villeado presso il Duomo di Brema.


Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo di Brema Successore
diocesi di nuova istituzione 787 - 789 Willerich di Brema
789837
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