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Pietro Tripodo (Roma, 11 gennaio 1948Roma, 21 gennaio 1999) è stato uno scrittore e poeta italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Compì gli studi presso il famoso liceo classico Torquato Tasso avendo come compagni di classe Paolo Mieli e Ignazio Visco. Dopo la maturità Pietro si iscrisse alla Facoltà di Filosofia de “La Sapienza”, ma si laureò a Napoli con una tesi in Pedagogia. I suoi studi proseguirono da autodidatta, approfondendo la tecnica della scrittura, l’amore per la parola e per le sue norme metriche, legate alla tradizione classica. Imparò, sempre come autodidatta, il tedesco. Dopo la laurea e gli studi diventò insegnante di Italiano e Storia e nello stesso tempo svolse lezioni al doposcuola del Liceo Nazareno di Roma, dove conobbe Raffaele Manica, che lo inserì nel contesto letterario della rivista “Dismisura” facendogli conoscere anche Tarcisio Tarquini e Gianni Fontana. Intanto si sposò con Marisa Diletto nel 1985: dal matrimonio nacquero gli amatissimi figli Giulia e Valerio. In questi anni ottenne la cattedra come professore di ruolo a Sezze per un anno; successivamente insegnò a Frascati, nella stessa scuola dove insegnava Rocco Carbone.[1] In seguito la biblioteca della scuola gli sarà intitolata. Durante la metà degli anni ’80 si avvicina al il mondo dei poeti romani allora emergenti, stringendo rapporti con Gabriella Sica, che lo inserì nella sua rivista “Prato Pagano”, mentre stava per pubblicarne una seconda serie: Pietro pubblicherà i suoi testi e le sue traduzioni in quattro numeri su cinque. Con Gabriella Sica Pietro condivideva la passione per le traduzioni e per i classici. In questi anni Pietro pubblicò anche i suoi saggi su “La Taverna di Auerbach” e in quella stessa sede tradusse Orazio. Importante fu l’incontro in quel periodo con Emanuele Trevi, durante un convegno su Landolfi: il giovane critico lo renderà poi protagonista del suo libro “Senza verso. Un’estate a Roma“ (Laterza 2004). Sempre in quel periodo Pietro si dedicò alla poesia contemporanea scrivendo un saggio molto dettagliato su Salvia e su altri autori quali Piccolo, Landolfi, Bertolucci. Nel 1991 uscì il suo primo libro di poesie, “Altre visioni” (Rotundo, con la postfazione di Emanuele Trevi), dove la poesia e la traduzione dei classici (Orazio, Pascoli latino, Ibico, etc.) coincisero a tal punto da fondersi l’una con l’altra e in cui furono inseriti i testi già precedentemente apparsi su Prato Pagano. La sua seconda raccolta poetica, “Vampe del tempo” (stamperia d’arte Il Bulino), uscì nel 1998 e si compone di 40 prose ritmiche brevi. Entrambe le raccolte poetiche confluirono poi nell’edizione Donzelli 2007, a cura di Raffaele Manica con il titolo “Altre visioni / seguito da Vampe del tempo”. In questi anni di intensa produzione, pubblicò anche le traduzioni di Georg Trakl (“Liriche scelte”), di Callimaco-Catullo (“La chioma di Berenice”), di Stefan George e Ludwig Klages (“L’anima e la forma”) e di Arnaut Daniel [2](“Canti di scherno e d’amore”). Pietro morì nel 1999 a soli 51 anni, dopo un'implacabile malattia. Le sue traduzioni di Antonio Machado[3] sono state stampate postume nel 2018 in 150 copie per le Edizioni Il Bulino con il titolo: “Pietro Tripodo traduce Antonio Machado” (Introduzione di Roberta Alviti, con segni e incisione di Enrico Pulsoni).

Scritti[modifica | modifica wikitesto]

Poesie[4][modifica | modifica wikitesto]

Raccolte poetiche

  • Altre Visioni, Rotundo, Roma, 1991, in una nuova edizione a cura di Raffaele Manica, Donzelli, Roma, 2007.
  • Vampe del tempo, Il Bulino, Roma, 1998.
  • Nuvole barbare, con immagini di Enrico Pulsoni e con una nota di Emanuele Trevi, Empiria, Roma, 2007.

Poesia

  • Paralogia regredita e Il pozzo e il pendolo, in «Dismisura», n. 61-62, settembre-dicembre 1982.
  • Amplitudine del sole, in «Prato Pagano. Giornale di nuova letteratura», n. 4-5, 1986-87, poi in Altre visioni, Rotundo, Roma, 1991.
  • Trilogia e cielo, in «Prato Pagano. Giornale di nuova letteratura», n. 1, dicembre 1987, poi con il titolo A fronte del cielo in Altre visioni, Rotundo, Roma, 1991.
  • Poesie senza verso, in «Nuovi Argomenti», n. 46, aprile-giugno 1993.
  • Il solo modo che ho, in «Nuovi Argomenti», n. 50, aprile-giugno 1994.
  • Il cassetto dei giochi, in «Nuovi Argomenti», n. 6, gennaio-marzo 1996.
  • Poesia, in Capaccio Antonio e Moschini Francesco (a cura di), catalogo della mostra Stazioni e dimore, incontro fra arte e poesia, Sala 1, Roma, 9 dicembre-12 gennaio 1997-98.
  • Prima serie, in «Nuovi Argomenti», n. 4, ottobre-dicembre 1998.
  • Poesia, in Capaccio Antonio (a cura di), catalogo della mostra Brecce, Museo Laboratorio dell’Università degli Studi «La Sapienza» di Roma, Il Bulino, Roma, 1998.
  • Poesie senza verso, in «Nuovi Argomenti», n. 6, aprile-giugno 1999.
  • Poesie, in Capaccio Antonio (a cura di), catalogo della mostra Paesaggio dopo la Battaglia, Tivoli, Sala 1, Roma, 2000.
  • Poesie, in Capaccio Antonio (a cura di), catalogo della mostra Paesaggio dopo la Battaglia, Termoli, Sala 1, Roma, 2000.
  • Poesie, in Cosette. Scene di miserabili paesaggi, Edizioni d’arte di Enrico Pulsoni, Roma, marzo-aprile 2000.
  • Poesie. Antologia, in Giacomozzi Flavia, Campo di battaglia. Poeti a Roma negli anni Ottanta (antologia di “Prato pagano” e “Braci”), Introduzione di Gabriella Sica, Roma, Castelvecchi, 2005. pagg. 184-187.

Traduzioni[modifica | modifica wikitesto]

Su rivista[modifica | modifica wikitesto]

  • Sepulcra maris, traduzione in latino dal francese Cimetière marin di PAUL VALÉRY, in «Dismisura», n. 57-60, agosto 1982.
  • Da Orazio, Odi I, Carme XI, in «Dismisura», fascicolo 67/73, dicembre 1984, poi in Altre visioni, Rotundo, Roma, 1991.
  • Letture dal Pascoli latino, in «Prato Pagano. Giornale di nuova letteratura», n. 2, estate-autunno 1985, poi in Altre visioni, Rotundo, Roma, 1991.
  • Inno all’eternità dal Marullo, in «Prato Pagano. Giornale di nuova letteratura», n. 3, inverno 1985.
  • Dal Rusticus. Sylva II di Angelo Poliziano, in «Prato Pagano. Giornale di nuova letteratura», n. 1, dicembre 1987.
  • Vino di quattro autunni, in «La Taverna di Auerbach», n. 1, autunno 1987.
  • In Volume
  • Trakl Georg, Liriche scelte, a cura di TRIPODO PIETRO, Salerno Editrice, Roma, 1991.
  • Callimaco - Catullo, La chioma di Berenice, a cura di TRIPODO PIETRO, Salerno Editrice, Roma, 1995.
  • George Stefan, I canti del sogno e della morte, a cura di MORETTI GIAMPIERO e TRIPODO PIETRO, in «Poesia», n. 83, aprile 1995, anticipazione della postfazione di Giampiero Moretti e di alcune traduzioni di Pietro Tripodo dai Canti. Il testo delle traduzioni ivi pubblicate non è quello definitivo.
  • George Stefan e Klages Ludwig, L’anima e la forma, a cura di MORETTI GIAMPIERO e TRIPODO PIETRO, Fazi, Roma, 1995.
  • Arnaut Daniel, Canti di scherno e d’amore, a cura di TRIPODO PIETRO, Fazi, Roma, 1997.
  • Machado Antonio, Pietro Tripodo traduce Antonio Machado, a cura di Roberta Alviti, Roma, Stamperia Il Bulino, 2018.

Saggi[modifica | modifica wikitesto]

  • Tarquini Tarcisio, Viola di morte e Il tradimento, in (a cura di), Landolfi libro per libro, Hetea editrice, Alatri, 1988, atti del convegno di studi Landolfi, libro per libro, Frosinone e Pico Farnese, 17-19 dicembre 1987.
  • Appunti per Beppe Salvia, intervento letto alla presentazione di Cuore (cieli celesti), luglio 1988 e poi pubblicato con il titolo La fine del gioco, «La Taverna di Auerbach», nn. 5-8, inverno 1989-inverno 1990.
  • Vox circumsiliens. Iperboli, discorsi, parodie, in «La Taverna di Auerbach», nn. 2-4, 1988.
  • Pizzuto in Taverna, in «La Taverna di Auerbach», nn. 5-8, inverno 1989-inverno 1990.
  • Adsonat Echo, in Bertolo Fabio Massimo Canetteri Paolo, Fuksas Anatole Pierre, Pulsoni Carlo (a cura di), «Antico-Moderno. Convergenze testuali», vol. I, Bagatto libri, Roma, 1995, p. 76.
  • Imitabere pana canendo, letto da Tripodo durante il “Convegno sulla Nuova Poesia La parola ritrovata”, a cura di Maria Ida Gaeta e Gabriella Sica, svolto al Palazzo delle Esposizioni a Roma, il 22-23 settembre 1993, e pubblicato in versione ampliata in La parola ritrovata. Ultime tendenze della poesia italiana, a cura di Sica Gabriella e Gaeta Maria Ida, Marsilio, Venezia, 1995.
  • La pietà delle parole, in Orazio, Arte poetica (Lettera ai Pisoni), a cura di Damiani Claudio, traduzione e note di Giacomo F. Rech, Fazi, Roma, 1995.
  • Paesaggi e sentimenti (sulle Imitazioni di Bertolucci), in «Nuovi Argomenti», n. 4, luglio-settembre 1995.
  • Ferma è la notte come una memoria. Appunti di metrica e retorica su “Gioco a nascondere” di Lucio Piccolo, in «Nuovi Argomenti », n. 8, 1996, poi in Colasanti Arnaldo (a cura di), La nuova critica letteraria nell’Italia contemporanea, Guaraldi, Rimini, 1996.
  • Sulla poesia di Beppe Salvia (Prima parte), in “Capoverso”, n. 2, luglio-dicembre 2001.
  • Sulla poesia di Beppe Salvia (Seconda parte), in “Capoverso”, n. 3, gennaio-giugno 2002.

Traduzioni di poesie[modifica | modifica wikitesto]

  • Cyr Gilels, traduzione in francese di cinque prose liriche di Pietro Tripodo, con la collaborazione di Catalano Francis, in Outlettet Pierre (a cura di), Des poètes en Italie, con la collaborazione di Daniele Pieroni, in «Liberté», n. 213, Canada, giugno 1994.


Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Articoli e saggi critici su Pietro Tripodo[modifica | modifica wikitesto]

  • Cavallini Eleonora , Poeti traduttori di Ibico: Cesare Pavese e Pietro Tripodo, in Ead., Scrittori che traducono scrittori. Traduzioni ‘d’autore’ da classici latini e greci nella letteratura italiana del Novecento, Alessandria, Edizioni dell’Orso, 2017.
  • Deidier Roberto, La «scuola romana», in Le regioni della poesia. Riviste e poetiche negli anni Ottanta, a cura del medesimo, Milano, Marcos y Marcos, 1996.
  • Febbraro Paolo, Pietro Tripodo, in Poesia d’oggi, «IlSole24Ore», 27 novembre 2016, ora in L'altro Novecento. Poeti italiani, Roma, Elliot, 2018.
  • Febbraro Paolo, Arnaut Daniel e Pietro Tripodo, in Le grandi traduzioni. Versioni di poeti, pagg. 36-39, Roma, Elliot, 2019.
  • Giacomozzi Flavia, Campo di battaglia. Poeti a Roma negli anni Ottanta (antologia di “Prato pagano” e “Braci”), Introduzione di Gabriella Sica, cit.
  • Loi Franco e Rondoni Davide, in Il pensiero dominante, Garzanti, Milano, 2001.
  • Manica Raffaele, Un orologio col ritmo nel sangue. Pietro Tripodo, in «il Manifesto-Alias», 22 maggio 1999.
  • Merlin Marco, Di alcuni caratteri della poesia romana, pubblicato originariamente in due parti sulla rivista «Atelier» (la prima sul n. 23, settembre 2001; la seconda sul n. 25, marzo 2002). Questo saggio è confluito in parte insieme ad altri in Id., L’anello che non tiene. Poeti di fine Novecento, Borgomanero, Edizioni Atelier, 2003, poi nel capitolo L’idea antimoderna. Caratteri della linea romana in Id., Poeti nel limbo. Studio sulla “generazione perduta” e sulla fine della tradizione, Novara, Interlinea, 2005.
  • Onofri Massimo, Quando la poesia è un’eco dei rumori del tempo, in «l’Unità», 24 maggio 1999.
  • Rimolo Eleonora, Pietro Tripodo da «Prato Pagano» (1985) ad «Altre visioni» (1991), in AA.VV., La poesia italiana degli anni Ottanta, Esordi e conferme III, a cura di Stroppa Sabrina, Pensa MultiMedia, Lecce, 2019.
  • Rimolo Eleonora, Pietro Tripodo: un poeta-filologo in «Prato Pagano», intervento al Convegno: “Prato Pagano. Il futuro nell’antico”, a cura di Gabriella Sica, Roma, Biblioteca Nazionale Centrale, 8 ottobre 2018, in corso di  pubblicazione per il Catalogo a cura della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma.
  • Sica Gabriella, Su Pietro Tripodo, in «La Stampa-ttl», 12 febbraio 1998, ora in versione ampliata in Sia dato credito all’invisibile. Prose e saggi, pagg. 162-164, Marsilio, Venezia, 2000.
  • Sica Gabriella, Sul metro nuovo: la poesia all’alba del secolo, in Scrivere in versi. Metrica e poesia, Il Saggiatore, Milano, 2003.
  • Sica Gabriella, Nell’ oscura selva  di Roma, "La Stampa-ttl", 22 gennaio 2005.
  • Trevi Emanuele, Per una mappa dell’orfismo: declino dell’identità e realtà abissale, in SICA GABRIELLA e GAETA MARIA IDA (a cura di), La parola ritrovata. Ultime tendenze della poesia italiana, Marsilio, Venezia, 1995.
  • Trevi Emanuele, Non so vivere altrove. Ricordo di Pietro Tripodo, in «Nuovi Argomenti», n. 6, aprile-giugno 1999.
  • Trevi Emanuele, Senza verso. Un’estate a Roma, Laterza, Roma, 2004.

Articoli e saggi sui singoli libri di Pietro Tripodo[modifica | modifica wikitesto]

  • Altre visioni
  • Buffoni Franco, I sonetti di Shakespeare. Tradizione e traduzioni, in «Poesia», n. 11, novembre 1989, anticipazione del rifacimento del Sonetto LXXIII di Shakespeare, poi in Pietro Tripodo, Altre visioni, Rotundo, Roma, 1991.
  • Carbone Rocco, Altre visioni, in «Nuovi Argomenti», n. 39, luglio-settembre 1991.
  • Loi Franco, Le nozze tra cielo e terra, in «Il Sole 24 Ore», 22 marzo 1992.
  • Manica Raffaele, Colloqui in forma di versi, in «Il Mattino», 14 maggio 1991.
  • Minore Renato, Scarpe lucide, versi arrabbiati, in «Il Messaggero », 20 giugno 1991.
  • Trevi Emanuele, In questa più grande terra, nota a Pietro Tripodo, Altre visioni, Rotundo, Roma,
  • Vampe del tempo
  • Sica Gabriella, in «La Stampa-ttl», 12 febbraio 1998.

Articoli e saggi sulle traduzioni di Pietro Tripodo[modifica | modifica wikitesto]

  • Liriche scelte di Georg Trakl
  • Di Palmo Pasquale, Georg Trakl, in «Poesia», n. 67, novembre 1993.
  • Loi Franco, Trakl lirico intraducibile, in «Il Sole 24 Ore», 22 febbraio 1992.
  • Magrelli Valerio, C’è un poeta perso nella notte, in «Il Messaggero », 21 settembre 1992.
  • Manica Raffaele, Le rime segrete di George Trakl, in «Il Mattino », 10 dicembre 1991.
  • Maj Barnaba, Ritorna Georg Trakl, poeta disarmato di fronte alla guerra, in «Il Resto del Carlino», 4 marzo 1992.
  • Pedace Pietro, Il metro come camera oscura: la lingua della traduzione italiana, in Sica Gabriella e Gaeta Maria Ida (a cura di), La parola ritrovata. Ultime tendenze della poesia italiana, Marsilio, Venezia, 1995.
  • Punzi Vito, Trakl, melodia dell’eternità, in «Il Domenicale», 19 luglio 1992.
  • La chioma di Berenice di Callimaco-Catullo
  • Carena Carlo, Dei riccioli di Berenice, in «Il Sole 24 Ore», 2 aprile 1995.
  • Magrelli Valerio, E la treccia di Berenice finì fra le stelle, in «Il Messaggero», 26 maggio 1995.
  • L’anima e la forma di Stefan George e Ludwig Klages
  • Barbera Sandro, Klages e le salsicce di Stefan George, in «Belfagor», n. 1, 31 gennaio 1997.
  • Carifi Roberto, Il carissimo nemico Stefan George, in «Il Giornale», 16 maggio 1995.
  • De Benoist Alana, Scritture senza segreti, in «Il Giornale», 16 maggio 1995.
  • Freschi Marino, Il simbolismo tedesco rivive nei canti di Stefan George, in «Il Messaggero», 10 gennaio 1996.
  • Magrelli Valerio, Auden, l’Io romantico e il diluvio del nazismo, in «Il Messaggero», 21 febbraio 1995.
  • Negri Antimo, L’eros primordiale interpreta la poesia, in «Il Sole 24 Ore», 4 giugno 1996.
  • Siciliano Enzo, Omosessualità, la sua musa, in «L’Espresso», 2 giugno 1995.
  • Canti di scherno e d’amore di Arnaut Daniel
  • Mengaldo Pier Vincenzo, Arnaut Daniel nuovamente tradotto, in «Paragone», n. 51, gennaio-giugno 2000.

Omaggi e dediche[modifica | modifica wikitesto]

  • Canettieri Paolo, Defugiunt avidos carmina sola rogos, dedica a Pietro Tripodo, con disegno di Enrico Pulsoni, in Bertolo Fabio Massimo, Canettieri Paolo, Fuksas Anatole Pierre, Pulsoni Carlo (a cura di), «AnticoModerno. Convergenze testuali», n. 4, luglio 1999.
  • Damiani Claudio, Ricordando Pietro, in Eroi, Fazi, Roma, 2000.
  • Sica Gabriella, Pietro Tripodo e i tre cuori, in Le lacrime delle cose, Bergamo, Moretti&Vitali, 2009.
  • Tarquini Tarcisio, Pietro Tripodo, Da Orazio, Carme XI, cartella dedicata a Pietro Tripodo, con un disegno di Mario Ritarossi, Arti grafiche Tofani, Alatri, gennaio 2004.
  • Sica Gabriella, Il trenino di Pietro, poesia letta nel corso del Convegno “Altre visioni. Pietro Tripodo poeta e traduttore”, ospitato a Roma dalla Dante Alighieri, l’8 novembre 2018.

Webgrafia

  1. ^ Giacomozzi Flavia, Campo di Battaglia, Poeti a Roma negli anni Ottanta, Alberto Castelvecchi Editore, 2005.
  2. ^ Pietro Tripodo traduce Antonio Machado, su Treccani, l'Enciclopedia italiana. URL consultato il 29 agosto 2019.
  3. ^ Pietro Tripodo traduce Antonio Machado, su Treccani, l'Enciclopedia italiana. URL consultato il 29 agosto 2019.
  4. ^ Flavia Giacomozzi, tesi di Laurea dell’a.a. 2012-2013, relatrice Gabriella Sica, pubblicata online nel sito del Dipartimento ora rimosso e pubblicata in Giacomozzi Flavia, Campo di battaglia. Poeti a Roma negli anni Ottanta (antologia di “Prato pagano” e “Braci”), Introduzione di Gabriella Sica, Roma, Castelvecchi, 2005. Eleonora Rimolo ha ripreso la bibliografia della Giacomozzi che arriva al 2005, ampliandola e completandola fino al 2019..