Utente:Cucuriello/Laboratorio03
Marco Materazzi | ||
---|---|---|
Nazionalità | Italia | |
Altezza | 193 cm | |
Peso | 92 kg | |
Calcio | ||
Ruolo | Difensore | |
Squadra | Inter | |
Carriera | ||
Squadre di club1 | ||
1990-1991 | Messina | 0 (0) |
1993-1994 | Marsala | 25 (4) |
1994-1995 | Trapani | 13 (2) |
1995-1996 | Perugia | 1 (0) |
1996-1997 | → Carpi | 18 (7) |
1997-1998 | Perugia | 48 (5) |
1998-1999 | Everton | 27 (1) |
1999-2001 | Perugia | 51 (15) |
2001- | Inter | 181 (18) |
Palmarès | ||
Mondiali di calcio | ||
Oro | Germania 2006 | |
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||
Statistiche aggiornate al 19 gennaio 2011 |
Marco Materazzi (Lecce, 19 agosto 1973) è un calciatore italiano, difensore centrale dell'Inter. Campione del mondo con la Nazionale italiana nel 2006. È soprannominato Matrix.[1]
Durante la sua carriera è stato talvolta protagonista di scorrettezze sfociate in atti violenti, come quelli avuti con Cirillo[2] e Zidane.
Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]
Difensore forte fisicamente, molto abile nel gioco aereo. Questa sua capacità lo ha portato a realizzare diversi gol di testa, tra i quali quello del pareggio nella finale del Mondiale 2006 contro la Francia. Possiede anche un buon tiro con il piede sinistro, in particolare nei calci di punizione e nei rigori.
Giocatore di grande temperamento sia agonistico che caratteriale e considerato eccessivamente falloso,[3] è stato protagonista di accesi duelli con gli attaccanti avversari, come Ibrahimovic, prima che divenisse suo compagno all'Inter, e il milanista Shevchenko, coi quali non sono mancati reciproci colpi proibiti.[4]
- ^ Foto: Marco Materazzi, Matrix Inter.it
- ^ Giancarla Ghisi, LA RISSA Cirillo accusa in tv «Materazzi mi ha spaccato la faccia», su archiviostorico.corriere.it, Corriere della Sera, 2 febbraio 2004. URL consultato il 10 dicembre 2010.
- ^ Articolo su timesonline.co.uk
- ^ Aldo Cazzullo, Materazzi, su archiviostorico.corriere.it, Corriere della Sera, 11 luglio 2006. URL consultato il 10 dicembre 2010.