Utente:Cecilia Angiolillo/JW Anderson

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JW Anderson
Forma societariaprivata (LVMH possiede una quota minoritaria)
Fondazione2008
Fondata daJonathan Anderson
Sede principaleLondra, Regno Unito
Persone chiaveJonathan Anderson (direttore creativo)
SettoreRetail
ProdottiBeni di lusso
Sito webjwanderson.com/

JW Anderson (IPA:/dʒeɪ dʌˈblɪu ˈæn.dɚ.sən/)[1] è un marchio di moda inglese, fondato da Jonathan Anderson. Anderson ha vissuto la sua giovinezza in Irlanda del Nord prima di creare JW Anderson nel 2008 e, successivamente, lanciare la sua casa di moda a Londra. Il marchio inizialmente si concentrò sull'abbigliamento maschile per poi allargarsi verso l'abbigliamento femminile nel 2010. Dal 2012 in poi, il marchio e il suo designer hanno collaborato con una serie di marchi di moda al dettaglio, in particolare Topshop e Versace, nel 2013 LVMH ha acquistato una quota di minoranza del marchio.

Nel 2015 JW Anderson ha vinto sia il premio marchio maschile dell'anno che quello marchio femminile dell'anno ai Fashion Awards al British Fashion Council. E' stato il primo brand a vincere entrambi i premi nello stesso anno. [2]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Jonathan Anderson si è laureato al London College of Fashion, prima di perseguire, inizialmente, una carriera da attore. Mentre lavorava allo Studio Theatre a Washington D.C., si interessò al design del costume e proseguì gli studi per una laurea in design dell'abbigliamento maschile, laurendosi nel 2005. [3] Ha lavorato come visual merchandiser per Prada, lavorando accanto alla designer, Manuela Pavesi. Anderson si è poi trasferito a Londra per fondare la sua omonima etichetta nel 2008. [3][4]


JW Anderson ha lanciato la sua linea di abbigliamento maschile nel 2008. In seguito ha introdotto una linea femminile per l'autunno del 2010. Nello stesso anno, JW Anderson riceve un patrocinio dal comitato del British Fashion Council presentando la sua prima collezione in passerella alla Settimana della moda di Londra.[5] Nel 2011 JW Anderson si è assicurato il secondo patrocinio dal British Fashion Council prima di vincere il premio come Miglior Talento Emergente nel 2012.

JW Anderson è diventato molto più noto in Gran Bretagna dopo la collaborazione con Topshop nel 2012 per il quale ha creato una collezione in edizione limitata di vestiti ed accessori.[6] In qello stesso anno Vogue ha coperto la collezione primavera/estate del marchio che includeva pigiami da giorno in stampa Paisley e che sono andati esaurti poco dopo il lancio.[7] [8]Durante la Settimana della Moda di Londra nel 2012, JW Anderson ha annunciato che avrebbe ospitato la sua prima sfilata della settimana della moda dedicata all'abbigliamento maschile.[6] JW Anderson e Topshop hanno collaborato di nuovo all'inizio del 2013. [9][10]

Nel Giugno del 2013, Anderson ha presentato la sua prima collezione per Versace. La collezione era per la seconda linea di Versace, Versus, con Anderson come lo stilista di rilancio della linea. Parte dell'attenzione di JW Anderson era sui vestiti unisex. [11][12]. Si diceva anche che nello stesso periodo LVMH stesse considerando Anderson per il ruolo di direttore creativo per Louis Vuitton. [13] Nel Settembre del 2013 è stato annunciato che LVMH aveva acquisito una quota di minoranza di JW Anderson. [14] Come parte dell'accordo, Anderson è stato annunciato come direttore creativo della casa di moda spagnola, Loewe.[15]

Workshops[modifica | modifica wikitesto]

Prendendo ispirazione dagli Omega Workshops, JW Anderson ha annunciato che avrebbe lanciato i propri workshops Shoredict, Londra.[16] Già noto come JW Anderson Workshops, è stato creato per unire un'esperienza espositiva all'interno di un negozio. [17]

I workshops hanno ospitato una serie di collezioni e collaborazioni per tutto il 2016, tra cui ASAP Rocky,[16]M/M Paris,[18] Printed Matter, Inc,[19] Mackintosh, [20][21] Giles Round,[22] e i fotografi Jamie Hawkesworth,[23] Ian David Baker,[24] e Alasdair McLellan.[25]

Nel 2016 i JW Anderson workshops hanno anche co-pubblicato un libro con l'editore spagnolo Luis Venegas.[26]

Mostre[modifica | modifica wikitesto]

Nel Settembre del 2016, JW Anderson ha annunciato la sua prima mostra, Disobedient Bodies al The Hepworth Wakefield da marzo a giugno 2017.[27] La mostra mirava a creare una discussione sul tema del corpo,[28] nello specifico su come ogni parte del corpo può disobbedire al corpo. Alla mostra sono state presentate più di 100 opere, tra cui Issey Miyake e Yves Saint Laurent.[27]

Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

  • 2014: Marchio di abbigliamento maschile dell'Anno, British Fashion Council.
  • 2015: Marchio d'abbigliamento maschile dell'Anno e Marchio d'abbigliamento femminile dell'Anno, British Fashion Council. Fu il primo marchio a vincere entrambi i premi nello stesso anno. [2]

Collaborazioni[modifica | modifica wikitesto]

Riferimenti[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Per chi non sa leggere l'alfabeto fonetico internazionale(IPA), esistono in rete dei repertori di pronunce di nomi importanti, dove è possibile ascoltarne la pronuncia corretta.
  2. ^ a b (EN) Alex Fury, British Fashion Awards 2015: JW Anderson wins menswear and womenswear designer of the year, su independent.co.uk, The Independent, 15 Novembre 2015.
  3. ^ a b (EN) William Van Meter, Jonathan Anderson Shares the Inspirations Behind His Brand and Loewe, su wsj.com, Wall Street Journal, 13 Febbraio 2016.
  4. ^ (EN) Jonathan Anderson's Live Mosaic, su businessoffashion.com, Business of Fashion.
  5. ^ (EN) Condé Nast, JW Anderson For Topshop, su British Vogue. URL consultato il 7 luglio 2021.
  6. ^ a b Topshop announce JW Anderson collaboration - Telegraph, su fashion.telegraph.co.uk. URL consultato il 7 luglio 2021.
  7. ^ (EN) Condé Nast, JW Anderson For Topshop, su British Vogue. URL consultato il 7 luglio 2021.
  8. ^ (EN) First Looks: J.W. Anderson for Topshop, su The Cut, 4 settembre 2012. URL consultato il 7 luglio 2021.
  9. ^ (EN) Condé Nast, JW Anderson For Topshop Take Two, su British Vogue. URL consultato il 7 luglio 2021.
  10. ^ (EN) JW Anderson to launch Topshop range, su the Guardian, 13 giugno 2012. URL consultato il 7 luglio 2021.
  11. ^ (EN) The end of gender in fashion? JW Anderson, Levi's, TOPMAN…, su Hit Bag - Ho Chi Minh City & London, 4 ottobre 2013. URL consultato il 7 luglio 2021.
  12. ^ (EN) Versace unveils first Versus collection by JW Anderson in New York, su the Guardian, 16 maggio 2013. URL consultato il 7 luglio 2021.
  13. ^ (EN) Astrid Wendlandt, Exclusive: LVMH considers creative director change at Louis Vuitton - sources, in Reuters, 20 luglio 2016. URL consultato il 7 luglio 2021.
  14. ^ (EN) Condé Nast, JW Anderson Joins LVMH And Will Helm Loewe, su British Vogue. URL consultato il 7 luglio 2021.
  15. ^ (EN) LVMH buys stake in fashion label JW Anderson, su the Guardian, 26 settembre 2013. URL consultato il 7 luglio 2021.
  16. ^ a b (EN) Condé Nast, Up Close and Personal With Jonathan Anderson and A$AP Rocky’s New Collab, su Vogue. URL consultato il 7 luglio 2021.
  17. ^ (FR) Condé Nast, J.W.Anderson launches workshops in London, su Vogue Paris. URL consultato il 7 luglio 2021.
  18. ^ (FR) Condé Nast, The collab: M/M Paris for J.W.Anderson Workshops, su Vogue Paris. URL consultato il 7 luglio 2021.
  19. ^ (EN) Matthew Schneier, Jonathan Anderson Taps ASAP Rocky, Fan Turned Collaborator, in The New York Times, 8 giugno 2016. URL consultato il 7 luglio 2021.
  20. ^ (FR) Condé Nast, Obsession of the day: The Mackintosh x J.W.Anderson trench coat, su Vogue Paris. URL consultato il 7 luglio 2021.
  21. ^ (EN) Victoria Moss, Reign of glory: how British heritage house Mackintosh took the catwalks by storm, in The Telegraph, 18 settembre 2016. URL consultato il 7 luglio 2021.
  22. ^ (FR) Condé Nast, J.W.Anderson Workshops and Giles Round recreate the Shiva vase, su Vogue Paris. URL consultato il 7 luglio 2021.
  23. ^ Jamie Hawkesworth at JW Anderson workshop, su becauselondon.com.
  24. ^ (EN) Get to Know Photographer Ian David Baker, J.W. Anderson's Latest Collaborator, su W Magazine. URL consultato il 7 luglio 2021.
  25. ^ (EN) Daily Crush: J.W. Anderson's 'Paolo' T-Shirt by Alasdair McLellan, su www.out.com, 6 gennaio 2017. URL consultato il 7 luglio 2021.
  26. ^ (FR) Condé Nast, J.W Anderson workshop and Luis Venegas publication to co-release a mystery book, su Vogue Paris. URL consultato il 7 luglio 2021.
  27. ^ a b (EN) Abigail Radnor, ‘It is quite petrifying’: designer JW Anderson on his first exhibition, su theguardian.com, 10 Marzo 2017.
  28. ^ (FR) Condé Nast, J.W Anderson workshop and Luis Venegas publication to co-release a mystery book, su Vogue Paris. URL consultato il 7 luglio 2021.

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