Utente:Arianna Fornasari/Sandbox12

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Girolamo Scutellari (Ferrara, 23 febbraio 1821Ferrara, 13 marzo 1895) è stato un politico italiano e benefattore.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Girolamo Scutellari ricoprì svariate cariche in ambito sia comunale che provinciale tra le quali il ruolo di sovrintendente della Pinacoteca Comunale ferrarese e quella di socio della Deputazione ferrarese di storia patria oltre ad esserne corrispondente per le province della Romagna. Fu anche cultore d'arte (soprattutto ferrarese) e anch'esso pittore dilettante oltre che critico e recensore.[1]

Famiglia[modifica | modifica wikitesto]

Girolamo, chiamato familiarmente Momolo, nasce da Francesco (1780-1840) e Anna Aguiari (1788-1875) nel ramo ferrarese della famiglia Scutellari di Parma, trasferitasi nella città emiliana verso fine Cinquecento e che ebbe tra i suoi discendenti figure di spicco a livello politico, sociale ed ecclesiastico[2] oltre ad essere imparentata con altre famiglie in vista della città, tra le quali Costabili, Boldrini, Massari, Gulinelli, Aventi.[3][4]

Girolamo ebbe come prima moglie Zaira Gulinelli (1830-1857), morta prematuramente di tisi pochi mesi dopo il matrimonio, poi la contessa Anna Aventi (1836-1862) dalla quale ebbe tre figli.[5]

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Dopo aver conseguito il baccellierato in Filosofia alla pontificia Università di Ferrara, si laureò poi, nella stessa, in Giurisprudenza l'8 luglio 1842 avendo come compagno di studi Aurelio Saffi.[6] Dopo la laurea e sino a prima del matrimonio, viaggiò in numerose località sia italiane che estere. Il primo viaggio, documentato in un diario, risale al 1840 nel Granducato di Toscana; successivamente visitò Firenze assieme al pittore Gaetano Turchi, alcune città emiliano-romagnole e lombarde e il Regno delle due Sicilie (soggiornando a Napoli e Palermo). Particolarmente lungo fu il soggiorno a Roma tra il '44 e '45, dove visitò gli studi dei pittori Filippo Agricola e Massimo D'Azeglio.[7] Al 1847 risale il suo primo Grand Tour accompagnato da un servitore, durante il quale visitò numerose città europee (Parigi, Marsiglia, Tolone, Londra). Altre ne visitò nei viaggi successivi (Vienna, Praga, Budapest, Berlino, Dresda, Lipsia...), che si conclusero nel 1855 a completamento di un ulteriore Grand Tour che ripeteva, in gran parte, quello precedente del '47.[8]

Visione politico-religiosa[modifica | modifica wikitesto]

Il clima in cui crebbe risentiva ancora dei valori diffusi dalla Rivoluzione francese[9] Durante l'occupazione austriaca di Ferrara nel 1847[10] si arruolò col grado di capitano nella Guardia Civica Ferrarese, ricevendo numerosi e delicati incarichi. [11] Nel 1848, durante la prima guerra di indipendenza, pur non arruolandosi, partecipò all'accoglienza dei volontari in arrivo a Ferrara, ospitando nella propria abitazione alcuni ufficiali in diverse occasioni. A tali eventi cittadini, partecipò anche la cugina Carolina (1825-1900), moglie di Antonio Boldrini, che si distinse per l'accoglienza dei volontari e successivamente degli esuli veneti

[12]Agli inizi del pontificato di Pio IX, Girolamo, come molti altri coetanei, si affiancò alle idee legate al Neo-guelfismo, mantenendo fede e coerenza sia all'impostazione cattolica della famiglia che agli ideali patriottici di indipendenza e unità nazionale. Aderì dapprima alla Repubblica Romana - nella quale fu incaricato sia come coadiutore per la votazione elettorale della Costituente che deputato per la compilazione dei ruoli per l'Assemblea e, da Carlo Mayr, componente della Commissione per l'amministrazione dei luoghi pii, i cui beni erano stati confiscati dalla nuova Repubblica [13] - per poi, alla caduta del dominio pontificio, allo Stato liberale ed unitario, per il quale svolse numerosi incarichi.[14]

Scutellari fu tra i ferraresi che si offrirono di pagare parte della sanzione imposta di 206.000 scudi (pena il bombardamento ed il saccheggio della città) dal generale austricao Haynau a fronte dei disordini avvenuti tra il 18 ed il 19 febbraio 1849 che sfociarono nell'uccisione dello studente Giacomo Sani e di tre soldati della guarnigione austriaca.[15] Non avendo raggiunto la quota entro il termine stabilito ed essendo intervenuto il vice console inglese di Ferrara William Macalister (1797-1880)[16] a garanzia del pagamento da parte dei cittadini facoltosi, Scutellari ed altri si offrirono così di pagare quanto rimasto ma il generale volle comunque come garanzia sei ostaggi tra i benemeriti ferraresi.[17]

A seguito della conclusione della vicenda, fu tra i promotori per l'erezione di una lapide da murare sul fianco destro della Cattedrale, che riporta i nomi dei benemeriti che si offrirono come ostaggio a fronte della richiesta di Haynau. Nel dicembre 1859 partecipò alla cosìdetta Proposta Garibaldi per l'acquisto di un milione di fucili.[18]

Ruoli ed incarichi[modifica | modifica wikitesto]

Fece parte di numerose Opere Pie e Congregazioni[19] e grazie ad esse gli furono conferiti ulteriori prestigiosi riconoscimenti pontifici tra i quali la nomina da parte di Pio IX a Cameriere segreto soprannumerario di spada e cappa (dicembre 1857).[20]

Sin dal 1839 fu membro della Società del Casino (attualmente Circolo dell'Unione) dove presentò diversi israeliti, accompagnando il clima di fratellanza che nel frattempo aveva anche portato all'abbattimento delle porte del Ghetto[21]

Dopo la parentesi della Repubblica Romana e restaurato il governo pontificio, Scutellari ed altri furono richiamati a ricoprire diversi ruoli istituzionali sia a livello comunale che provinciale.[22]

Personalmente, fu confermato deputato segretario della Pinacoteca ferrarese [23] e, dal 1846, Sovrintendente.[24]

Fu inoltre promotore e fondatore nel 1868 dell'artistica Società Benvenuto Tisi da Garofalo,[25] Presidente delle Scuole di Belle Arti dell'Ateneo e membro delle Commissioni dei Pubblici Lavori e di Ornato (scutellari FD????)

Esposizioni[modifica | modifica wikitesto]

Opere letterarie[modifica | modifica wikitesto]

  • 1846 - Elenco dei Quadri ed altri oggetti esistenti nella Pinacoteca Comunale di Ferrara[26]
  • 1870 - La Cella dei Conti Gulinelli nel Cimitero Comunale di Ferrara, Tip. Bresciani[27]

In veste di autore, redasse anche diversi articoli nelle pubblicazioni di Atti della Deputazione Provinciale ferrarese di Storia Patria.[28]

Opere pittoriche[modifica | modifica wikitesto]

  • Orazione di Cristo nell’orto, sacrestia, Duomo di Ferrara[29]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ F. Decus, pp. 94-95.
  2. ^ Atti Accademia, p. 224 e nota 2.
  3. ^ Diversi carteggi sono presenti in archivi ferraresi, Miscellanea 1800: Busta 1 dal 1777 al 1873 (Marietta Rossi Scutellari e Carolina Scutellari), Busta 2 dal 1874 al 1881 (Anna Agujari Scutellari), Busta 3 dal 1882 al 1886 (Nozze Scutellari-Savonuzzi).
  4. ^ Per le citazioni di membri della famiglia, inserire Scutellari nel: isco.com, Box Cerca, su ottocentoferrarese.it. URL consultato il 20 agosto 2022.
  5. ^ Atti Accademia, p. 224.
  6. ^ Atti Accademia, p. 226.
  7. ^ Atti Accademia, pp. 226-227.
  8. ^ Atti Accademia, p. 228.
  9. ^ Atti Accademia, p. 224.
  10. ^ Atti Accademia, p. 231.
  11. ^ Atti Accademia, pp. 231-232.
  12. ^ Atti Accademia, p. 230.
  13. ^ Atti Accademia, p. 233.
  14. ^ Atti Accademia, p. 231.
  15. ^ Atti Accademia, pp. 233-234.
  16. ^ museoferrara.it, William Macalister Donald, su museoferrara.it. URL consultato il 31 agosto 2022.
  17. ^ Atti Accademia, pp. 233-234.
  18. ^ Atti Accademia, pp. 234-235.
  19. ^ Atti Accademia, p. 230.
  20. ^ Atti Accademia, p. 235.
  21. ^ Atti Accademia, p. 232.
  22. ^ Atti Accademia, p. 234.
  23. ^ Atti Accademia, pp. 234-235.
  24. ^ cronacacomune.
  25. ^ cronacacomune.
  26. ^ Valentina Lapierre, Una proposta per Mazzolino giovane: il San Rocco della Pinacoteca Nazionale di Ferrara. In Annali Online UniFE, Sezione di Lettere, Ferrrara, Unife, 2019, pp. 166-184, ISSN 1826-803X (WC · ACNP).
  27. ^ Atti Accademia, p. 224.
  28. ^ Per alcuni di essi: isco.com, Cerca in Nagliati, su ottocentoferrarese.it. URL consultato il 20 agosto 2022.
  29. ^ Stefano Luppi, La Cattedrale di Ferrara è ancora chiusa, su ilgiornaledellarte.com, 14 settembre 2021. URL consultato il 20 agosto 2022.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Francesco Scutellari, Girolamo Scutellari: un personaggio eclettico nella Ferrara dell’Ottocento. In: Atti dell'Accademia delle Scienze di Ferrara, vol. 95, Ferrara, 2017-2018, pp. 223-270.

Approfondimenti[modifica | modifica wikitesto]

Ricerche accademiche[modifica | modifica wikitesto]

  • Olivia Righetti, Girolamo Scutellari: pittore dilettante e cultore delle arti nella Ferrara ottocentesca, tesi di laurea, a. a. 1996/97, Facoltà di Lettere e Filosofia, corso di laurea in Conservazione dei Beni Culturali, Università degli Studi di Udine.

Altro/approfondimenti:

  • Discorso artistico intorno a Benvenuto Tisi da Garofalo, Ferrara, Domenico Taddei, 1872; cenni biografici intorno ai pittori, scultori e architetti ferraresi dal 1750 ai giorni nostri [...]
  • Neoestense, Pittura e Restauro, cit., pp. 131-134;
  • Ranieri Varese, Il contributo della Deputazione ferrarese agli studi di storia dell’arte: la cultura artistica locale, «Atti e Memorie della Deputazione provinciale ferrarese di storia patria», IV, s. IV, 1986, pp. 55-57

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]