Ulva lactuca

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Ulva lactuca
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Protisti
Sottoregno Viridiplantae
Divisione Chlorophyta
Classe Ulvophyceae
Ordine Ulvales
Famiglia Ulvaceae
Genere Ulva
Specie U. lactuca
Nomenclatura binomiale
Ulva lactuca
L., 1753
Sottospecie
  • Ulva lactuca lacinulata
  • Ulva lactuca latissima
  • Ulva lactuca rigida

Ulva lactuca L., 1753, conosciuta anche come lattuga di mare[1], è un'alga verde della famiglia delle Ulvaceae, comune nel Mar Mediterraneo e nei mari freddi o temperati.

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Alta fino a 30 centimetri, traslucida, di un acceso colore verde brillante. Presenta un filloide sottile, non molto grande, lamellare, fissato ad un peduncolo di forma elicoidale.

Ulva lactuca viene raccolta in primavera e in autunno, ovvero durante le stagioni in cui presenta il suo miglior colore che riflette la ricchezza di sostanze nutritive.

Usi[modifica | modifica wikitesto]

In Giappone, dove ha il nome di aosa (石蓴), viene consumata come alimento. Anche in Scozia si usa per zuppe e insalate. Viene mangiata cruda, come insalata in Scandinavia, in Danimarca, in Irlanda, ma anche in Indonesia. In Italia viene utilizzata per la preparazione delle zeppolelle di mare o frittelle alle alghe[2], piatto tipico napoletano.

Proprietà[modifica | modifica wikitesto]

Come tutte le alghe marine, è molto ricca in sali minerali e oligoelementi. In particolare, secondo Lahaye e Jegou[3] si caratterizza per la presenza di calcio (3g/100g) e di magnesio (2,8g/100g). Contiene tutti gli 8 aminoacidi essenziali. Presenta un discreto contenuto vitaminico (provitamina A, gruppo B e vitamina C) e di acidi grassi essenziali omega-3 (acido α-linolenico C18:3).

Fibre[modifica | modifica wikitesto]

Ulva lactuca contiene polisaccaridi idrosolubili che consistono in molecole solforate di acido uronico, che non possono essere degradate dagli enzimi digestivi. Così come gli amidi delle piante terrestri, gli amidi delle macroalghe verdi consistono in polisaccaridi amilacei e amilopectine, che hanno proprietà simili agli amidi presenti nelle patate, benché in queste ultime il grado di polimerizzazione sia notevolmente inferiore. Gli elementi amilacei di Ulva lactuca si dissolvono facilmente nell'acqua senza diventare appiccicosi.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Clelia Pirazzini, L'arcobaleno sott'acqua. Guida ai fondali della Riviera Ligure delle Palme, Genova, Gallery, 2002.
  2. ^ Mariano Pane, I sapori del sud, Rita Vessichelli Pane, 2005.
  3. ^ Marc Lahaye, Chemical and physico-chemical characteristics of dietary fibres from Ulva lactuca (L) Thuret and Enteromorpha compressa (L) Grev, in Journal of Applied Phycology, 1993.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • D.F. Jackson. Algae, Man and the Environment, Syracuse University Press, New York 1968
  • V.J. Chapman. Seaweeds and their uses, The Camelot Press Ltd, London 1970
  • Alain Saury. Le Alghe sorgente di vita, Musumeci, Aosta 1984
  • Anzalone; Consonni. Le Alghe Vita-Scienza-Futuro, Consonni Corona Corp Ed, Milano 1997
  • Anzalone; Consonni. Prontuario di Alimentazione Nutriceutica con Alghe 1° ediz, Consonni Corp Ed, Milano 2002
  • V. Anzalone Consonni. Ricette Mediterranee, la vera arte della cucina con le Alghe, Consonni Corona Corp Ed, Milano 2002
  • Anzalone; Consonni. Le Alghe Rimedi Funzionali, Consonni Corona Corp Ed, Milano 2004
  • A. Zocco. Salute e bellezza con le alghe, Red Ed, Milano 2004

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