Turbinicarpus alonsoi

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Turbinicarpus alonsoi
Stato di conservazione
Critico[1]
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Superasteridi
Ordine Caryophyllales
Famiglia Cactaceae
Sottofamiglia Cactoideae
Tribù Cacteae
Genere Turbinicarpus
Specie T. alonsoi
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Ordine Caryophyllales
Famiglia Cactaceae
Genere Turbinicarpus
Specie T. alonsoi
Nomenclatura binomiale
Turbinicarpus alonsoi
Glass & S.Arias, 1996
Sinonimi

Pediocactus alonsoi
(Glass & S.Arias) Halda, 1998

Turbinicarpus alonsoi Glass & S.Arias, 1996 è una pianta succulenta della famiglia delle Cactacee endemica del Messico centrale.[1][2][3]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Specie di piccole dimensioni, dalla forma globulare, con spine sottili, flessibili e che non pungono. Le cellule epiteliali delle spine risultano molto grandi (45 μm nell'asse maggiore) e sono presenti 1 o 2 strati di cellule subepiteliali distintivi.[4] Si tratta di una pianta eudicotiledone geofita.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

La specie è endemica dello stato di Guanajuato, nella specifico della zona intorno a Xichú a circa 1.900 m di altitudine.

La popolazione stimata si aggira intorno ai 5.000 esemplari, risulta fortemente frammentata e in declino.

Cresce nella macchia semi desertica su pendii rocciosi calcarei scoscesi.[1]

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La specie è inserita nella Lista Rossa della IUCN come specie a rischio critico di estinzione (Critically Endangered)[1]. In base agli ultimi dati disponibili (2013) la specie è presente in un'area di circa 9 km2 a causa della raccolta illegale per scopi ornamentali che ha portato a una riduzione della popolazione intorno al 50%.

Dato lo stato di conservazione la specie è inclusa nell'allegato I della Convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora selvatiche minacciate di estinzione (CITES) e nell'allegato A del Regolamento (UE) 2023/966 della Commissione del 15 maggio 2023 sul commercio internazionale delle specie di flora e di fauna selvatiche minacciate di estinzione.[5] [6] [7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d (EN) Fitz Maurice, W.A., Sánchez , E., Fitz Maurice, B & Guadalupe Martínez, J. 2013., Turbinicarpus alonsoi, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 23 novembre 2023.
  2. ^ (EN) Turbinicarpus alonsoi Glass & S.Arias, su Plants of the World Online, Kew Science. URL consultato il 23 novembre 2023.
  3. ^ (EN) G. Rowley e M. Kimnach, [318:br2.0.co;2 The New Cactus Lexicon], in Cactus and Succulent Journal, vol. 78, n. 6, 2006-11, pp. 318–319, DOI:10.2985/0007-9367(2006)78[318:br]2.0.co;2. URL consultato il 21 novembre 2023.
  4. ^ (ES) Alessandro Mosco, Micromorfología y anatomía de las espinas de Turbinicarpus (Cactaceae), in Revista Mexicana de Biodiversidad, vol. 80, n. 001, 1º aprile 2009, DOI:10.22201/ib.20078706e.2009.001.589. URL consultato il 21 novembre 2023.
  5. ^ (EN) Turbinicarpus alonsoi Glass & Arias, su speciesplus.net. URL consultato il 21 novembre 2023.
  6. ^ (EN) L_2023133IT.01000101.xml, su eur-lex.europa.eu. URL consultato il 21 novembre 2023.
  7. ^ (EN) Appendices I, II and III, CITES, su cites.org. URL consultato il 21 novembre 2023.

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