Triumph Bonneville T120

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Triumph Bonneville T120
CostruttoreBandiera del Regno Unito Triumph
TipoStradale
Produzionedal 1959 al 1975
Sostituisce laTriumph Tiger
Sostituita daTriumph Bonneville T140
Stessa famigliaTriumph Bonneville

La T120 è stato il primo modello di motocicletta facente parte della serie denominata Bonneville, prodotto dalla casa inglese Triumph dal 1959 al 1975.

Il contesto[modifica | modifica wikitesto]

Al modello venne assegnata la denominazione "Bonneville" dal nome dal famoso Bonneville Salt Flats, il lago salato dove si svolgevano i tentativi per conseguire i record di velocità.

L'attribuzione di tale nome, fu una sorta di rivendicazione dei due record assoluti di velocità raggiunti, nel 1955 e 1956, dal pilota Johnny Allen in sella alla "The devil arrow", una streamlining motorizzata Triumph con carenatura a siluro. Tali record, pur realizzati alla presenza della stampa e con cronometristi ufficiali, non vennero omologati dalla FIM, in quanto non svolti sotto il controllo dei suoi delegati.

La moto[modifica | modifica wikitesto]

La versione iniziale, erede della Tiger T110, è equipaggiata da un motore a 4 tempi bicilindrico frontemarcia da 650cm³ raffreddato ad aria, con due carburatori (la Tiger ne aveva uno solo) e dispone di 46 CV di potenza massima. Le prime versioni (fino al 1963) sono dotate di cambio a 4 rapporti con comando a pedale separato dal motore, mentre le versioni successive hanno il cambio in blocco (i cosiddetti motori "unit"). L'impianto frenante è con tamburi.

Divenne famosa tra gli appassionati anche per aver fornito il propulsore per la costruzione delle Triton (con telaio Norton) e delle Tribsa (con telaio BSA), tra le motociclette personalizzate più desiderate del tempo. Il nome Triton derivava, infatti, da Triumph (che forniva il propulsore) e Norton (che produceva il telaio realizzato a mano).

La T120 fu l'ultima moto disegnata da Edward Turner per la Triumph[1] (prima di ritirarsi Turner disegnò in seguito la Triumph Bandit e la BSA Fury, due bicilindriche bialbero di 350 cm³ che non fecero in tempo ad uscire dalla fase prototipale a causa della messa in liquidazione della BSA[2]).

Venne lanciata nel 1959 dalla Triumph come "la miglior motocicletta nel mondo" ed era stata concepita principalmente per il ricco mercato statunitense dove venivano richieste extra performance[3].

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

Caratteristiche tecniche - Triumph Bonneville T120R - 1969
Dimensioni e pesi
Ingombri (lungh.×largh.×alt.) 2140 × 680 × 960 mm
Altezze Sella: 800 mm - Minima da terra: 170 mm - Pedane: 300 mm
Interasse: 1440 mm Massa a vuoto: 165 kg Serbatoio: 9,5 o 15 l a seconda del tipo
Meccanica
Tipo motore: Bicilindrico parallelo frontemarcia a 4 tempi Raffreddamento: ad aria
Cilindrata 649 cm³ (Alesaggio 71 × Corsa 82 mm)
Distribuzione: ad aste e bilancieri Alimentazione: due carburatori Amal Concentric 930
Potenza: 50 CV a 6.700 giri/min (a scarico libero) Coppia: Rapporto di compressione: 9:1
Frizione: multidisco in bagno d'olio Cambio: 4 marce in semiblocco, comando a leva singola sulla destra
Accensione a spinterogeno 12V con ruttore
Trasmissione primaria a catena duplex; secondaria a catena
Avviamento a pedale
Ciclistica
Telaio monoculla sdoppiata in tubi
Sospensioni Anteriore: forcella telescopica con ammortizzatori idraulici a doppio effetto / Posteriore: forcellone oscillante e due ammortizzatori teleidraulici regolabili
Freni Anteriore: a tamburo centrale a doppia camma, diametro 200 mm / Posteriore: a tamburo laterale, diametro 177 mm
Pneumatici anteriore 3.25-19"; posteriore 4.00-18"
Prestazioni dichiarate
Velocità massima 170 km/h
Fonte dei dati: Motociclismo gennaio 1969, pag. 45

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ 1965 Triumph T120 Bonneville, su auto.howstuffworks.com. URL consultato il 25 ottobre 2011.
  2. ^ Jeff Clew, Edward Turner: The Man Behind the Motorcycles, Veloce Publishing, 2007, p. 133, ISBN 1-84584-065-8.
  3. ^ The Triumph Bonneville, su patricktaylor.com. URL consultato il 25 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 16 ottobre 2011).

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