Tramvie Elettriche Locarnesi

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Tramvie Elettriche Locarnesi
StatoBandiera della Svizzera Svizzera
Fondazione12 aprile 1906 a Locarno
Chiusura31 dicembre 1922
Sede principaleLocarno
SettoreTrasporto
Prodottitrasporti tranviari

La Tramvie Elettriche Locarnesi (TLo) era una società incaricata di gestire la linea tranviaria di Locarno, inaugurata nel 1908 e chiusa nel 1960[1].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1905 il Consiglio federale rilascia la concessione per la costruzione e l'esercizio di una linea tranviaria tra Locarno e Minusio. Viene lasciato 18 mesi di tempo ai promotori - tra i quali figura il sindaco della città Francesco Balli - per costituire la società e presentare gli statuti, nonché i documenti tecnici e finanziari. Il 12 aprile 1906 si costituì a Locarno la Società delle Tramvie Elettriche Locarnesi[2]; nel 1908 fu inaugurato il servizio tranviario[3].

Il 15 ottobre 1922 viene decisa la fusione delle società TLo e Ferrovie Regionali Ticinesi (FRT, oggi FART)[4]. Quest'ultima era stata costituita nel 1909 per la costruzione e l'esercizio della parte svizzera della ferrovia Locarno-Domodossola[5].

Concretamente, la TLo viene assorbita dalle FRT. Il personale impiegato dalla società tranviaria viene anch'esso interamente assorbito dalle FRT. La fusione ha effetto il primo gennaio 1923[6].

La tranvia continuerà ad essere gestita dalle FRT fino al suo smantellamento, nel 1960[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b :Ferrovie Autolinee Regionali Ticinesi (FART) - Svizzera:, su centovalli.ch. URL consultato il 3 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2012).
  2. ^ Ufficio di Locarno, in Foglio ufficiale svizzero di commercio, Berna, 27 dicembre 1906, p. 2094. URL consultato il 27 luglio 2023.
  3. ^ Foglio federale, anno 1905, pagine 460-471
  4. ^ Ufficio di Locarno, in Foglio ufficiale svizzero di commercio, Berna, 22 novembre 1930, p. 397. URL consultato il 27 luglio 2023.
  5. ^ :Ferrovie Autolinee Regionali Ticinesi (FART) - Svizzera:, su centovalli.ch. URL consultato il 4 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2012).
  6. ^ Foglio federale, anno 1923, pagine 863-865, su amtsdruckschriften.bar.admin.ch. URL consultato il 4 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 24 marzo 2016).
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