Topdog/Underdog

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Topdog/Underdog
Dramma
AutoreSuzan-Lori Parks
Titolo originaleTopdog/Underdog
Lingua originaleInglese
Prima assoluta26 luglio 2001
Public Theatre (New York)
PremiPremio Pulitzer per la drammaturgia

Outer Critics Circle Award alla migliore opera teatrale

 

Topdog/Underdog è un'opera teatrale della drammaturga statunitense Suzan-Lori Parks, debuttata a New York nel 2001. Vincitrice del Premio Pulitzer per la Drammaturgia e dell'Outer Critics Circle Award alla migliore opera teatrale, nel 2018 la pièce è stata definita dal New York Times la migliore opera teatrale statunitense degli ultimi venticinque anni.[1]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Il dramma racconta le vite da adulti di due fratelli afroamericani, Lincoln e Booth, mentre si occupano di donne, lavoro, povertà, gioco d'azzardo, razzismo e affrontano le conseguenze della loro infanzia problematica. I genitori infatti li hanno abbandonati da piccoli, rendendoli interamente dipendenti l'uno dall'altro. Lincoln, il maggiore, vive con Booth da quando la moglie l'ha cacciato e per lavoro di traveste da Abramo Lincoln; Booth cerca di lavorare come baro di professione ma, non riuscendoci, inizia col taccheggio.

Produzioni[modifica | modifica wikitesto]

Topdog/Underdog debuttò al Public Theatre dell'Off Broadway il 26 luglio 2001 e rimase in scena fino al 2 settembre. George C. Wolfe curò la regia, mentre Don Cheadle interpretava Booth e Jeffrey Wright Lincoln. La piece debuttò a Broadway il 7 aprile 2002, con Wright e Mos Def nel ruolo precedentemente interpretato da Cheadle. Nel 2003 la produzione di Broadway andò in scena al Royal Court Theatre di Londra.[2] Nel 2022 il dramma è stato riproposto a Broadway con la regia di Kenny Leon e Corey Hawkins e Yahya Abdul-Mateen II nel ruolo dei due protagonisti.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) The Great Work Continues: The 25 Best American Plays Since ‘Angels in America’, in The New York Times, 31 maggio 2018. URL consultato il 2 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 21 giugno 2020).
  2. ^ https://www.theguardian.com/stage/2003/aug/13/theatre1

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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