The Rezillos

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The Rezillos
I Rezillos durante un concerto a Chicago (2012)
Paese d'origineBandiera del Regno Unito Regno Unito
GenerePop punk[1][2]
Periodo di attività musicale1976 – 1978
1979 – 1985
1994
1996
2001 – in attività
EtichettaRezillos, Sire
Sito ufficiale

The Rezillos, conosciuti per alcuni anni con il nome The Revillos, sono un gruppo musicale scozzese. Il loro stile è un punk pop leggero e scanzonato che fonde melodie "anni sessanta" a citazioni glam, rock 'n' roll e beat.[1][2] Durante la loro discontinua carriera, i Rezillos divennero celebri anche grazie a diversi singoli inseriti nelle classifiche britanniche.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

1976 - 1978[modifica | modifica wikitesto]

I Rezillos furono fondati a Edimburgo nel 1976 ed erano composti da studenti d'arte divenuti musicisti autodidatti. Dopo aver suonato rock 'n' roll per un breve periodo, la band fece la sua prima apparizione live alla Teviot Row House dell'Università di Edimburgo. In quell'occasione, i Rezillos erano composti da Alan Forbes (voce), Dave Smythe (basso elettrico), Jo Callis (chitarra solista), Mark Harris (chitarra ritmica), Ali Paterson (batteria), Alistair Donaldson (sassofono), Sheila Hynde e Gayle Warning (coro). Queste ultime studiavano design della moda e indossavano sul palco abiti corti in stile Mary Quant.[3] L'anno dopo, i Rezillos ottennero il loro primo successo con il singolo I Can't Stand My Baby, uscito per l'etichetta indipendente Sensible.

Nel luglio 1977, Gayle Warning, Mark Harris e Dave Smythe lasciarono la band, mentre il sassofonista Donaldson divenne il nuovo bassista. I cinque membri rimasti firmarono un contratto con la Sire e pubblicarono il singolo Top of the Pops e l'album di debutto Can't Stand the Rezillos, contenente diverse cover, che raggiunsero rispettivamente la posizione numero 17 e 16 delle classifiche britanniche nell'agosto 1978.[4][5] Dopo l'uscita dell'album, Donaldson fu sostituito da Simon Templar. A causa di divergenze interne, la band si sciolse dopo un tour di addio nel dicembre 1978. Tale esperienza è documentata nell'album live Mission Accomplished ... But the Beat Goes On (1979),[6] che raggiunse il trentesimo posto delle classifiche inglesi.[4]

1979-1985[modifica | modifica wikitesto]

Pochi mesi dopo, nel 1979, Harris, Forbes e Hynde riformarono i Rezillos, che cambiarono rapidamente nome in Revillos (Ali Paterson, Jo Callis e Simon Templar avevano intanto formare gli Shake). La formazione rinnovata comprendeva anche il batterista Nicky Forbes, il bassista Felix e le coriste e ballerine Go-go Cherie e Babs/The Revettes. Nel 1979 la band registrò due singoli, Where's the Boy for Me? e Motorbike Beat, pubblicati per la Snatzo/Dindisc, una filiale della Virgin. A metà del 1979, Harris lasciò la band e fu sostituito dal chitarrista diciassettenne Kid Krupa, che partecipo alle sessioni dell'album Rev Up (1980).[7] Poco più tardi, Felix e Babs furono rimpiazzate da Vince Spik e Drax. La band scozzese firmò un contratto con la Superville e pubblicò il singolo She's Fallen in Love with a Monster Man (1981) e l'album Attack! (1983). Dopo aver preso parte a una serie di concerti autofinanziati negli Stati Uniti, il gruppo si scisse una seconda volta nel 1985.

1994, 1996[modifica | modifica wikitesto]

I Revillos ritornarono alla ribalta nel 1994 con nuovi musicisti (il chitarrista Kid Krupa e il bassista Mekon) e tennero diversi concerti in Giappone testimoniati nel disco Live & On Fire in Japan (1995). Due anni più tardi, grazie al rinnovato interesse per la formazione scozzese, i Revillos fecero anche alcune tappe live oltremanica durante il 1996. Nel medesimo anno uscì la compilation From the Freezer.[8]

2001 - oggi[modifica | modifica wikitesto]

Dopo uno iato durato alcuni anni, la band si formò ancora una volta riadottando l'originaria sigla Rezillos. Questa volta, l'organico era composto da Sheila Hynde, Alan Forbes, Jo Callis e Alasdair Paterson. Dopo essere passati alla Captain Oi!, i Rezillos pubblicarono brani inediti come Jungle of Eyes (2003).[9] Nel novembre 2011, la band ricevette il Tartan Clef Award.[10] Nel 2015 uscì l'album Zero. Oggi i Rezillos partecipano a diversi concerti nel Regno Unito e all'estero.

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Formazione attuale[modifica | modifica wikitesto]

  • Eugene Reynolds
  • Fay Fife
  • Angel Paterson
  • Chris Agnew
  • Jim Brady

Ex componenti[modifica | modifica wikitesto]

  • Jo Callis
  • Dr D.K. Smythe
  • William Mysterious
  • Hi-Fi Harris
  • Gayle Warning
  • Simon Templar
  • Johnny Terminator
  • Rocky Rhythm
  • Kid Krupa
  • Felix
  • Vince Santini
  • Max Atom
  • Fabian Wonderful
  • Buck Moon

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Come The Rezillos[modifica | modifica wikitesto]

Album in studio[modifica | modifica wikitesto]

  • 1978 – Can't Stand the Rezillos
  • 2015 – Zero

Singoli ed EP[modifica | modifica wikitesto]

  • 1977 – I Can't Stand My Baby
  • 1977 – (My Baby Does) Good Sculptures
  • 1978 – Top of the Pops
  • 1978 – Destination Venus
  • 1979 – Cold Wars
  • 1979 – I Wanna Be Your Man/I Can't Stand My Baby
  • 2009 – No 1 Boy
  • 2011 – Out of This World
  • 2012 – Top of the Pops

Album dal vivo[modifica | modifica wikitesto]

  • 1979 – Mission Accomplished ... But the Beat Goes On

Antologie[modifica | modifica wikitesto]

  • 1993 – Can't Stand The Rezillos: The (Almost) Complete Rezillos

Come The Revillos[modifica | modifica wikitesto]

Album in studio[modifica | modifica wikitesto]

  • 1980 – Rev Up
  • 1982 – Attack!

Singoli ed EP[modifica | modifica wikitesto]

  • 1979 – Where's the Boy for Me?
  • 1980 – Motor Bike Beat
  • 1980 – Scuba Scuba
  • 1980 – Hungry for Love
  • 1981 – She's Fallen in Love with a Monster Man
  • 1981 – Bongo Brain
  • 1981 – Santa Claus Is Comin' to Town!
  • 1982 – Tell Him
  • 1983 – Bitten by a Love Bug
  • 1984 – Midnight
  • 1994 – Yeah Yeah
  • 1996 – Jack the Ripper
  • 1998 – 4 track E.P.

Album dal vivo[modifica | modifica wikitesto]

  • 1994 – Live and on Fire in Japan
  • 1998 – Totally Alive

Antologie[modifica | modifica wikitesto]

  • 1995 – Attack of the Giant Revillos
  • 1996 – From the Freezer
  • 2003 – Jungle of Eyes

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Andrea Valentini, Revillos - Stratoplay, in Rumore, aprile 2020.
  2. ^ a b (EN) Iain Ellis, Brit Wits: A History of British Rock Humor, Intellect, 2012, p. 117.
  3. ^ (EN) The Rezillos Early Days by Dave Smythe, su punk77.co.uk. URL consultato il 9 aprile 2020.
  4. ^ a b (EN) Rezillos - Top Of The Pops, su everyhit.com. URL consultato il 9 aprile 2020.
  5. ^ (EN) The Rezillos - Can't Stand the Rezillos, su allmusic.com. URL consultato il 9 aprile 2020.
  6. ^ (EN) The Rezillos - Mission Accomplished...But the Beat Goes On, su allmusic.com. URL consultato il 9 aprile 2020.
  7. ^ (EN) Revillos - Rev Up, su allmusic.com. URL consultato il 9 aprile 2020.
  8. ^ (EN) Revillos - From the Freezer, su allmusic.com. URL consultato il 9 aprile 2020.
  9. ^ (EN) THE REVILLOS - Jungle Of Eyes (Captain Oi!), su cosmik.com. URL consultato il 9 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 5 luglio 2012).
  10. ^ (EN) Sci-fi punks The Rezillos honoured at prestigious Tartan Clef music awards, su dailyrecord.co.uk. URL consultato il 9 aprile 2020.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN10149294275980521353 · ISNI (EN0000 0001 0720 4012 · LCCN (ENno98051330
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