Thalattosuchus

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Thalattosuchus
Scheletro completo di T. superciliosus, al Senckenberg Naturmuseum di Francoforte
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Sauropsida
Clade † Mesoeucrocodylia
Sottordine † Thalattosuchia
Famiglia † Metriorhynchidae
Genere Thalattosuchus
Young et al., 2020[1]
Nomenclatura binomiale
† Thalattosuchus superciliosus
de Blainville, 1853
Specie

Thalattosuchus (il cui nome significa "coccodrillo di mare") è un genere estinto di crocodylomorpho marino vissuto negli oceani del Giurassico medio, in Europa.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Ricostruzione digitale di due T. superciliosus

Thalattosuchus potevano tranquillamente raggiungere una lunghezza complessiva di 3 metri (9,8 piedi). Il cranio era vagamente simile a quello delle forme attuali, mentre il corpo, la coda e soprattutto le zampe erano estremamente adattate per l'ambiente marino. Il corpo era relativamente allungato, mentre la coda era dotata all'estremità di una pinna simile a quella dei pesci, a mezzaluna. Le zampe, invece, erano trasformate in pinne corte e piatte, con tutte le dita di un singolo arto riunite in un'unica membrana. Le zampe posteriori erano lunghe circa il doppio di quelle anteriori.[2]

Nel complesso, il corpo snello e la coda dotata di pinna, rendevano questo animale un nuotatore più efficiente di qualsiasi altra specie di coccodrillo moderni.[2]

Dieta[modifica | modifica wikitesto]

Il Thalattosuchus era un predatore versatile e opportunista, cacciando una grande varietà di animali come i corazzati ammoniti e i pesci più rapidi; è inoltre possibile che potesse nutrirsi anche di animali volanti come gli pterosauri, che catturava mentre questi erano a pesca, oppure nutrirsi delle grande carcasse di plesiosauri e Leedsichthys, adagiate sul fondale o che galleggiavano in superficie.[3]

Classificazione[modifica | modifica wikitesto]

Il Thalattosuchus appartiene alla famiglia dei metriorhynchidae. Thalattosuchus era precedentemente assegnato a Metriorhynchus, come Metriorhynchus superciliosus. Tuttavia, Young et al. (2020) hanno mostrato che superciliosus è genericamente distinto dalle specie di tipo Metriorhynchus.[1]

Paleoecologia[modifica | modifica wikitesto]

Scheletro di T. superciliosus

Nonostante il Thalattosuchus fosse un predatore eccezionale nella sua epoca, anch'esso poteva divenire facilmente preda di predatori ben più grandi. Difatti, Thalattosuchus condivideva il suo habitat con enormi predatori marini come Liopleurodon, che poteva raggiungere anche i 6,39 metri (21 piedi) di lunghezza. Dal momento che Metriorhynchus aveva perso i suoi osteodermi, (comuni nei coccodrilli odierni) per diventare nuotatori più efficienti, avrebbe avuto poca difesa contro i predatori marini più grandi.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Mark T. Young, FLS; Arnaud Brignon; Sven Sachs; Jahn J. Hornung; Davide Foffa; James J. N. Kitson; Michela M. Johnson; Lorna Steel (2020). Cutting the Gordian knot: a historical and taxonomic revision of the Jurassic crocodylomorph Metriorhynchus. Zoological Journal of the Linnean Society. Online edition. doi:10.1093/zoolinnean/zlaa092.
  2. ^ a b Massare JA. 1988. Swimming capabilities of Mesozoic marine reptiles; implications for method of predation. Paleobiology 14 (2):187-205.
  3. ^ Forrest R. 2003. Evidence for scavenging by the marine crocodile Thalattosuchus on the carcass of a plesiosaur. Proceedings of the Geologists’ Association 114: 363-366.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]