Teologia di Aristotele

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La Teologia di Aristotele, chiamata anche Theologia Aristotelis, è una parafrasi in lingua araba di parti delle Enneadi di Plotino, come commentate da Porfirio.

Testo attribuito per secoli ad Aristotele, è stato poi acclarato che l'attribuzione era falsa e fu quindi ascritto allo Pseudo-Aristotele. L'opera esercitò un'influenza significativa sulla prima filosofia islamica. Ad esempio, al-Kindi e Avicenna furono influenzati dalle opere di Plotino, come tramandate dalla Teologia e da altre opere simili. Il traduttore tentò di integrare le idee di Aristotele con quelle di Plotino, cercando di rendere quest'ultimo compatibile col Cristianesimo e con l'Islam, nel contesto di una sintesi unica nel suo genere.

Analisi[modifica | modifica wikitesto]

La Plotiniana Arabica è formata dalla Theologia. dalla 'Letera sulla Scienza Divina e dai 'Detti del Saggio Greco. Secondo alcune fonti, essi furono adattati dal cristiano Ibn Na'ima al-Himsi e commentati dall'islamico Al-Kindi (entrambi gli scrittori furono attivi nel IX secolo).[1]

Esiste anche una versione stesa del testo il cui autore è ignoto. Secondo Shlomo Pines, fu probabilmente scritta da un ismailita. D'altra parte, Paul Fenton dichiarò che essa derivasse dagli Ebrei egiziani.

Oltre a questa parafrasi delle Enneadi che vengono fuse col pensiero aristotelico, esiste anche una parafrasi al De anima che viene fuso con le ide di Plotino.

La filosofia islamica successiva si basò su questa sintesi neoplatonica. Ciò valse anche per la filosofia medievale europea, che fece ricorso a testi filosofici islamici.

Edizioni[modifica | modifica wikitesto]

Testi[modifica | modifica wikitesto]

  • Badawi, Abdurrahman, Aflutin Ind Al’Arab. Plotinus apud Arabes: Theologia Aristotelis et Fragmenta Quae Supersunt, Cairo 1955 (ristampato in Kuwait, 1977 e 1995): originale arabo
  • un'edizione critica, che segue l'ordine di quelle arabe, è pubblicata dal progetto dell'European Research Council "Ideas, Advanced Grant 249431", supervisionato da Cristina d'Ancona.[2]

Traduzioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Francesco Patrizi, Mystica Aegyptiorum et Chaldaeorum: a Platone voce tradita, et ab Aristotele excepta et conscripta philosophia edente Francisco Patricio, Ferrara 1591: traduzione latina
  • H.-R. Schwyzer, Plotini Opera - Tomus II: Enneades IV-V . Plotiniana Arabica ad codicum fidem anglice vertit Geoffrey Lewis, Parigi 1959: traduzione in inglese, che sgue l'ordine del testo di Plotino
  • Luciano Rubio, Pseudo-Aristóteles, Teologia (Madrid 1978), traduzione in spagnolo
  • Catarina Belo, A Teologia de Aristóteles (2010), traduzione in portoghese basata sul testo di Badawi[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Si veda Adamson, Before Essence and Existence: al-Kindi's Conception of Being.
  2. ^ Greek into Arabic: Philosophical Concepts and Linguistic Bridges. European Research Council Ideas Advanced Grant 249431, su greekintoarabic.eu.
  3. ^ Copia archiviata (PDF), su obrasdearistoteles.net. URL consultato il 27 maggio 2023 (archiviato dall'url originale il 20 settembre 2018).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Sulla Teologia di Aristotele
  • Peter Adamson, Arabic Plotinus: A Philosophical Study of the 'Theology of Aristotle', Gerald Duckworth & Co, Londra, 2002. ISBN 0-7156-3163-2
  • M. Aouad, La Théologie d'Aristote et autres textes du Plotinus arabus, in R. Goudet (ed.) Dictionnaire des Philosophes Antiques, Éditions du CNRS, Parigi, 1989, pp. 541-90.
  • F. W. Zimmermann, The Origins of the so-called Theology of Aristotle, in J. Kraye, W. F. Ryan e C. B. Schmitt Pseudo-Aristotle in the Middle Ages. The Theology and other Texts, The Warburg Institute, Londr, 1986, pp. 110-240.
  • C. D'Ancona, The Greek Sage, the pseudo-Theology of Aristotle and the Arabic Plotinus in R. Arnzen and J. Thielmann (eds), Words, texts and concepts cruising the Mediterranean Sea, Peeters, Lovanio, 2004, pp. 159–76.
  • C. D'Ancona, Pseudo-Theology of Aristotle, Chapter I: Structure and Composition in Oriens, Brill, Leida, 2001, pp. 78–112.
  • Paul Fenton, The Arabic and Hebrew Versions of the Theology of Aristotle, in J. Kraye, W. F. Ryan e C. B. Schmitt Pseudo-Aristotle in the Middle Ages. The Theology and other Texts, The Warburg Institute, Londra, 1986, pp. 241–264.
  • Dimitri Gutas, Greek thought, Arabic culture : the Graeco-Arabic translation movement in Baghdad and early ʻAbbāsid society (2nd-4th/8th-10th centuries) (1998: Londra, Routledge) ISBN 0-415-06132-6
  • Shlomo Pines, La longue récension de la Théologie d'Aristote dans ses rapports avec la doctrine ismaélienne, in Revue des études Islamiques 22, 1954, pp. 7-20.
  • E. K. Rowson, The Theology of Aristotle and Some Other Pseudo-Aristotelian Texts Reconsidered, in Journal of the American Oriental Society 112, 1992, pp. 478–84.
  • Georges Vajda, Les Notes D'Avicenne Sur La 'Théologie D'Aristote', in Revue Thomiste 51, 1951, pp. 346-406. (traduzione del commento di Avicenna alla Teologia di Aristotele).
Sulle altre opere
  • Georges Anawati, Le néoplatonisme dans la pensée musulmane: état actuel des recherches, in Plotino e il neoplatonismo in Oriente e Occidente, Roma, 1974. (Contiene il testo e la traduzione della "Lettera sulla scienza divina").
  • Rüdiger Arnzen, Aristoteles' De anima : eine verlorene spätantike Paraphrase in arabischer und persischer Überlieferung, Brill, Leida, 1998. ISBN 90-04-10699-5

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN293273447 · BNF (FRcb12004309b (data)