Tempio di Ercole (Appia)

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Tempio di Ercole
I resti del sito
CiviltàRomana
Utilizzoluogo di sosta per viandanti
Epocacirca I secolo a.C.
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Lazio
Amministrazione
PatrimonioParco regionale dell'Appia antica
EnteRegione Lazio
Sito webwww.parcoarcheologicoappiaantica.it/luoghi/via-appia-antica/tempio-di-ercole/
Mappa di localizzazione
Map
Coordinate: 41°48′02.7″N 12°34′40.15″E / 41.80075°N 12.57782°E41.80075; 12.57782

Il cosiddetto Tempio di Ercole indicato da Marziale è in realtà un'area archeologica risalente alla civiltà romana situata nel Parco regionale dell'Appia antica all'VIII miglio della via Appia a pochi kilometri dalla Stazione di Santa Maria delle Mole.

Descrizione e storia[modifica | modifica wikitesto]

Il poeta latino Marziale nei suoi versi[1] parla di un tempio di Ercole fatto erigere dall’imperatore Domiziano all'ottavo miglio della via Appia e anche di una statua di Ercole con le sembianze dell'imperatore stesso[2]. Per molto tempo si è ritenuto di poter identificare il tempio citato con imponenti resti di colonne di peperino di tipo tuscanico che, allontanandosi da Roma, si incontrano in un sito sul lato destro della via Appia proprio nei pressi dell'ottavo miglio. Ad essi si riferiva probabilmente Charles Dickens nel 1846 quando visitando Roma e percorrendo la via Appia antica, scriveva[3] di templi in frantumi e di Un deserto di disfatta antichità inenarrabilmente squallido e malinconico, con una storia in ogni pietra che ingombra il terreno[4]. Studi recenti non hanno però confermato questa identificazione. I resti infatti indicano che le colonne formavano un quadrato (quadriportico) con cinque elementi per lato costituenti un edificio di età tardo repubblicana che molto probabilmente serviva come area di sosta per i viandanti. La struttura comprendeva quindici ambienti disposti su tre lati, adibiti ad una funzione commerciale e produttiva. All'ingresso è stato rinvenuto un altare dedicata al dio Silvano, una divinità rustica il cui culto era spesso associato a quello di Ercole[2]. Queste risultanze hanno fatto sì che gli archeologhi si siano messi alla ricerca, nell'area circostante, del tempio di cui parlava Marziale . Ufficialmente questo risulta non ancora rintracciato[5]. L'archeologo Marco Bellitto, studioso locale, sembra comunque avere delle idee chiare sulla sua effettiva localizzazione[2][6].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Epigrammi IX,65 IX,102 Simone Beta (a cura di), SBN IT\ICCU\MOD\1601941.
  2. ^ a b c Marco Bellitto, Il tempio di Ercole sulla Via Appia, su smariamole.it, 7 dicembre 2017. URL consultato l'8 dicembre 2018.
  3. ^ Charles Dickens, Pictures from Italy, SBN IT\ICCU\UFI\0075543.
  4. ^ Tempio di Ercole, su appasseggio.it. URL consultato l'8 dicembre 2018.
  5. ^ VIII miglio Mausoleo circolare – area del cosiddetto Tempio di Ercole, su Il cantiere continuo dell’Appia, la cura del patrimonio archeologico – Il Mausoleo circolare presso il Tempio di Ercole, parcoarcheologicoappiaantica.it, Sito ufficiale PARCO ARCHEOLOGICO DELL'APPIA ANTICA. URL consultato l'8 dicembre 2018.
  6. ^ Marco Bellitto, A spasso per Frattocchie : l'antica Bovillae da Cesare Augusto a Michelangelo, 2017, SBN IT\ICCU\RML\0415381.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Monumenti prossimi[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

resti del tempio di Ercole, su google.it, Google maps (in realtà virtuale). URL consultato l'8 dicembre 2018.