Suore missionarie dell'Immacolata Regina della Pace

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Le Suore Missionarie dell'Immacolata Regina della Pace sono un istituto religioso femminile di diritto pontificio: i membri di questa congregazione, dette Pianzoline, pospongono al loro nome la sigla S.M.I.R.P.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La congregazione venne fondata dal sacerdote sartiranese Francesco Pianzola (1881-1943): attento all'apostolato presso le classi rurali della sua terra, in particolare verso le mondine, l'8 maggio 1919 fondò a Mortara l'istituto delle Missionarie dell'Immacolata, per l'assistenza alle lavoratrici e le opere sociali. Il nucleo originario dell'istituto era composto da sei suore guidate da Anna Bandi, cofondatrice delle Missionarie.[2]

Pietro Berruti, vescovo di Vigevano, eresse la congregazione in istituto di diritto diocesano il 12 novembre 1920; le costituzioni della compagnia, elaborate da Pianzola, vennero approvate dal vescovo Angelo Giacinto Scapardini l'8 dicembre 1923.[2]

La congregazione ottenne il pontificio decreto di lode il 9 luglio 1947 e venne approvata definitivamente dalla Santa Sede il 12 gennaio 1957.[2] Il fondatore è stato proclamato beato nella cattedrale di Vigevano il 4 ottobre 2008.[3]

Attività e diffusione[modifica | modifica wikitesto]

Le Pianzoline collaborano con i sacerdoti e le Chiese locali con la catechesi e altre opere di promozione umana: ai tre voti comuni a tutti i religiosi, aggiungono la promessa di lavorare per la gioventù.

Oltre che in Italia, sono presenti in Brasile, Burkina Faso, Francia, Mali:[4] la casa madre è a Sartirana Lomellina, la sede generalizia è a Mortara.[1]

Al 31 dicembre 2005 l'istituto contava 254 religiose in 34 case.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Ann. Pont. 2007, p. 1617.
  2. ^ a b c DIP, vol. V (1978), coll. 407-408, voce a cura di G. Rocca.
  3. ^ Riti di beatificazione approvati da papa Benedetto XVI, su vatican.va. URL consultato il 10-7-2009.
  4. ^ Le pianzoline, su pianzoline.it. URL consultato il 10-7-2009.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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