Stazione di Roccapietra

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Roccapietra
stazione ferroviaria
Fabbricato viaggiatori della stazione di Roccapietra
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàRoccapietra
Coordinate45°47′25.8″N 8°16′32.3″E / 45.7905°N 8.27564°E45.7905; 8.27564
Lineeferrovia Varallo-Novara
Storia
Stato attualeDismessa
Attivazione1886
Soppressione2003
Caratteristiche
TipoFermata in superficie, passante

La stazione di Roccapietra era una fermata ferroviaria della linea Novara–Varallo a servizio dell'omonima frazione di Varallo.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La stazione entrò in funzione il 12 aprile 1886, in concomitanza all'attivazione del tronco Borgosesia-Varallo.

A seguito della statizzazione delle ferrovie, tra il 1905 e il 1906, la linea originariamente gestita dalla Società per le Strade Ferrate del Mediterraneo venne incorporata nella rete statale e l'esercizio degli impianti fu assunto dalle Ferrovie dello Stato.

L'8 giugno 1908 nella stazione avvenne un grave incidente ferroviario: un treno merci tamponò un treno viaggiatori fermo per guasto alla locomotiva[1].

Dal 2000 la gestione dell'intera linea, e con essa quella della fermata di Roccapietra, passò in carico a Rete Ferroviaria Italiana la quale ai fini commerciali classifica l'impianto nella categoria "Bronze"[2].

Nel 2003 la fermata venne dismessa a causa della perdita di utenza[3].

Strutture e impianti[modifica | modifica wikitesto]

La fermata è dotata del solo binario di corsa servito da una banchina.

La stazione dispone di un fabbricato viaggiatori sviluppato su due piani. L'edificio, a pianta rettangolare, era già completamente chiuso all'utenza negli anni immediatamente precedenti la dismissione dell'impianto. Il primo terra ospitava i servizi ai viaggiatori quali sala d'attesa e biglietteria; il primo era adibito ad appartamento per il capostazione.

Accanto al FV è collocato un edificio di dimensioni minori, sviluppato su un solo piano, che ospitava i servizi igienici.

Movimento[modifica | modifica wikitesto]

La stazione era servita dai treni regionali di Trenitalia, in base al contratto stipulato con Regione Piemonte, fino al 2003, anno in cui venne dismessa.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Un terribile disastro ferroviario presso Varallo-Sesia, in La Stampa, n. 159, 9 giugno 1908, p. 1.
  2. ^ www.rfi.it, Stazioni del Piemonte, su rfi.it. URL consultato il 19 novembre 2012 (archiviato dall'url originale il 16 maggio 2013).
  3. ^ Circolare Compartimentale RFI 14/2003, Compartimento di Torino

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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