Paolo Groppelli: differenze tra le versioni

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== La bottega di Giuseppe e Paolo Groppelli ==
== La bottega di Giuseppe e Paolo Groppelli ==
Per la '''bottega di Giuseppe e Paolo''' il catalogo delle opere è naturalmente più cospicuo. Nel 1709 lavorarono all'altare della sagrestia di [[Chiesa di San Michele in Isola|San Michele in Isola]]<ref name=":0" />. Nei due anni successivoi realizzarono due grandi figure d'angelo erette sull'altare di San Francesco Saverio nelle chiesa di San Giacomo a [[Lubiana]] e due figure di angeli molto simil per l'altare della Beata Vergine nella [[Cattedrale di San Nicola (Lubiana)|cattedrale di Lubiana]]<ref>{{Cita|Klemenčič}}, pp- 114-117</ref>. Nel 1712 circa parteciparono ai lavori del cantiere della facciata di [[Chiesa di San Stae|San Stae]], a loro è attribuibile certamente l'''Angelo reggicartiglio'' sulla chiave d'arco del portale principale. Parteciparono alla grande fornitura di statue veneziane per il Giardino d'estate di San Pietroburgo prima con la ''Ninfa dell'Aria'' e la perduta ''Ninfa della Terra'' (1716) e più tardi le figure di ''Talia'', ''Euterpe'', ''Tersicore'' e ''Polimnia'' (anche quest'ultima perduta) inviate nel 1725.<ref name=":0" /> Attorno al 1717 eseguirono diverse sculture per la [[Chiesa di Santa Maria di Nazareth (Venezia)|chiesa degli Scalzi]]: nelle nicchie della navata i santi ''Pietro'', ''Paolo'', ''Bartolomeo'', ''Giovanni Evangelista'' e nel presbiterio le sibille ''Ellespontica'' e ''Tiburtina''<ref>{{cita|Klemenčič}} pp. 110-112</ref>. Nel 1724-25 circa furono coinvolti, assieme a diversi altri scultori attivi a [[Venezia]] come Paolo Baratta, [[Francesco Cabianca]], [[Antonio Tarsia]] e [[Giuseppe Torretti]], nella cospicua decorazione della facciata della chiesa [[Chiesa di Santa Maria Assunta detta I Gesuiti|dei Gesuiti]] realizzando il ''San Matteo'' nella nicchia in basso a destra ed il ''San Giacomo Minore'' posto sulla trabeazione spezzata che divide la facciata. Nel 1727-1728 circa scolpirono le statue per la parrocchiale di [[Torviscosa]]: il ''San Francesco d'Assisi'' a ''pendant'' con il ''Sant'Antonio'' di Giuseppe Torretti sull'altare maggiore e la ''Madonna del Rosario'' sull'omonimo altare<ref name=":0" />. Dopo il 1728 scolpirono e firmarono le già rammentate allegorie del ''Tatto'' e della ''Ragione'' per lo scalone di villa Giovanelli Colonna a Noventa Padovana.
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Versione delle 23:41, 17 lug 2018

Paolo Groppelli (Venezia, 6 luglio 1677Venezia, 29 maggio 1751) è stato uno scultore italiano.

Biografia

Terzogenito di Giovanni Battista Groppelli ebbe come padrino di battesimo Giusto Le Court e fu anch'egli scultore. Ebbe l'apprendistato presso il fratello maggiore Marino e successivamente si unì in una propria bottega con il fratello Giuseppe. A differenza di questi di rielaborò gli stimoli del periodo di formazione in un linguaggio scultoreo più completo per cui è più agevole ricostruirne un catalogo autonomo[1]. Tra queste opere si annoverano la Madonna con il Bambino (1708) per la demolita chiesa di Santa Croce alla Giudecca (ora ricollocata nella chiesa di Sant'Antonio Abate a Lussingrande), gli altari della Beata Vergine del Rosario (1717-1723) – corredato nel fregio della cornice interna di quindici tondi a bassorilievo illustrativi dei Misteri del Rosario – e della Scuola del Santissimo Nome di Gesù (1725-1730) nel duomo di Pirano[2], il busto di Girolamo Foscarini nella cappella di famiglia a San Stae, alcune parti dello smembrato altare dei Santi Nicolò e Girolamo nel duomo di Udine[1], a cui si aggiungono le sculture realizzate dopo la morte di Giuseppe come il San Paolo (1741) nella parrocchiale di Pozzuolo del Friuli[3], il San Girolamo (1741 c.) nel duomo di Sacile o il San Zenone (1745) sulla facciata del Palazzo Comunale di Finale Emilia[1].

La bottega di Giuseppe e Paolo Groppelli

Per la bottega di Giuseppe e Paolo il catalogo delle opere è naturalmente più cospicuo. Nel 1709 lavorarono all'altare della sagrestia di San Michele in Isola[1]. Nei due anni successivi realizzarono due grandi figure d'angelo erette sull'altare di San Francesco Saverio nelle chiesa di San Giacomo a Lubiana e due figure di angeli molto simil per l'altare della Beata Vergine nella cattedrale di Lubiana[4]. Nel 1712 circa parteciparono ai lavori del cantiere della facciata di San Stae, a loro è attribuibile certamente l'Angelo reggicartiglio sulla chiave d'arco del portale principale. Parteciparono alla grande fornitura di statue veneziane per il Giardino d'estate di San Pietroburgo prima con la Ninfa dell'Aria e la perduta Ninfa della Terra (1716) e più tardi le figure di Talia, Euterpe, Tersicore e Polimnia (anche quest'ultima perduta) inviate nel 1725.[1] Attorno al 1717 eseguirono diverse sculture per la chiesa degli Scalzi: nelle nicchie della navata i santi Pietro, Paolo, Bartolomeo, Giovanni Evangelista e nel presbiterio le sibille Ellespontica e Tiburtina[5]. Nel 1724-25 circa furono coinvolti, assieme a diversi altri scultori attivi a Venezia come Paolo Baratta, Francesco Cabianca, Antonio Tarsia e Giuseppe Torretti, nella cospicua decorazione della facciata della chiesa dei Gesuiti realizzando il San Matteo nella nicchia in basso a destra ed il San Giacomo Minore posto sulla trabeazione spezzata che divide la facciata. Nel 1727-1728 circa scolpirono le statue per la parrocchiale di Torviscosa: il San Francesco d'Assisi a pendant con il Sant'Antonio di Giuseppe Torretti sull'altare maggiore e la Madonna del Rosario sull'omonimo altare[1]. Dopo il 1728 scolpirono e firmarono le già rammentate allegorie del Tatto e della Ragione per lo scalone di villa Giovanelli Colonna a Noventa Padovana.

Note

  1. ^ a b c d e f Massimini
  2. ^ De Grassi, p. 2
  3. ^ Klemenčič, pp. 115-116
  4. ^ Klemenčič, pp- 114-117
  5. ^ Klemenčič pp. 110-112

Bibliografia

  • Massimo De Grassi, Scultori veneti in Istria: la bottega dei Groppelli, in Annales - Annali di Studi istriani e mediterranei, vol. 22, n. 1, Capodistria, Zgodovinsko društvo za južno Primorsko, 2012.
  • Matej Klemenčič, Nuovi contributi all'opera dei fratelli Paolo e Giuseppe Groppelli, Francesco Robba and the Venetian Sculpture of the Eighteenth Century - Papers from an International Symposium - Ljubljana, 16th - 18th October 1998, Ljubljana, Rokus, aprile 2000, pp. 109-124.
  • Camillo Semenzato, La scultura veneta del Seicento e del Settecento, Venezia, Alfieri, 1966.
  • Gastone Vio, Appunti per una migliore conoscenza dei Groppelli e dei Comin, in Arte veneta, vol. 37, Venezia, Alfieri, 1983.

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN38022364 · ISNI (EN0000 0000 2112 8880 · CERL cnp00669053 · GND (DE130318868 · WorldCat Identities (ENviaf-38022364