Nikon F: differenze tra le versioni
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Si è subito affermata come il primo sistema fotografico professionale caratterizzato da [[obiettivo fotografico|ottiche]] e mirini intercambiabili. È stata la prima reflex ad essere dotata di un opzionale motore elettrico per il trascinamento della pellicola. Il vastissimo parco ottiche utilizzabile consentiva di avere uno strumento adatto a tutte le situazioni, dal [[reportage]] al [[fotografia ritrattistica|ritratto]] e dalla [[macrofotografia]] alla foto d'[[fotografia architettonica|architettura]] (obiettivo grandangolare basculante per la correzione delle fughe prospettiche). |
Si è subito affermata come il primo sistema fotografico professionale caratterizzato da [[obiettivo fotografico|ottiche]] e mirini intercambiabili. È stata la prima reflex ad essere dotata di un opzionale motore elettrico per il trascinamento della pellicola. Il vastissimo parco ottiche utilizzabile consentiva di avere uno strumento adatto a tutte le situazioni, dal [[reportage]] al [[fotografia ritrattistica|ritratto]] e dalla [[macrofotografia]] alla foto d'[[fotografia architettonica|architettura]] (obiettivo grandangolare basculante per la correzione delle fughe prospettiche). |
Versione delle 18:59, 31 mar 2016
Nikon F | |
---|---|
Tipo | SLR |
Formato | 35mm |
Pellicola | 135 |
Modalità | manuale |
Innesto obiettivi | Nikon F |
Mirino | intercambiabile, copertura 100% |
Otturatore | tendina |
Esposimetro | al selenio o CdS con Photomic |
Sensibilità dell'esposimetro | |
Tempi | da 1 s a 1/1000 s, posa B e T |
Tempi meccanici | tutti |
Bracketing | no |
Profondità di campo | si |
Blocco dell'esposizione | no |
Esposizioni multiple | si |
Flash integrato | no |
Tempo di sincro-flash | 1/60 s |
Presa sincro P/C | si |
Accessori | si |
La Nikon F è la prima fotocamera reflex prodotta dal 1959 al 1973 dalla Nippon Kogaku (successivamente Nikon). Il progetto deriva dalle fotocamere a telemetro allora in produzione.
Si è subito affermata come il primo sistema fotografico professionale caratterizzato da ottiche e mirini intercambiabili. È stata la prima reflex ad essere dotata di un opzionale motore elettrico per il trascinamento della pellicola. Il vastissimo parco ottiche utilizzabile consentiva di avere uno strumento adatto a tutte le situazioni, dal reportage al ritratto e dalla macrofotografia alla foto d'architettura (obiettivo grandangolare basculante per la correzione delle fughe prospettiche).
L'otturatore, inizialmente prodotto con tendine in stoffa, venne sostituito con una versione in lega di titanio.
I mirini intercambiabili rappresentarono una novità nel nascente mercato delle fotocamere reflex: era possibile sostituire il mirino pentaprismatico in dotazione con il mirino esposimetrico Photomic, il mirino a pozzetto, il mirino sportivo, il mirino angolare, il mirino ingranditore. L'attacco a baionetta usato per montare gli obiettivi al corpo macchina della Nikon F, denominato Nikon F-mount, è in seguito rimasto come standard, imponendosi nel tempo come il più grande sistema di obiettivi interscambiabili della storia della fotografia.[1]
L'esposimetro era esterno, al selenio e collegato al selettore delle velocità e all'anello dei diaframmi, poi nel 1962 viene prodotto il mirino Photomic che fornisce un esposimetro esterno al CdS (solfuro di cadmio), sostituito dal Photomic T (1965) con misurazione TTL e dal Photomic Tn (1967) con misurazione media a prevalenza centrale tipica della Nikon, dove due fotocellule reagiscono al 60% nella zona centrale al 40% per il resto. L'ultima versione rimane quella del 1968 dove l'esposimetro del Photomic FTn monta un nuovo sistema di informazione della luminosità dell'obiettivo, mediante il quale, una volta montata la lente, è sufficiente far compiere alla ghiera dei diaframmi una corsa completa "avanti - indietro" fino a fondo scala.
Nel 1973 la Nikon F ricevette delle piccole modifiche: leva di avanzamento e levetta dell'autoscatto rivestite di plastica come la F2 (già sul mercato da un paio di anni), l'aggiunta di una filettatura sulla presa sincro-flash e l'irrobustimento degli occhielli per la tracolla. Questi modelli vennero soprannominati "Apollo" in relazione alla missione spaziale Apollo 15 a cui Nikon fornì un modello speciale di F.
Curiosità
- La commercializzazione in Germania richiese la modifica del nome della fotocamera in Nikkor, a causa della somiglianza di Nikon con Zeiss Ikon.
- È stata resa famosa dal film Blow up di Michelangelo Antonioni.
- Fino alla metà degli anni sessanta, le fotocamere e gli obiettivi Nikkor erano marchiati Nippon Kogaku.
Note
Voci correlate
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Nikon F