Moby Dick (programma televisivo): differenze tra le versioni
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'''''Moby Dick''''' è stato un [[programma televisivo]] andato in onda su [[Italia 1]] tra il [[1996]] e il [[1999]], condotto dal giornalista [[Michele Santoro]]. Il titolo era tratto dall'[[Moby Dick|omonimo romanzo]] di [[Hermann Melville]]; il giornalista ha spiegato che l'analogia con la balena bianca "''rappresenta l'ambiguità della realtà in cui viviamo: quando sembra di averla a portata di mano ci si accorge che ci sta sfuggendo. E allora la caccia alla balena può essere la caccia alla verità, in cui, di volta in volta, è necessario assumere il ruolo del leviatano o quello del capitano Achab''.<ref name = Baroni>{{Cita|Baroni|pp. 300-302}}</ref> |
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Alla scrittura della trasmissione hanno partecipato gli storici collaboratori di Santoro, [[Sandro Ruotolo]], [[Riccardo Iacona]] e [[Corrado Formigli]], insieme a [[Pietro Suber]], Paola Mastrodonato e Paola Salzano.<ref name = Baroni /> Molti elementi, come ad esempio l'utilizzo del confronto diretto, della disposizione dello studio e degli ospiti ad "arena", così come i collegamenti con le "tele-piazze", erano già stati proposti dai precedenti talk show di Santoro.<ref name = Baroni /> Una puntata speciale della terza edizione del programma creò particolari polemiche, andando in onda venerdì 16 aprile 1999 in diretta dal ponte Brankov di [[Belgrado]], proprio durante un conflitto tra le forze della [[NATO]] e la [[Serbia]] nell'ambito della [[Guerra del Kosovo]], che in quel periodo volgeva al termine.<ref name = Baroni /> La lunga diretta, denominata ''TeleMilosevic'' dai contestatori, fu interrotta a causa dei bombardamenti che si verificarono sul luogo.<ref name = Baroni /> |
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Versione delle 20:31, 27 mar 2016
Anno | {{{anno prima visione}}} |
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Lingua originale | italiano |
Realizzazione | |
Conduttore | Michele Santoro |
Moby Dick è stato un programma televisivo andato in onda su Italia 1 tra il 1996 e il 1999, condotto dal giornalista Michele Santoro. Il titolo era tratto dall'omonimo romanzo di Hermann Melville; il giornalista ha spiegato che l'analogia con la balena bianca "rappresenta l'ambiguità della realtà in cui viviamo: quando sembra di averla a portata di mano ci si accorge che ci sta sfuggendo. E allora la caccia alla balena può essere la caccia alla verità, in cui, di volta in volta, è necessario assumere il ruolo del leviatano o quello del capitano Achab.[1]
La trasmissione
Il programma ha segnato il debutto di Michele Santoro sulle reti Mediaset, avvenuto in seguito all'abbandono della RAI dalla parte del giornalista a causa di una polemica politica con l'allora presidente dell'azienda pubblica Enzo Siciliano.[2] La trasmissione ha esordito il 5 dicembre 1996 su Italia 1, andando a collocarsi nella prima serata del martedì e del giovedì; nelle due diverse giornate venivano trattate rispettivamente tematiche di interesse sociale e politico.[2][1]
Alla scrittura della trasmissione hanno partecipato gli storici collaboratori di Santoro, Sandro Ruotolo, Riccardo Iacona e Corrado Formigli, insieme a Pietro Suber, Paola Mastrodonato e Paola Salzano.[1] Molti elementi, come ad esempio l'utilizzo del confronto diretto, della disposizione dello studio e degli ospiti ad "arena", così come i collegamenti con le "tele-piazze", erano già stati proposti dai precedenti talk show di Santoro.[1] Una puntata speciale della terza edizione del programma creò particolari polemiche, andando in onda venerdì 16 aprile 1999 in diretta dal ponte Brankov di Belgrado, proprio durante un conflitto tra le forze della NATO e la Serbia nell'ambito della Guerra del Kosovo, che in quel periodo volgeva al termine.[1] La lunga diretta, denominata TeleMilosevic dai contestatori, fu interrotta a causa dei bombardamenti che si verificarono sul luogo.[1]
Forse anche a causa della scarsa vocazione giornalistica di Italia 1, rete votata all'intrattenimento per un pubblico giovane che per la prima volta si affacciava nell'ambito del talk show giornalistico,[2] la trasmissione non riuscì mai ad ottenere grandi risultati d'ascolto, tanto che a partire dalla seconda edizione la puntata del martedì fu cadenzata con ritmo mensile e non più settimanale. Spesso doppiato negli ascolti dal diretto concorrente Pinocchio condotto da Gad Lerner; ha ottenuto alcune vittorie soltanto contro alcuni appuntamenti di TG3 Prima Serata, e per tentare di risollevare le sorti della trasmissione, si tentò anche di introdurre la cronaca nera tra i temi trattati.[2]
Al termine della terza edizione, andata in onda il 27 maggio 1999, il conduttore è tornato in RAI, rendendo di fatto Moby Dick l'unica sua produzione targata Mediaset.
Durante l'estate 1999, in seconda serata, andarono in onda i reportage Moby's, realizzati dai giornalisti del talk show.[1]
Note
Bibliografia
- Joseph Baroni, Dizionario della televisione, Raffaello Cortina Editore, 2005, ISBN 88-7078-972-1.
- Aldo Grasso (a cura di), Enciclopedia della televisione, 3aed., Garzanti Editore, 2008, ISBN 978-88-11-50526-6.