Nudo (Francesco Baccini): differenze tra le versioni

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(1) è considerato uno dei suoi classici per eccellenza, e riflette l'indole introversa del giovane Francesco, come viene raccontato nella sua autobiografia. Compare una citazione quale omaggio a [[Rino Gaetano]], quando cita ''una borsa di coccodrillo'', immagine presente nella canzone ''Gianna'' per indicare una prostituta. <br>(2) è un valzer che ricorda le cattive abitudini dei buoni sentimenti che scompaiono dopo il Natale.<br> (3) punta il dito sulle sacche di intolleranza ancora presenti in Europa nonostante il crollo del regime comunista avvenuto da quasi tre anni. <br>(4) è un breve quadro sulla noia che colpisce la vita coniugale.<br> (5) è ispirata a una storia vera, nella quale due giovani ragazzi di [[Civitavecchia]] si tolsero la vita giurandosi amore eterno. <br>(6) è cantata nei dialetti genovese da Baccini e napoletano dall'artista ospite. <br>(7) è una sorta di manifesto artistico trasformato in una lettera aperta alla sua compagna. L'inciso riecheggia in alcuni passaggi un successo del 1973 inciso da [[Artie Kaplan]] e intitolato ''Harmony''. <br>(8) descrive il personaggio protagonista del film [[Edward mani di forbice]] di [[Tim Burton]] con pratogonista [[Johnny Depp]]. <br>Il ritorno alla ironia più graffiante si trova in (9), dove si racconta non di un collaboratore di giustizia, bensì di un improbabile mitomane che finisce nel braccio della legge quando è troppo tardi per dichiararsi innocente, ostaggio di una giustizia che cerca colpevoli per alcuni delitti irrisolti. Tra i versi: "Ho ucciso anche l'Uomo Ragno" che fa riferimento al successo degli ''883''. <br>(10) è invece la prima cover incisa da Baccini: ''Your other love'', successo di [[Connie Francis]] del [[1963]], era stata cantata nel [[1964]] col testo italiano da [[Gino Paoli]], che ne fece uno dei suoi primi successi discografici, qui riproposta con un arrangiamento [[reggae]]. <br>Chiude (11) che fotografa la situazione politica del nostro paese, colpita dallo scandalo di [[Mani pulite]] che ha investito l'intero territorio: risponde ai proclami leghisti che vedevano in Roma la culla di ogni corruzione, ed espande a tutto il Paese l'urgenza di rifondare la coscienza civile.<br>
(1) è considerato uno dei suoi classici per eccellenza, e riflette l'indole introversa del giovane Francesco, come viene raccontato nella sua autobiografia. Compare una citazione quale omaggio a [[Rino Gaetano]], quando cita ''una borsa di coccodrillo'', immagine presente nella canzone ''Gianna'' per indicare una prostituta. <br>(2) è un valzer che ricorda le cattive abitudini dei buoni sentimenti che scompaiono dopo il Natale.<br> (3) punta il dito sulle sacche di intolleranza ancora presenti in Europa nonostante il crollo del regime comunista avvenuto da quasi tre anni. <br>(4) è un breve quadro sulla noia che colpisce la vita coniugale.<br> (5) è ispirata a una storia vera, nella quale due giovani ragazzi di [[Civitavecchia]] si tolsero la vita giurandosi amore eterno. <br>(6) è cantata nei dialetti genovese da Baccini e napoletano dall'artista ospite. <br>(7) è una sorta di manifesto artistico trasformato in una lettera aperta alla sua compagna. L'inciso riecheggia in alcuni passaggi un successo del 1973 inciso da [[Artie Kaplan]] e intitolato ''Harmony''. <br>(8) descrive il personaggio protagonista del film [[Edward mani di forbice]] di [[Tim Burton]] con protagonista [[Johnny Depp]]. <br>Il ritorno alla ironia più graffiante si trova in (9), dove si racconta non di un collaboratore di giustizia, bensì di un improbabile mitomane che finisce nel braccio della legge quando è troppo tardi per dichiararsi innocente, ostaggio di una giustizia che cerca colpevoli per alcuni delitti irrisolti. Tra i versi: "Ho ucciso anche l'Uomo Ragno" che fa riferimento al successo degli ''883''. <br>(10) è invece la prima cover incisa da Baccini: ''Your other love'', successo di [[Connie Francis]] del [[1963]], era stata cantata nel [[1964]] col testo italiano da [[Gino Paoli]], che ne fece uno dei suoi primi successi discografici, qui riproposta con un arrangiamento [[reggae]]. <br>Chiude (11) che fotografa la situazione politica del nostro paese, colpita dallo scandalo di [[Mani pulite]] che ha investito l'intero territorio: risponde ai proclami leghisti che vedevano in Roma la culla di ogni corruzione, ed espande a tutto il Paese l'urgenza di rifondare la coscienza civile.<br>
(12) è da considerarsi una bonus track: è stato l'inno ufficiale dei campionati mondiali di ciclismo dello stesso anno, cantato per metà in italiano da Baccini e per l'altra metà in inglese dal cantante norvegese [[Jahn Teigen]], con una frase introduttiva pronunciata dal campione di ciclismo [[Eddy Merckx]].
(12) è da considerarsi una bonus track: è stato l'inno ufficiale dei campionati mondiali di ciclismo dello stesso anno, cantato per metà in italiano da Baccini e per l'altra metà in inglese dal cantante norvegese [[Jahn Teigen]], con una frase introduttiva pronunciata dal campione di ciclismo [[Eddy Merckx]].



Versione delle 13:35, 17 dic 2011

Nudo
album in studio
ArtistaFrancesco Baccini
Pubblicazione1993
Durata44 min : 45 sec
Dischi1
Tracce12
GenerePop
EtichettaCGD
Francesco Baccini - cronologia
Album precedente
Album successivo

Nudo è il quarto album del cantautore italiano Francesco Baccini, pubblicato nel 1993 dall'etichetta discografica CGD.

Dello stesso titolo e copertina sarà una autobiografia pubblicata nello stesso anno dall'editore Bompiani, che racconta in modo particolare della sua prima giovinezza.

Senza cadere nella tentazione di fare un sequel del fortunato album Nomi e cognomi, Baccini si mette in discussione, percorrendo nuove strade musicali senza fossilizzarsi nella sua natura giullaresca che aveva caratterizzato i precedenti lavori. In quello che egli stesso definisce il suo disco più "serio", non mancano le accuse e le trovate dense di sarcasmo, ma il sentimento la fa da padrone, senza sfociare nel pietismo e senza ricorrere ai cliché abusati delle canzoni d'amore.

Tracce

  1. Ho voglia d'innamorarmi - 4:01
  2. Venticinque dicembre - 3:04
  3. Rifacciamo il muro di Berlino - 4:42
  4. E la sera scende giù - 2:05
  5. Mauro e Cinzia - 4:22
  6. Portugal - 3:13 (con Patrizio Trampetti)
  7. Nudo - 3:12
  8. Mani di forbice - 3:46
  9. Il superpentito - 3:57
  10. Lei sta con te - 3:57
  11. Non solo a Roma - 4:21
  12. Wheels in motion - 4:03

Commenti alle tracce

(1) è considerato uno dei suoi classici per eccellenza, e riflette l'indole introversa del giovane Francesco, come viene raccontato nella sua autobiografia. Compare una citazione quale omaggio a Rino Gaetano, quando cita una borsa di coccodrillo, immagine presente nella canzone Gianna per indicare una prostituta.
(2) è un valzer che ricorda le cattive abitudini dei buoni sentimenti che scompaiono dopo il Natale.
(3) punta il dito sulle sacche di intolleranza ancora presenti in Europa nonostante il crollo del regime comunista avvenuto da quasi tre anni.
(4) è un breve quadro sulla noia che colpisce la vita coniugale.
(5) è ispirata a una storia vera, nella quale due giovani ragazzi di Civitavecchia si tolsero la vita giurandosi amore eterno.
(6) è cantata nei dialetti genovese da Baccini e napoletano dall'artista ospite.
(7) è una sorta di manifesto artistico trasformato in una lettera aperta alla sua compagna. L'inciso riecheggia in alcuni passaggi un successo del 1973 inciso da Artie Kaplan e intitolato Harmony.
(8) descrive il personaggio protagonista del film Edward mani di forbice di Tim Burton con protagonista Johnny Depp.
Il ritorno alla ironia più graffiante si trova in (9), dove si racconta non di un collaboratore di giustizia, bensì di un improbabile mitomane che finisce nel braccio della legge quando è troppo tardi per dichiararsi innocente, ostaggio di una giustizia che cerca colpevoli per alcuni delitti irrisolti. Tra i versi: "Ho ucciso anche l'Uomo Ragno" che fa riferimento al successo degli 883.
(10) è invece la prima cover incisa da Baccini: Your other love, successo di Connie Francis del 1963, era stata cantata nel 1964 col testo italiano da Gino Paoli, che ne fece uno dei suoi primi successi discografici, qui riproposta con un arrangiamento reggae.
Chiude (11) che fotografa la situazione politica del nostro paese, colpita dallo scandalo di Mani pulite che ha investito l'intero territorio: risponde ai proclami leghisti che vedevano in Roma la culla di ogni corruzione, ed espande a tutto il Paese l'urgenza di rifondare la coscienza civile.
(12) è da considerarsi una bonus track: è stato l'inno ufficiale dei campionati mondiali di ciclismo dello stesso anno, cantato per metà in italiano da Baccini e per l'altra metà in inglese dal cantante norvegese Jahn Teigen, con una frase introduttiva pronunciata dal campione di ciclismo Eddy Merckx.

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