Goffredo il Barbuto: differenze tra le versioni

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L'Imperatore [[Enrico III del Sacro Romano Impero]] lo autorizzò a succedere al padre come duca dell'Alta Lotaringia nel [[1044]], ma gli rifiutò il titolo ducale della Bassa Lotaringia, temendo in una riunione del Ducato. Il progetto di Enrico intendeva nominare il figlio più giovane, [[Gothelo II della Bassa Lorena|Gothelo]], come Duca della Bassa Lotaringia. Infine, Goffedo riuscì a diventare Duca della Bassa Lotaringia, ma perse la parte a nord del ducato.
L'Imperatore [[Enrico III del Sacro Romano Impero]] lo autorizzò a succedere al padre come duca dell'Alta Lotaringia nel [[1044]], ma gli rifiutò il titolo ducale della Bassa Lotaringia, temendo in una riunione del Ducato. Il progetto di Enrico intendeva nominare il figlio più giovane, [[Gothelo II della Bassa Lorena|Gothelo]], come Duca della Bassa Lotaringia. Infine, Goffedo riuscì a diventare Duca della Bassa Lotaringia, ma perse la parte a nord del ducato.


Goffredo si ribellò nuovamente al Re e devastò le terre della Bassa Lotaringia, tra cui la città di [[Verdun]] che, malgrado gli spettasse per eredità, Enrico non gli aveva concesso. Egli venne presto sconfitto dalle armate imperiali, deposto ed imprigionato insieme al figlio ([[Gibichenstein]], [[1045]]). Quando suo figlio morì in prigionia, la guerra ricominciò. [[Baldovino V delle Fiandre]] aiutò Enrico a porre sul trono di Lorena il Vescovo [[Teodorico di Verdun]]. Goffredo sorprese il vescovo (che fuggì) e saccheggiò Verdun, bruciandone la cattedrale. L'[[11 novembre]] [[1048]] a [[Thuin]], Goffredo ottenne da [[Adalberto di Lorena|Adalberto]], l'Alta Lotaringia, sconfiggendolo e uccidendolo in battaglia. Enrico immediatamente nominò il giovane [[Gerardo di Lorena|Gerardo di Chatenoy]] a rimpiazzare Adalberto alla Dieta di [[Worms]]. Nelle sue succesive campagne per tentare di impossessarsi della regione della [[Mosella]], Goffredo incontrò una strenua resistenza da Gerardo e venne forzato a rinunciare ai propri diritti, riconciliandosi con il vescovo. Egli diede la prorpia assistenza economica e fisica per la ricostruzione della cattedrale che aveva distrutto a Verdun.
Goffredo si ribellò nuovamente al Re e devastò le terre della Bassa Lotaringia, tra cui la città di [[Verdun]] che, malgrado gli spettasse per eredità, Enrico non gli aveva concesso. Egli venne presto sconfitto dalle armate imperiali, deposto ed imprigionato insieme al figlio ([[Gibichenstein]], [[1045]]). Quando suo figlio morì in prigionia, la guerra ricominciò. [[Baldovino V delle Fiandre]] aiutò Enrico a porre sul trono di Lorena il Vescovo [[Teodorico di Verdun]]. Goffredo sorprese il vescovo (che fuggì) e saccheggiò Verdun, bruciandone la cattedrale. L'[[11 novembre]] [[1048]] a [[Thuin]], Goffredo ottenne da [[Adalberto di Lorena|Adalberto]], l'Alta Lotaringia, sconfiggendolo e uccidendolo in battaglia. Enrico immediatamente nominò il giovane [[Gerardo di Lorena|Gerardo di Chatenoy]] a rimpiazzare Adalberto alla Dieta di [[Worms]]. Nelle sue succesive campagne per tentare di impossessarsi della regione della [[Mosella]], Goffredo incontrò una strenua resistenza da Gerardo e venne forzato a rinunciare ai propri diritti, riconciliandosi con il vescovo. Contribuì inoltre alla ricostruzione della cattedrale che aveva distrutto a Verdun.


Nel [[1053]], morì la sua prima moglie, Doda, e Goffredo si risposò con [[Beatrice di Bar]], vedova di [[Bonifacio III di Canossa]] e madre di [[Matilde di Canossa|Matilde]], erede di Bonifacio. L'Imperatore Enrico III aveva arrestato Beatrice e il suo giovane figlio [[Federico di Canossa|Federico]] e l'aveva relegata in Germania, separata dal marito e dal figlio, che morì pochi giorni dopo. L'Imperatore affermava che il matrimonio era stato accordato senza il suo permesso, e perciò non era considerato valido. Approvando invece il nuovo matrimonio con Goffredo, quest'ultimo ottenne il governo della [[Toscana]] in vece di Beatrice e di Matilde.
Nel [[1053]] morì la sua prima moglie, Doda, e Goffredo si risposò con [[Beatrice di Bar]], vedova di [[Bonifacio III di Canossa]] e madre di [[Matilde di Canossa|Matilde]], erede di Bonifacio. L'Imperatore Enrico III aveva arrestato Beatrice e il suo giovane figlio [[Federico di Canossa|Federico]] e l'aveva relegata in Germania, separata dal marito e dal figlio, che morì pochi giorni dopo. L'Imperatore affermava che il matrimonio era stato accordato senza il suo permesso, e perciò non era considerato valido. Approvando invece il nuovo matrimonio con Goffredo, quest'ultimo ottenne il governo della [[Toscana]] in vece di Beatrice e di Matilde.


Baldovino V quindi si ribellò, riversando la guerra su [[Trier]] e [[Nijmegen]]. Enrico rispose devastando le [[Fiandre]] e conquistando [[Lilla]] e [[Tournai]] ([[1054]]). In questa guerra, Goffredo prese prigioniero [[Federico della Bassa Lorena|Frederico di Lussemburgo]], Duca della Bassa Lorena, che aveva ricevuto questo ducato, inclusa Antwerp, da Enrico III.
Baldovino V quindi si ribellò, riversando la guerra su [[Trier]] e [[Nijmegen]]. Enrico rispose devastando le [[Fiandre]] e conquistando [[Lilla]] e [[Tournai]] ([[1054]]). In questa guerra, Goffredo prese prigioniero [[Federico della Bassa Lorena|Frederico di Lussemburgo]], Duca della Bassa Lorena, che aveva ricevuto questo ducato, inclusa Anversa, da Enrico III.


Nel [[1055]], Goffredo assediò Antwerp, ma Federico venne ilberato dai lorenesi, assolutamente opposti a Goffredo. Enrico III morì nel [[1056]] e il suo successore, [[Enrico IV del Sacro Romano Impero|Enrico IV]], aveva appena sei anni. In quell'anno, Baldovino si riconciliò e portò omaggio al nuovo re. Nel [[1056]] e nel [[1059]], con i trattati di [[Andernach]], Baldovino cedette la Marca di [[Ename]] nella Contea di [[Brabante]], probabilmente in cambio della Marca di [[Valenciennes]], che era stata confiscata da Enrico III nel [[1045]].
Nel [[1055]], Goffredo assediò Anversa, ma Federico venne ilberato dai lorenesi, assolutamente opposti a Goffredo. Enrico III morì nel [[1056]] e il suo successore, [[Enrico IV del Sacro Romano Impero|Enrico IV]], aveva appena sei anni. In quell'anno, Baldovino si riconciliò e portò omaggio al nuovo re. Nel [[1056]] e nel [[1059]], con i trattati di [[Andernach]], Baldovino cedette la Marca di [[Ename]] nella Contea di [[Brabante]], probabilmente in cambio della Marca di [[Valenciennes]], che era stata confiscata da Enrico III nel [[1045]].


Nel [[1057]], Goffredo venne esiliato in Toscana, dove fu coreggente con Beatrice. Qui entrò in guerra con il Ducato di [[Spoleto]] ([[1057]]) di proprietà di [[Papa Stefano IX]], suo fratello. Nel gennaio [[1058]], [[Leone di Benedetto Cristiano]] gli aprì le porte della città all'elezione del nuovo Papa, [[Nicola II]]. Impossessatosi del Tevere ed avendo assaltato il [[Laterano]], Goffredo riuscì ad espellere l'[[antipapa Benedetto X]] dalla città eterna il [[24 gennaio]]. Durante il regno papale di suo fratello e dei suoi successori, egli ricoprì un ruolo fondamentale nella politica del centro e del nord italia, inclusa la [[Sardegna]], dove si alleà con [[Barisone I di Torres]] contro la Repubblica di [[Pisa]], con l'intento di estendere il proprio potere su entrambi i domini.
Nel [[1057]], Goffredo venne esiliato in Toscana, dove fu coreggente con Beatrice. Qui entrò in guerra con il [[Ducato di Spoleto]] ([[1057]]) di proprietà di [[Papa Stefano IX]], suo fratello. Nel gennaio [[1058]], [[Leone di Benedetto Cristiano]] gli aprì le porte della città all'elezione del nuovo Papa, [[Nicola II]]. Impossessatosi del [[Tevere]] ed avendo assaltato il [[Laterano]], Goffredo riuscì ad espellere l'[[antipapa Benedetto X]] dalla città eterna il [[24 gennaio]]. Durante il regno papale di suo fratello e dei suoi successori, egli ricoprì un ruolo fondamentale nella politica del centro e del nord italia, inclusa la [[Sardegna]], dove si alleò con [[Barisone I di Torres]] contro la Repubblica di [[Pisa]], con l'intento di estendere il proprio potere su entrambi i domini.


Nel [[1065]] venne richiamato in patria per assurgere al titolo di Duca della Bassa Lorena alla morte di Federico. Egli riuscì nuovamente ad ottenere Antwerp. Installò la propria corte a [[Buglione]] e morì la vigiglia di Natale del [[1069]].
Nel [[1065]] venne richiamato in patria per assurgere al titolo di Duca della Bassa Lorena alla morte di Federico. Egli riuscì nuovamente ad ottenere Antwerp. Installò la propria corte a [[Buglione]] e morì la vigilia di Natale del [[1069]].


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Versione delle 15:59, 25 lug 2009

Goffredo III di Lotaringia detto il Barbuto (9971069) era il figlio maggiore di Gothelo I, Duca di Alta e Bassa Lotaringia. Viene talvolta indicato come Goffredo II della Bassa Lotaringia e Goffredo I di Toscana. Per eredità, egli fu Conte di Verdun e divenne Margravio di Anversa come vassallo del Duca della Bassa Lotaringia.

Biografia

L'Imperatore Enrico III del Sacro Romano Impero lo autorizzò a succedere al padre come duca dell'Alta Lotaringia nel 1044, ma gli rifiutò il titolo ducale della Bassa Lotaringia, temendo in una riunione del Ducato. Il progetto di Enrico intendeva nominare il figlio più giovane, Gothelo, come Duca della Bassa Lotaringia. Infine, Goffedo riuscì a diventare Duca della Bassa Lotaringia, ma perse la parte a nord del ducato.

Goffredo si ribellò nuovamente al Re e devastò le terre della Bassa Lotaringia, tra cui la città di Verdun che, malgrado gli spettasse per eredità, Enrico non gli aveva concesso. Egli venne presto sconfitto dalle armate imperiali, deposto ed imprigionato insieme al figlio (Gibichenstein, 1045). Quando suo figlio morì in prigionia, la guerra ricominciò. Baldovino V delle Fiandre aiutò Enrico a porre sul trono di Lorena il Vescovo Teodorico di Verdun. Goffredo sorprese il vescovo (che fuggì) e saccheggiò Verdun, bruciandone la cattedrale. L'11 novembre 1048 a Thuin, Goffredo ottenne da Adalberto, l'Alta Lotaringia, sconfiggendolo e uccidendolo in battaglia. Enrico immediatamente nominò il giovane Gerardo di Chatenoy a rimpiazzare Adalberto alla Dieta di Worms. Nelle sue succesive campagne per tentare di impossessarsi della regione della Mosella, Goffredo incontrò una strenua resistenza da Gerardo e venne forzato a rinunciare ai propri diritti, riconciliandosi con il vescovo. Contribuì inoltre alla ricostruzione della cattedrale che aveva distrutto a Verdun.

Nel 1053 morì la sua prima moglie, Doda, e Goffredo si risposò con Beatrice di Bar, vedova di Bonifacio III di Canossa e madre di Matilde, erede di Bonifacio. L'Imperatore Enrico III aveva arrestato Beatrice e il suo giovane figlio Federico e l'aveva relegata in Germania, separata dal marito e dal figlio, che morì pochi giorni dopo. L'Imperatore affermava che il matrimonio era stato accordato senza il suo permesso, e perciò non era considerato valido. Approvando invece il nuovo matrimonio con Goffredo, quest'ultimo ottenne il governo della Toscana in vece di Beatrice e di Matilde.

Baldovino V quindi si ribellò, riversando la guerra su Trier e Nijmegen. Enrico rispose devastando le Fiandre e conquistando Lilla e Tournai (1054). In questa guerra, Goffredo prese prigioniero Frederico di Lussemburgo, Duca della Bassa Lorena, che aveva ricevuto questo ducato, inclusa Anversa, da Enrico III.

Nel 1055, Goffredo assediò Anversa, ma Federico venne ilberato dai lorenesi, assolutamente opposti a Goffredo. Enrico III morì nel 1056 e il suo successore, Enrico IV, aveva appena sei anni. In quell'anno, Baldovino si riconciliò e portò omaggio al nuovo re. Nel 1056 e nel 1059, con i trattati di Andernach, Baldovino cedette la Marca di Ename nella Contea di Brabante, probabilmente in cambio della Marca di Valenciennes, che era stata confiscata da Enrico III nel 1045.

Nel 1057, Goffredo venne esiliato in Toscana, dove fu coreggente con Beatrice. Qui entrò in guerra con il Ducato di Spoleto (1057) di proprietà di Papa Stefano IX, suo fratello. Nel gennaio 1058, Leone di Benedetto Cristiano gli aprì le porte della città all'elezione del nuovo Papa, Nicola II. Impossessatosi del Tevere ed avendo assaltato il Laterano, Goffredo riuscì ad espellere l'antipapa Benedetto X dalla città eterna il 24 gennaio. Durante il regno papale di suo fratello e dei suoi successori, egli ricoprì un ruolo fondamentale nella politica del centro e del nord italia, inclusa la Sardegna, dove si alleò con Barisone I di Torres contro la Repubblica di Pisa, con l'intento di estendere il proprio potere su entrambi i domini.

Nel 1065 venne richiamato in patria per assurgere al titolo di Duca della Bassa Lorena alla morte di Federico. Egli riuscì nuovamente ad ottenere Antwerp. Installò la propria corte a Buglione e morì la vigilia di Natale del 1069.

Predecessore Duca dell'Alta Lotaringia Successore
Gothelo I 1044-1047
Adalberto
Predecessore Duca della Bassa Lotaringia Successore
Federico 1065-1069
Goffredo IV
Predecessore Margravio di Toscana Successore
Federico 1065-1069
Goffredo IV
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