Ugo Malmozzetto: differenze tra le versioni
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Intorno al 1076 distrusse l'[[abbazia di San Clemente a Casauria]] dopo aver catturato in un'imboscata l'abate Trasmondo, che stava organizzando la difesa della regione contro gli invasori normanni, provocando così gravi danni a quel monastero, cosicché vi rimasero soltanto quattro monaci<ref>{{Cita|Berardi (1726)|pp. 866-867}}.</ref>. |
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Pur essendo un grande persecutore e distruttore di Casauria, fu uno dei protettori dell'[[abbazia di San Bartolomeo]] di [[Carpineto della Nora|Carpineto]], mentre nel 1092 donava al vescovo di Valva il [[San Benedetto in Perillis#Monastero di San Benedetto|monastero di San Benedetto in Perillis]] e tra i possedimenti a questo spettanti anche alcuni beni nel castello di [[Collepietro]]{{senza fonte}}. |
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La sua attività bellicosa cessò verso la fine del secolo, quando cadde in un'imboscata mentre cercava di impadronirsi di [[Prezza]], città strategica dell'[[L'Aquila|Aquila]] per il controllo della [[Valle Peligna|Conca Peligna]] e delle comunicazioni verso ovest, attirato in un convegno amoroso dalla sorella del signore di Prezza<ref>{{Cita|Berardi (1726)|pp. 869-870}}.</ref>. Morì in prigione nel 1097{{senza fonte}}. |
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Versione delle 17:39, 27 ago 2023
Ugo Malmozzetto (o Malmusetto o Maumouzet) (... – 1097) è stato un condottiero normanno, conte di Manoppello[1].
Biografia
Al seguito di Roberto d'Altavilla, conte di Loritello, e del fratello Drogone d'Altavilla, nipoti di Roberto il Guiscardo, fin dal 1061 prese parte alla conquista di parte delle Marche e degli Abruzzi[senza fonte].
Intorno al 1076 distrusse l'abbazia di San Clemente a Casauria dopo aver catturato in un'imboscata l'abate Trasmondo, che stava organizzando la difesa della regione contro gli invasori normanni, provocando così gravi danni a quel monastero, cosicché vi rimasero soltanto quattro monaci[2].
Pur essendo un grande persecutore e distruttore di Casauria, fu uno dei protettori dell'abbazia di San Bartolomeo di Carpineto, mentre nel 1092 donava al vescovo di Valva il monastero di San Benedetto in Perillis e tra i possedimenti a questo spettanti anche alcuni beni nel castello di Collepietro[senza fonte].
La sua attività bellicosa cessò verso la fine del secolo, quando cadde in un'imboscata mentre cercava di impadronirsi di Prezza, città strategica dell'Aquila per il controllo della Conca Peligna e delle comunicazioni verso ovest, attirato in un convegno amoroso dalla sorella del signore di Prezza[3]. Morì in prigione nel 1097[senza fonte].
Da una certa Rogata (morta il 1º novembre 1093), presunta figlia di Goffredo d'Altavilla, uno dei fratelli di Roberto il Guiscardo, quindi con sangue assieme normanno e longobardo, ebbe sette figli, che infeudò delle terre conquistate, cinque dei quali perirono l'anno della sua morte[4].
Note
- ^ Gatto (1974), pp. 355-375.
- ^ Berardi (1726), pp. 866-867.
- ^ Berardi (1726), pp. 869-870.
- ^ Berardi (1726), p. 870.
Bibliografia
- (LA) Giovanni Berardi, Chronicon Casauriense, in RIS, vol. 2, 2ª parte, 1726, ISBN non esistente.
- Ludovico Gatto, Ugo Maumouzet, conte di Manoppello, normanno d'Abruzzo, in AA.VV., Studi sul medioevo cristiano, Roma, Istituto storico italiano per il medio evo, 1974, ISBN non esistente.