Curlandia: differenze tra le versioni

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* quella orientale meno fertile e meno popolata
* quella orientale meno fertile e meno popolata


Oltre un centinaio di fiumi ne attraversano il territorio ma solo tre di questi -- il Daugava, il [[Lielupe]] (Aa) e il [[Venta]] (Windau) -- sono navigabili, tutti scorrono verso nord-ovest e sfociano nel mar Baltico.
Oltre un centinaio di fiumi ne attraversano il territorio ma solo tre di questi - il Daugava, il [[Lielupe]] (Aa) e il [[Venta]] (Windau) - sono navigabili, tutti scorrono verso nord-ovest e sfociano nel mar Baltico. Il territorio è caratterizzato dalla presenza di numerosi laghi e aree umide. Il clima è variabile, spesso nebbioso e con inverni rigidi.


Il clima umido e la presenza di numerosi laghi e aree umide ne fa un territorio umido e spesso nebbioso con clima molto variabile e inverni rigidi. L'occupazione principale, in passato, era l'agricoltura e le colture principali erano [[segale]], [[Hordeum vulgare|orzo]], [[avena]], [[Frumento|grano]], [[lino]] e la [[potata]].
L'occupazione principale, in passato, era l'agricoltura e le colture principali erano [[segale]], [[Hordeum vulgare|orzo]], [[Avena sativa|avena]], [[Frumento|grano]], [[Linum usitatissimum|lino]] e [[patata]].


== Popolazione ==
== Popolazione ==

Versione delle 15:40, 3 ago 2007

File:Kurlandia.JPG
Stemma della Curlandia

La Curlandia (in lettone: Kurzeme, tedesco: Kurland, polacco: Kurlandia, in latino: Curonia / Couronia) è una regione storica dell'area baltica compresa nell'attuale territorio della Lettonia. In passato costituiva una provincia dello stato dei Cavalieri Teutonici della Livonia (ca. 12001560), in seguito fu un ducato all'interno della Confederazione Polacco-Lituana (15601795), e una provincia della Russia imperiale (17951918).

È situata fra i 55° 45′ e i 57° 45′ Nord e 21° e i 27° Est.

Entrata del Palazzo di Rundāle, residenza dei duchi di Curlandia

Geografia e clima

Il confine nord-orientale della Curlandia era delimitato dal fiume Daugava (Dvina), che la separava dai distretti della Latgallia (che ai tempi dell'Impero russo era parte della provincia di Vitebsk) e dalla Livonia. A nord era delimitata dal golfo di Riga, a ovest dal mar Baltico e a sud confinava con la Prussia orientale (provincia della Prussia) e con il distretto russo di Kovno.

La superficie è pari a circa 27,286 km², dei quali 262 km² sono acque interne. Il territorio è pianeggiante con lievi ondulazioni e le coste sono pianeggianti e paludose, l'interno è costituito da colline coperte di foreste con numerose aree umide e laghi. L'altitudine non supera i 213 m s.l.m.

La pianura di Jelgava (Mitau) divide il territorio in due parti:

  • quella occidentale, fertile e densamente abitata eccetto a nord
  • quella orientale meno fertile e meno popolata

Oltre un centinaio di fiumi ne attraversano il territorio ma solo tre di questi - il Daugava, il Lielupe (Aa) e il Venta (Windau) - sono navigabili, tutti scorrono verso nord-ovest e sfociano nel mar Baltico. Il territorio è caratterizzato dalla presenza di numerosi laghi e aree umide. Il clima è variabile, spesso nebbioso e con inverni rigidi.

L'occupazione principale, in passato, era l'agricoltura e le colture principali erano segale, orzo, avena, grano, lino e patata.

Popolazione

La popolazione era di 619.154 abitanti nel 1870; 674,437 nel 1897, 345.756 erano donne; 714,200 (stima) nel 1906. Il 79% della popolazione era di etnia lettone, l'8.75% tedeschi, l'1.7% russi, e un 1% rispettivamente di polacchi e di lituani. Vi era inoltre un 8% di ebrei e alcuni livoni.

I capoluoghi dei 10 distretti erano Jelgava (Mitau) che era la capitale (35.011 abitanti nel 1897), Bauska (6543), Jaunjelgava (Friedrichstadt) (5223), Kuldīga (Goldingen) (9733), Grobiņa (1489), Aizpute (Hasenpoth) (3338), Ilūkste (Illuxt) (2340), Talsi (Talsen) (6215), Tukums (Tuckum) (7542) e Ventspils (Windau) (7132).

Il 75% della popolazione era luterano, il resto era ortodosso o cattolico.

Storia

Dalla Preistoria al Medioevo

In tempi antichi era abitata dai curi una tribù baltica che nella prima parte del XIII secolo furono convertiti al cristianesimo dai Cavalieri Portaspada, un ordine monastico militare tedesco, nel 1237, in seguito alla fusione fra i due ordini, l'area passò sotto il controllo dell'Ordine Teutonico, a quell'epoca la Curlandia comprendeva i due ducati di Curlandia e di Semgallia.

Il ducato di Curlandia

File:Pol-lith commonwealth map.jpg
Mappa dell'area baltica nel 1619

Nel 1651 il Ducato di Curlandia prese possesso della sua prima colonia in Africa: l'isola di Sant'Andrea, sul fiume Gambia, dove venne fondato il Forte Giacobbe. La colonia esportava avorio, oro, pelli e spezie. Poco più tardi, nel 1652, i Curlandesi stabilirono una nuova colonia nell'isola caraibica di Tobago, da dove esportavano zucchero, tabacco, caffè e spezie.

Lo stesso argomento in dettaglio: Colonizzazione curlandese delle Americhe.

Voci correlate