Sistema di allerta precoce dei terremoti

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Un Sistema di allerta precoce dei terremoti[1] (in inglese Early Earthquake Warning System o Earthquake Early Warning, abbreviato in EEW) è un sistema di accelerometri, sismometri, ideato per notificare la popolazione dell'arrivo delle onde sismiche generate da un terremoto. Le allerte non rappresentano un sistema di previsione, difatti l'allerta viene diramata quando il terremoto è già in corso.

Funzionamento[modifica | modifica wikitesto]

Quando il sistema rileva un terremoto, è in grado di diffondere un'allerta, in media 5-60 secondi prima dell'arrivo delle onde di superficie, poiché i dati fluiscono attraverso il sistema più velocemente di quanto non facciano le onde sismiche.[2]

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Diffusione dei sistemi

     Funzionanti a livello nazionale

     Funzionanti in alcune regioni

     In fase di sperimentazione

Solo il Giappone, Taiwan e Corea del Sud dispongono di sistemi di allerta precoce completi e funzionanti a livello nazionale, mentre altri paesi dispongono di sistemi di allerta parziali, come Messico, Romania, Stati Uniti d'America e Cina. Sistemi in fase di sperimentazione invece sono presenti in Italia, Francia, Turchia, Svizzera[3], Israele[4], Cile[5], Costa Rica, Guatemala, El Salvador e Nicaragua.[6]

Sistemi completi[modifica | modifica wikitesto]

Giappone[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Sistema di allerta precoce dei terremoti (Giappone).

Corea del Sud[modifica | modifica wikitesto]

La Corea del Sud ha sviluppato e iniziato a utilizzare un Sistema di allerta precoce dei terremoti a partire dal 22 gennaio 2015.[7] Il sistema analizza automaticamente e prevede l'area approssimativa dell'epicentro di un terremoto stimando la magnitudo dell'evento, in seguito alla rilevazione di un'onda P da almeno 6 dei 150 sismometri installati in tutta la Corea. Queste stime permettono all'agenzia meteorologica coreana di avvisare la popolazione delle regioni interessate attraverso le trasmissioni TV, la radio e messaggi di cell broadcast se è prevista una magnitudo superiore al 5,0.[7][8]

Sistemi parziali o in fase di sperimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Francia[modifica | modifica wikitesto]

SNCF ha allestito 24 stazioni di monitoraggio lungo la linea mediterranea ferroviaria francese ad alta velocità per una lunghezza di 250 chilometri, formando un sistema di allerta precoce dei terremoti. I punti di monitoraggio sismico sono collocati in media ogni 10 chilometri e sono collegati al centro di controllo di Marsiglia e al centro di verifica dell'Agenzia nazionale sismologica francese a Parigi.[9] Quando un terremoto viene rilevato dal sistema di allarme rapido, e la scossa supera la soglia di allarme di 65 gal, viene impartito un comando di arresto per i treni sulla linea.[9]

Sistemi globali[modifica | modifica wikitesto]

Earthquake Network[modifica | modifica wikitesto]

Rilevatore Terremoto, in inglese Earthquake Network[10], è un progetto di ricerca che mira a sviluppare e mantenere un sistema di allerta precoce dei terremoti utilizzando gli smartphone a livello globale.

Attraverso un'applicazione, il sistema utilizza gli accelerometri presenti negli smartphone di utenti volontari, riesce a rilevare un terremoto ed emettere un'allerta sonora per avvertire gli utenti più distanti dall'epicentro dell'evento sismico.

Il progetto è iniziato il 1º gennaio 2013 dal professore Francesco Finazzi dell'Università di Bergamo.

Android Earthquake Alerts System[modifica | modifica wikitesto]

Il servizio di allerta terremoti Google integrato in Android è stato presentato nel 2020 negli Stati Uniti[11] e diffuso in altri paesi nel 2021.[12] Il sistema è molto simile a quello di Earthquake Network, utilizzando gli accelerometri dei dispositivi, il sistema è in grado di rilevare le scosse in alcune aree del mondo.[13][14]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ I sistemi di allerta precoce dei terremoti in Italia funzionerebbero?, su Agi. URL consultato il 7 febbraio 2023.
  2. ^ (EN) How Do Earthquake Early Warning Systems Work?, su Caltech Science Exchange. URL consultato il 7 febbraio 2023.
  3. ^ SED | Earthquake Early Warning, su www.seismo.ethz.ch. URL consultato il 7 febbraio 2023.
  4. ^ (EN) Ran N. Nof, Itzhak Lior e Ittai Kurzon, Earthquake Early Warning System in Israel—Towards an Operational Stage, in Frontiers in Earth Science, vol. 9, 2021, DOI:10.3389/feart.2021.684421/full. URL consultato il 10 febbraio 2023.
  5. ^ (EN) Berkeley Earthquake Early Warning: Key Publications, su seismo.berkeley.edu. URL consultato l'11 febbraio 2023.
  6. ^ (EN) Earthquake Early Warning Advances in Four Central American Countries | Seismological Society of America, su www.seismosoc.org. URL consultato l'11 febbraio 2023.
  7. ^ a b (EN) Earthquake Early Warning (EEW) Services, su www.kma.go.kr. URL consultato il 10 febbraio 2023.
  8. ^ (EN) South Korea Earthquake Early Warning | 2021.12.14 17:19 [M 5.3 ➤ 4.9] [English Subtitles], su youtube.com.
  9. ^ a b (FR) SYSTÈME D'ARRÊT D'URGENCE DU TGV MÉDITERRANÉE, su www-dase.cea.fr. URL consultato il 10 febbraio 2023.
  10. ^ Real time earthquake alerts on smartphone with Earthquake Network, su Earthquake Network. URL consultato il 7 febbraio 2023.
  11. ^ (EN) Earthquake detection and early alerts, now on your Android phone, su Google, 11 agosto 2020. URL consultato il 7 febbraio 2023.
  12. ^ (EN) Introducing Android Earthquake Alerts outside the U.S., su Google, 28 aprile 2021. URL consultato il 7 febbraio 2023.
  13. ^ Google aggiorna tutti gli smartphone Android: avviso immediato se sta per arrivare un terremoto, su DDay.it. URL consultato il 7 febbraio 2023.
  14. ^ HDblog.it, Android, l'allerta terremoti di Google funziona: testimonianze dalle Filippine, su HDblog.it, 26 luglio 2021. URL consultato il 7 febbraio 2023.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]