Shams al-Ma'arif

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Il Libro della Gnosi del Sole
Titolo originaleشمس المعارف
Shams al-Ma'arif
Altri titoliShams al-Ma'arif wa Lata'if al-'Awarif
L'introduzione di una copia manoscritta del Libro risalente all'inizio del XVII secolo
AutoreAhmad al-Buni Almalki
PeriodoXIII sec.
GenereTrattato
SottogenereGrimorio
Lingua originalearabo

Shams al-Ma'arif o Shams al-Ma'arif wa Lata'if al-'Awarif è un grimorio del XIII secolo incentrato sulla magia araba e sostenuto essere un manuale per raggiungere la spiritualità esoterica. È stato scritto dallo studioso sufi Ahmad al-Buni che lo scrisse nel periodo trascorso in Algeria dove morì intorno al 1225 d.C. (622 A.H.).[1] Il libro è un insieme di piccole parti delle opere autentiche di al-Buni e di testi di altri autori.[2] Studiosi come il proto- salafita ibn Taymiyya hanno criticato il libro e etichettato al-Buni come un illuso adoratore del diavolo.[3][4]

Nella forma contemporanea, il libro è composto da due volumi, Shams al-Ma'arif al-Kubra (Il Grande Libro della Gnosi del Sole) e Shams al-Ma'arif al-Sughra (Il Pccolo Libro della Gnosi del Sole), così, poi, rinominati semplicemente perché la prima parte è più grande della seconda.[5][6] I primi capitoli introducono il lettore ai quadrati magici e alla combinazione di numeri e alfabeto che si ritiene portino effetti magici e che, secondo al-Buni sono l'unico modo per comunicare con jinn, angeli e spiriti. L'indice introdotto nelle successive edizioni stampate dell'opera contiene un elenco di capitoli non numerati ( detti faṣl ), che arrivano ad essere 40. Tuttavia, prima della stampa e di varie altre standardizzazioni, circolavano tre volumi indipendenti, ciascuno di lunghezza diversa.[7]

Pur essendo popolare, ha anche la reputazione di essere stato soppresso e bandito per gran parte della storia islamica.[8] Tuttavia, continua a persistere, ad essere letto e studiato fino ai giorni nostri, nonostante la sua discutibile veridicità e le implicazioni negative.[3][4] Alcuni ordini sufi, come l' ordine Naqshbandi-Haqqani, hanno occasionalmente riconosciuto il suo potenziale valore spirituale, a condizione che il lettore lo comprenda.[9]

Un altro titolo dello stesso autore, vale a dire Manba' Usul al-Hikmah "La fonte degli elementi essenziali della saggezza", è considerato il suo testo complementare.

Traduzioni[modifica | modifica wikitesto]

Un manoscritto algerino dello Shams al-Ma'arif del 1868, Collezione Khalili di arte islamica

Nonostante non sia mai stata intrapresa una traduzione totale del testo in inglese (e in nessun'altra lingua occidentale), ci sono state numerose interpretazioni di alcuni dei rituali più popolari presenti nel trattato principale, così come di quelli che si trovano nel testo di accompagnamento. Alcuni di questi rituali hanno avuto vari gradi di notabilità, ma uno di presenza ricorrente in molte pubblicazioni è quello del Birhatiya[10][11][12] (noto anche come L'Antico Giuramento o Zolfo Rosso [13] ).

Nel 2022 una traduzione inglese parziale di Amina Inloes è stata pubblicata da Revelore Press come "Shams al-Ma'arif: The Sun of Knowledge An Arabic Grimoire: A Selected Translation"[14] ("Shams al-Ma'arif: Il Sole della Conoscenza, Un Grimorio Arabo: Una Traduzione Selezionata").

Nel 2023 un'altra traduzione inglese dello Shams al Ma'arif è stata pubblicata da Johann Voldemont come "Shams al-Ma'arif: Talismans and Magic Squares" ("Shams al-Ma'arif: Talismani e Quadrati Magici") che si concentra principalmente sui talismani e sui quadrati magici contenuti nel testo.[15] Al di fuori del mondo arabo e occidentale, diverse edizioni del libro sono state pubblicate in lingua urdu e turca.[16][17][18]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Owen Davies, Grimoires: A History of Magic Books, Oxford University Press, 2009, p. 27
  2. ^ Gardiner, Noah (2012), Forbidden Knowledge? Notes on the production, transmission, and reception of the major works of Ahmad al-Buni, Journal of Arabic and Islamic Studies 12 (2012). University of Michigan.
  3. ^ a b Gardiner, Noah (2017), Esotericist Reading Communities and the Early Circulation of the Sufi Occultist Aḥmad al-Būnī’s Works, Arabica 64 (2017) 405-441. Brill.
  4. ^ a b Leidenislamblog, https://www.leidenislamblog.nl/articles/narratives-of-danger-the-sun-of-knowledge-in-arabic-occulture. URL consultato il 1º giugno 2023.
  5. ^ Shamsu al-Ma‘aref al-Kubrah, Al Nour Library, Beirut, Lebanon: 2006.
  6. ^ Shamsu al-Ma‘aref al-Sughra, Al Nour Library, Beirut, Lebanon: 2005.
  7. ^ Francis Maddison, Emilie Savage-Smith, Ralph H. Pinder-Wilson, Tim Stanley, Science, Tools And Magic Vol. 12, Oxford University Press, 1997, p. 65
  8. ^ Michael Ipgrave, Scriptures in Dialogue: Christians and Muslims Studying the Bible and the Qur'an Together, Church Publishing Inc, 2004, p. 42
  9. ^ eshaykh.com, http://eshaykh.com/halal_haram/shamsul-maarif/.
  10. ^ Wahid Azal, The Birhatiya Conjuration Oath & the meaning of its first 28 names, N.U.R.-Fatimiya Sufi Order, 2008
  11. ^ Nineveh Shadrach, Magic That Works: Practical Training for the Children of Light, Ishtar Publishing, 2005, p. 228
  12. ^ Nineveh Shadrach, Ancient Magick Conjuration of Power: Beginners Guide to the Berhatiah, Ishtar Publishing, 2011
  13. ^ Nineveh Shadrach, Magic That Works: Practical Training for the Children of Light, Ishtar Publishing, 2005, p. 48
  14. ^ revelore.press, https://revelore.press/product/shams-al-maarif-the-sun-of-knowledge/?mc_cid=582ed42a26&mc_eid=3b1ef5a702.
  15. ^ (EN) Shams al-Ma'arif:Talismans and Magic Squares, Independently published, 2023, ISBN 979-8-8626-1047-5.
  16. ^ Iqbal al-Din Ahmad, Shams al-Ma'arif al-Kubra Wa Lata'if al-'Awarif. Urdu, Darul Ishaat, Karachi, Pakistan: 1978.
  17. ^ Basir Ahmad Hadrat Kalianwala, Shams al-Ma'arif Lata'if al-'Awarif. Urdu Tarjama, Kutub Khana Shan-e-Islam, Lahore, Pakistan.
  18. ^ Selahattin Alpay, Sems’ül Maarif. Büyük Bilgiler Güneşi, P.K. 157 Beyazid, Istanbul: 1979.
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