Rowena Jackson

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Rowena Jackson e Philip Chatfield durante una chiamata alla ribalta a Sydney nel 1958

Rowena Othlie Jackson (Invercargill, 24 marzo 1926) è un'ex ballerina e direttrice artistica neozelandese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Rowena Jackson nacque ad Invercargil, figlia di William Ernest Jackson e Lilian Jane Solomon. Il suo talento nella danza emerse fin da bambina, tanto che nel 1939 si tenne un concerto di beneficenza ad Auckland per raccogliere i fondi necessari per mandarla a studiare a Parigi. Tuttavia, lo scoppio della seconda guerra mondiale le impedì di partire e Jackson proseguì con gli studi a Melbourne e Sydney.[1]

Dopo aver vinto una borsa di studio per la Royal Academy of Dance nel 1941, nel 1946 si unì al Sadler's Wells Ballet di Londra e nel 1954 fu promossa al rango di prima ballerina della compagnia, il futuro Royal Ballet. All'interno della compagnia danzò molti dei grandi ruoli femminili del repertorio, tra cui Odette e Odile ne Il lago dei cigni, Giselle nel balletto omonimo e Swanhilda in Coppélia. Jackson si fece apprezzare per la sua tecnica e velocità, ricevendo grandi lodi in particolari per i suoi fouettés: nel 1940 aveva stabilito il record mondiale, eseguendo 121 fouettés sur place consecutivi.[2][3]

Nel 1958 sposò il ballerino Philip Chatfield e l'anno successivo entrambi lasciarono il Covent Garden per tornare in Nuova Zelanda, dove Jackson fu nominata direttrice artistica del Royal New Zealand Ballet.[4] Dopo il pensionamento nel 1993 la coppia si trasferì a Gold Coast. Jackson e Chatfield sono stati sposati per sessantadue anni, fino alla morte dell'uomo avvenuta nel 2021; la coppia ha avuto due figli: Paul e Rosetta.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Membro dell'Ordine dell'Impero Britannico - nastrino per uniforme ordinaria
«Per i servizi alla danza»
— 1961

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Australian national bibliography: 1961-1971, National Library Australia, 1962. URL consultato il 24 febbraio 2022.
  2. ^ (EN) Who's who in New Zealand, 1991, p. 321, ISBN 978-0-7900-0130-2. URL consultato il 24 febbraio 2022.
  3. ^ (AR) Mary Ellen Snodgrass, The Encyclopedia of World Ballet, Rowman & Littlefield, 8 giugno 2015, p. 263, ISBN 978-1-4422-4526-6. URL consultato il 24 febbraio 2022.
  4. ^ (EN) Alan Brissenden e Keith Glennon, Australia Dances: Creating Australian Dance, 1945-1965, Wakefield Press, 2010, ISBN 978-1-86254-802-2. URL consultato il 24 febbraio 2022.

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