Rumex scutatus

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Rumex scutatus
Rumex scutatus
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Superasteridi
OrdineCaryophyllales
FamigliaPolygonaceae
SottofamigliaPolygonoideae
TribùRumiceae
GenereRumex
SpecieR. scutatus
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
SottoregnoTracheobionta
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
SottoclasseCaryophyllidae
OrdinePolygonales
FamigliaPolygonaceae
GenereRumex
SpecieR. scutatus
Nomenclatura binomiale
Rumex scutatus
L.

Rumex scutatus L., comunemente nota come romice scudato[1][2] è una pianta perenne della famiglia delle Poligonacee[3].

Raggiunge un'altezza media di 15–45 cm.[4][5] Le foglie, di colore verde con riflessi argentei, hanno la forma di uno scudo scapezzato da cui deriva l'epiteto specifico "scutatus".[2] I fiori sono ermafroditi[6] di colore rosso.

Distribuzione e habitat

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Questa specie, nativa dell'Europa[7] è diffusa anche in Turchia, Iraq, Iran e Kazakistan, nonché introdotta in Gran Bretagna e Svezia.[3]

Predilige il clima temperato[3] e terreni ghiaiosi[5][8]

Tra le piante del genere Rumex è la meno acida e pertanto trova più impiego in cucina.[5] Le foglie vengono cotte come gli spinaci per preparare zuppe e minestre[1][5], consumate fresche come insalata[9] o come erba aromatica.[7]

  1. ^ a b Pietro Ficarra e Stefania Scaccabarozzi, Dalla natura alla tavola. Buoni da mangiare: erbe e frutti selvatici delle vallate dei Nebrodi, 20 aprile 2020, p. 269, ISBN 9788831666626. URL consultato il 2 maggio 2023.
  2. ^ a b Rumex scutatus L., su actaplantarum.org. URL consultato il 2 maggio 2023.
  3. ^ a b c (EN) Rumex scutatus, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 1º settembre 2023.
  4. ^ (EN) R.K. Sud e Sudhir Kumar, Herbs: Culinary, Medicinal, Aromatic (Secrets and Human Happiness), Scientific Publishers, 2004, p. 146, ISBN 9789387913707. URL consultato il 2 maggio 2023.
  5. ^ a b c d Pietro Ficarra e Stefania Scaccabarozzi, Il selvatico in cucina: erbe amare e altre erbacce spontanee. Piante, consigli e gastronomia, Youcanprint, 29 maggio 2020, p. 164, ISBN 9788831677134. URL consultato il 2 maggio 2023.
  6. ^ Michele Tenore, Flora medica universale, e flore particolare della provincia di Napoli, parte 1, 1823, p. 293. URL consultato il 2 maggio 2023.
  7. ^ a b (EN) Charles R. Boning, Florida's Best Herbs and Spices Native and Exotic Plants Grown for Scent and Flavor, Pineapple Press, 15 maggio 2021, p. 177, ISBN 9781683342779. URL consultato il 2 maggio 2023.
  8. ^ (EN) S. Segal, Ecological Notes on Wall Vegetation, Springer Netherlands, 11 novembre 2013, p. 177, ISBN 9789401762328. URL consultato il 2 maggio 2023.
  9. ^ (EN) Richard Mabey e Anne McIntyre, The New Age Herbalist How to Use Herbs for Healing, Nutrition, Body Care, and Relaxation, Simon & Schuster, 30 novembre 1988, p. 98, ISBN 9780684815770. URL consultato il 2 maggio 2023.

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