Protoadapis

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Protoadapis
Mandibola di Protoadapis curvicuspidens
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Superordine Euarchontoglires
(clade) Euarchonta
Ordine Primates
Sottordine Strepsirrhini
Famiglia Adapidae
Genere Protoadapis

Il protoadapi (gen. Protoadapis) è un primate estinto, appartenente agli adapidi. Visse nell'Eocene medio (circa 48 - 45 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Europa (Germania, Francia, Inghilterra).

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Questo animale simile a un lemure era di dimensioni medio-piccole, e il peso doveva essere compreso tra 1 e 3 chilogrammi. L'aspetto doveva essere molto simile ad altri adapidi più antichi, come Cantius e Donrussellia, ma alcune caratteristiche dentarie lo differenziavano. Rispetto alle forme più arcaiche, infatti, Protoadapis era sprovvisto del primo premolare: la formula dentaria era quindi 2:1:3:4. Questo animale possedeva grandi canini, e il terzo premolare inferiore era più grande del quarto. La presenza di una tacca sul trigonide a forma di V lo distingueva dall'assai simile Pronycticebus. I due rami della mandibola non erano ancora fusi.

Mandibole di P. ignoratus (E) e P. weigelti (F). Le frecce indicano la posizione del secondo premolare inferiore.

Classificazione[modifica | modifica wikitesto]

Protoadapis venne descritto per la prima volta nel 1878 da Victor Lemoine, che classificò alcuni fossili di primati provenienti dalla Francia. La specie tipo è P. curvicuspidens, ma nel corso degli anni sono state ascritte numerose specie a questo genere, tanto da renderne complicata la tassonomia. Tra le varie specie, si ricordano P. filholi, P. lemoinei, P. recticuspidens, P. russelli, P. louisi, P. ignoratus, P. weigelti, P. ulmensis, P. andrei e P. muechelnensis. Sembra che la più antica e primitiva fra queste fosse P. louisi, che potrebbe aver dato origine a Periconodon e alle altre specie di Protoadapis. Alcune di queste, a loro volta, potrebbero essere le antenate di Pronycticebus e di Europolemur (Szalay e Delson, 1979).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • G. G. Simpson. 1940. Studies on the earliest primates. Bulletin of the American Museum of Natural History 77(4):185-212
  • Szalay, F. and Delson, E. 1979. Evolutionary History of the Primates. Academic Press: New York.
  • Franzen, J.L. 1987. Ein neuer Primate aus dem Mitteleozan der Grube Messel (Deutschland, S-Hessen). Cour. Forsch.-Inst. Senckenberg. Vol. 91, 151-187.
  • Martin, R.D. 1990. Primate Origins and Evolution: A Phylogenetic Reconstruction. Princeton University Press: Princeton, New Jersey.
  • Fleagle, J.G. 1999. Primate Adaptation and Evolution. Academic Press: San Diego.
  • Godinot, M.; Blondel, C.; Escarguel, G.; Lézin, C.; Pélissié, T.; Tabuce, R.; Vidalenc, D. (2021). "Primates and Plesiadapiformes from Cos (Eocene; Quercy, France)". Geobios. in press. doi:10.1016/j.geobios.2021.03.004

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