Portale:Lombardia/Biografia-Filippo Turati

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Filippo Turati (Canzo, 26 novembre 1857Parigi, 29 marzo 1932) è stato un politico, avvocato e giornalista italiano, tra i primi e importanti leader del socialismo italiano, e tra i fondatori, nel 1892, del Partito Socialista Italiano.

Filippo Turati si definiva marxista, interpretando la dottrina in maniera non dogmatica: l'emancipazione del proletariato costituiva l'obiettivo, ma si doveva mirare ad ottenerla attraverso le riforme.

Nonostante Francesco Crispi tentasse di bandire tutte le organizzazioni di sinistra, Turati - eletto deputato nel giugno 1896 - si fece fautore di un'apertura all'area repubblicana mazziniana e a quella radicale, nel tentativo di dare una svolta democratica al governo.

Turati appoggiò (ministerialismo) prima il governo liberale moderato presieduto da Giuseppe Zanardelli e successivamente (1903) quello di Giovanni Giolitti, che nel 1904 approvò importanti provvedimenti di legislazione sociale.

Nel dopoguerra e dopo la Rivoluzione d'Ottobre il PSI si spostò sempre più su posizioni rivoluzionarie, emarginando i riformisti, tra cui Turati. A seguito del delitto Matteotti partecipò alla secessione dell'Aventino. Nel 1926, dopo aver inutilmente richiesto la concessione del passaporto decise nottetempo di lasciare la propria abitazione da tempo ormai sottoposta a sorveglianza dal regime fascista. Si rifugiò a Parigi, dove svolse un'intensa attività antifascista.

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