Polittico di Sant'Agnese

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Polittico di Sant'Agnese
Fotografie in bianco e nero dei cinque scomparti sarteschi del polittico
AutoreAndrea del Sarto
Data1524-1528 circa
Tecnicaolio su tavola
UbicazioneCattedrale di Santa Maria Assunta, Pisa

Il Polittico di Sant'Agnese è una pala d'altare a olio su tavola dell'artista italiano Andrea del Sarto, databile al 1524-1528 circa. Oggi il polittico risulta smembrato e i suoi pannelli collocati nel Duomo di Pisa.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il polittico venne realizzato a Firenze da Andrea del Sarto nell'ultima fase della sua vita, in un periodo databile tra il 1524 e il 1528, e gli venne commissionato per essere collocato nella scomparsa chiesa di Sant'Agnese di Pisa, situata lungo le mura pisane e tra la Cittadella Vecchia e il Duomo. Importante fonte è quella di Giorgio Vasari, che in merito a quest'opera scrisse:

«[Andrea del Sarto] se ne tornò a Fiorenza, dove gli fu allogata una tavola per Pisa, divisa in cinque quadri, che poi fu posta alla Madonna di S. Agnesa lungo le mura di quella città, fra la cittadella vecchia et il Duomo. Facendo dunque in ciascun quadro una figura, fece S. Giovanni Battista e S. Piero, che mettono in mezzo quella Madonna che fa miracoli; negl'altri è S. Caterina martire, S. Agnesa e S. Margherita; figure, ciascuna per sé, che fanno maravigliare per la loro bellezza chiunche le guarda e sono tenute le più leggiadre e belle femmine che egli facesse mai»

La chiesa pisana oggi non esiste più e nel 1618 il polittico venne smembrato e trasportato nel Duomo cittadino, dove i pannelli si trovano tutt'oggi.[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

L'opera è una pala d'altare a olio su tavola, in passato un unico polittico, smembrato e trasferito dall'originaria sede al Duomo di Pisa.[1]

Il polittico era costituito da almeno sei pannelli principali, con cinque di essi realizzati da Andrea del Sarto e un altro, una Madonna, probabilmente già preesistente nella scomparsa Chiesa di Sant'Agnese di Pisa. I pannelli sono i seguenti:

  • Sant'Agnese, 142 cm × 103 cm;[1][2]
  • Santa Caterina di Alessandria;[1]
  • Santa Margherita di Antiochia;[1]
  • San Giovanni Battista, 145 cm × 62 cm;[3]
  • San Pietro, 145 cm × 62 cm;[4]
  • Madonna, oggi perduta.[1]

La composizione originaria del polittico era suddivisa in due ordini. In quello inferiore, lo scomparto centrale era costituito dalla tavola di Sant'Agnese, affiancata a destra e sinistra rispettivamente da quelle delle sante Caterina d'Alessandria e Margherita di Antiochia.[1] Invece, nell'ordine superiore, vi si trovavano i due scomparti dei santi Giovanni Battista e Pietro l'Apostolo, che dovevano affiancare una perduta Madonna.[1] La ricostruzione è anche aiutata dall'anneddoto scritto da Giorgio Vasari, che parlò anche di questa Madonna che fa miracoli e che considerava Agnese, Caterina e Margherita le raffigurazioni femminili più belle e leggiadre mai realizzate da Andrea del Sarto.

Possibile ricostruzione[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h Andrea del Sarto - Sant'Agnese, su Fondazione Giorgio Cini. URL consultato il 17 aprile 2021.
  2. ^ Andrea d'Agnolo, Sant'Agnese, su Università di Bologna - Fondazione Federico Zeri. URL consultato il 17 aprile 2021.
  3. ^ Andrea d'Agnolo, San Giovanni Battista, su Università di Bologna - Fondazione Federico Zeri. URL consultato il 17 aprile 2021.
  4. ^ Andrea d'Agnolo, San Pietro, su Università di Bologna - Fondazione Federico Zeri. URL consultato il 17 aprile 2021.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]