Pietro Vigo

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Pietro Vigo (Livorno, 15 febbraio 1856Livorno, 4 ottobre 1918) è stato uno scrittore e storico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Il padre, Francesco Vigo (Livorno 1818 - Livorno 1889),[1] fu un editore livornese, premiato in varie mostre internazionali,[2] noto non solo per le sue edizioni di testi di autori moderni (tra i quali Carducci),[2] ma anche per le ristampe di testi antichi.[2] Oltre a collaborare nella tipografia paterna, Pietro fu studente a Pisa e insegnante presso l'Accademia navale, l'Istituto tecnico e varie scuole della città natale.[1]

Scrittore prolifico, si dedicò principalmente allo studio della storia di Livorno, campo nel quale può considerarsi il maggior cultore,[1] ma non trascurò gli studi letterari, in particolar modo quelli danteschi e paleografici.[1] Compilò, inoltre, una storia degli ultimi trenta anni del XIX secolo, (dal 1871 al 1900), pubblicata dai Fratelli Treves in sette volumi, ispirata al modello degli Annali d'Italia di Ludovico Antonio Muratori.[1] Produsse anche testi di critica letteraria e manuali scolastici.[1]

Nel 1879 si sposò con la signorina Lori Beghe e per l'occasione fu stampato un libretto dedicato agli sposi.

Dal 1888 si occupò della fondazione di un archivio sulla storia livornese, su invito del sindaco di Livorno Nicola Costella,[3] aperto nel 1899, e del quale fu direttore. La sua ambizione lo portò a raccogliere anche i fondi archivistici della Provincia per arrivare alla costituzione di un archivio storico cittadino che potesse divenire un giorno un Archivio di Stato.[3]

Fervente cattolico e membro dell'Ordine francescano secolare,[1] fu socio della organizzazione caritativa San Vincenzo De Paoli, presidente della Pia opera per la salvezza della gioventù, primo consigliere e governatore dell'Arciconfraternita di Santa Giulia.[1] Fu insignito delle decorazioni di cavaliere mauriziano e della Corona d'Italia.[1]

Colpito da una grave malattia, nel 1916 a sessant'anni, fu costretto a lasciare i suoi impegni.[3] Morì due anni dopo, nella città natale, il 4 ottobre 1918.

Opere (parziale)[modifica | modifica wikitesto]

  • Le danze macabre in Italia, Livorno, Vigo, 1878.
  • Uguccione della Faggiuola potestà di Pisa e di Lucca (1313-1316), Monografia storica, Livorno, Vigo, 1879.
  • Delle rime di fra' Guittone d'Arezzo, Livorno, Tipografia di F. Vigo, 1879.
  • I giudizi di Dio nell'antichità. Saggio, Livorno, Stabilimento tipo-lit. di Gius. Meucci, 1880.
  • La festa dell'Assunta in Pisa nel secolo XIV, Roma, Tipografia di Roma del cav. A. Befani, 1882.
  • Francesco Ricciardi da Pistoia detto Ceccodèa. Ricordi storici dal 1494 al 1550, Bologna, presso Gaetano Romagnoli, 1882.
  • Carlo V in Siena nell'aprile del 1536. Relazione di un contemporaneo, Bologna, presso Gaetano Romagnoli, 1884.
  • Statuto inedito dell'Arte degli speziali in Pisa nel secolo XV, Bologna, presso Gaetano Romagnoli, 1885.
  • Disegno della storia del Medio evo, Livorno, coi tipi di F. Vigo, 1886.
  • Manuale di cronologia teorica scritto ad uso delle scuole, Livorno, coi tipi di F. Vigo, 1886.
  • Una confraternita di giovanetti pistoiesi a principio del secolo XVI. Compagnia della purità. Cronachetta inedita, Bologna, presso Romagnoli Dall'Acqua, 1887.
  • L'architetto Giovanni di Lapo e il Duomo di Firenze, Livorno, dalla tipografia di Francesco Vigo, 1887.
  • Genealogia storica ad uso delle scuole secondarie, Livorno, coi tipi di Francesco Vigo, 1888.
  • Statuti e provvisioni del Castello e Comune di Livorno (1421-1581) con altri documenti inediti del secolo XV, Livorno, Francesco Vigo, 1892.
  • Montenero. Guida storico artistico descrittiva con appendice di documenti inediti, con ottanta incisioni, Livorno, Tipografia Gius. Fabbreschi, 1902.
  • L'Ospedale di S. Antonio in Livorno e le sue fasi fino ad oggi, Livorno, S. Belforte Editore, 1908.
  • Annali d'Italia. Storia degli ultimi trent'anni del secolo XIX, 7 voll., Milano, Fratelli Treves, 1908-1935.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i j k Fonte: SIUSA, Sistema informativo unificato per le soprintendenze archivistiche, riferimenti e link in Collegamenti esterni.
  2. ^ a b c «Francesco Vigo», scheda biografica in SIUSA, Sistema informativo unificato per le soprintendenze archivistiche.
  3. ^ a b c Archivi di Livorno. Assessorato alla cultura della Provincia di Livorno. Link in Collegamenti esterni.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • G. Wiquel, Dizionario di persone e cose livornesi, Livorno, Bastogi, 1976-1985 (pubblicato in dispense come supplemento del periodico "La Canaviglia"), p. 615.
  • A. De Gubernatis, Piccolo dizionario dei contemporanei italiani, Roma, Forzani, 1895, p. 85.
  • F.C. Pellegrini, F. Polese, E. Spreafico, Pietro Vigo (1856-1918). Entafion, Livorno, Comitato per onorare la memoria di Pietro Vigo, 1921.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN61533822 · ISNI (EN0000 0001 2320 8523 · SBN CFIV076536 · BAV 495/156317 · LCCN (ENn79105885 · GND (DE1055271058 · BNE (ESXX1790826 (data) · BNF (FRcb102584953 (data) · J9U (ENHE987007274232705171 · WorldCat Identities (ENlccn-n79105885